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Porta a Porta celebra i 60 anni Rai: per Baudo e Fiorello un servizio e poco più

Vespa continua a festeggiare i 60 anni della Tv con i grandi volti Rai, ma (per ora?) Pippo Baudo resta il ‘convitato di pietra’.

pubblicato 5 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:41

“La tv di Pippo Baudo”: con un servizio celebrativo di Valeria d’Onofrio di un circa tre minuti, Porta a Porta ha ricordato la carriera di SuperPippo. Giusto due battute con Milly Carlucci e Simona Ventura per ricordare i propri debutti con Baudo e poi basta. Neanche un piccolo riferimento agli ascolti delle trasmissioni di Baudo con Silvia Motta, la signora degli ascolti di Tv Talk che ha puntellato la puntata con le percentuali ‘bulgare’ degli ascolti della Rai monopolista.

E dire che sembrava che stasera potesse essere la volta buona, visto che appena entrata in studio Milly Carlucci aveva immediatamente fatto riferimento al “grande Pippo”, con Vespa che ha ribattuto subito “Rivedremo molte cose anche di Pippo”.

Ma alla fine è bastato un solo servizio, una sintesi della storia di Baudo alla Rai. Un servizio inserito tra una chiacchiera di Mara Venier, che ha ricordato di non aver mai lavorato con Renzo Arbore ma di ‘averci fatto altro’ (anche annoiarsi nei jazz club newyorkesi preferendo la compagnia di bisteccone Galeazzi), e una immagine ‘choc’ dei capelli di Simona Ventura anni ’80 (che svolge anche servizio di ‘portineria’ per Vespa coronando il sogno di aprire le porte dello studio).

“La puntata di Sabato Sera nel 1967 è per Baudo l’ingresso nell’Olimpo della tv. E Pippo Baudo dall’Olimpo non è più sceso. (…) E’ stato l’uomo del sabato sera, della domenica pomeriggio, del Festival di Sanremo, l’uomo di una una tv dal passo lento e lungo, come il suo, una tv che sa modernizzarsi e all’occorrenza mimetizzarsi nella tradizione. (…) Per mamma Rai è stato uno dei figli più affidabili”

recita il servizio. Ma Baudo è ‘contumace’. In studio non c’è. E la sensazione è che l’omaggio di Porta a Porta si esaurisca qui e che su Baudo non si tornerà più.

In questo secondo speciale sui 60 anni della tv, però, si cita anche l’altro assente del debutto, Fiorello. Oltre al servizio sulla sua carriera, scatta anche una visita di Baudo all’Edicola Fiore.

“A onor del vero, mi aveva invitato ma non sono potuto andare”

ammette Fiorello accogliendo Vespa nel suo ‘bar’. E vale la pena vederli in azione.

Insomma, Fiore conquista più spazio di Baudo nell’omaggio di Porta a Porta. C’è anche il ricordo di Mara Venier, che ricorda la conduzione di Castrocaro 1989 con Fiore e Gino Rivieccio, quest’ultimo definito “il bravo presentatore con la cartellina” che seguiva pedissequamente la scaletta:

“Io e Fiorello invece improvvisavamo e a lui questa cosa non piaceva. Così, dopo la trasmissione, rilasciò un’intervista a la Repubblica nella quale disse che io e Fiorello non avremmo mai fatto tv, perché non avevamo i tempi e la preparazione…”.

Il sottile gusto della vendetta per Mara, non solo perché da signorina Cruciverba si ritrovò a condurre Domenica In nell’edizione che aveva arruolato Luca Giurato, Monica Vitti e Don Mazzi, ma anche per aver ricordato questo aneddoto a casa Vespa.

Comparso stasera anche Maurizio Costanzo: per lui però un’intervista per ricordare gli esordi di Bontà Loro e del talk show in tv, dietro il quale c’era anche Angelo Guglielmi, altro ospite della serata. A conti fatti, sia Costanzo che Fiore hanno avuto un contributo ‘inedito’ trasmesso: per Baudo solo materiale di repertorio e neanche una battuta raccolta dalla redazione.

Per il resto si rinnova la formula della chiacchierata tra colleghi (talvolta amici) tra aneddoti e curiosità, e qualche segreto finalmente rivelato. Un piacere rivedere Giampiero Galeazzi, la cui verve non è stata piegata dalla malattia, e piacevole anche l’intervista finale a Ettore Bernabei, vero pilastro della tv di Stato.

Ma torniamo a Baudo e Fiorello: per loro un fugace ‘ricordo’ in contumacia. Avremo mai il piacere di vederli nello studio con Vespa? Non sarebbe male come ‘ménage à trois”.

Porta a Porta, speciale 60 anni della Tv – 4 febbraio 2014

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Porta a Porta celebra i 60 anni Rai (ancora senza Baudo)

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Porta a Porta torna a celebrare i 60 anni della Tv e della Rai con una puntata dedicata in onda stasera, martedì 4 febbraio, alle 23.20 come sempre su Rai 1. Si tratta di un bis per il programma di Bruno Vespa, che già lo scorso 7 gennaio ha confezionato uno speciale sull’anniversario di Mamma Rai, speciale che non mancò di suscitare polemiche vista la presenza di ‘ex’ come Paolo Bonolis e l’assenza di Pippo Baudo, colonna della tv in Italia. E a quanto pare SuperPippo non farà parte neanche stasera del parterre di invitati.

Stando al lancio della puntata, infatti, a parlare di Tv e Rai con Vespa ci saranno Milly Carlucci e Mara Venier, l’ex direttore di Rai 3 Angelo GuglielmiEnrico Montesano, che condusse un Fantastico, Nino Frassica, che tra Arbore e Don Matteo ha scritto interi capitoli dell’intrattenimento Rai, Gabriella Farinon, splendida annunciatrice, e ancora Paolo Limiti, Sabina Ciuffini, Giampiero Galeazzi, Gianni Bisiach e anche Simona Ventura, nonostante il suo passaggio a Sky.

baudo vespa centocinquanta 2

Diciamo che a un’eventuale ‘riparazione al torto’ della scorsa volta non ha contribuito la risposta di Baudo al mancato invito della scorsa volta. Un ‘mancato invito’ che Baudo considera figlio di una vecchia ruggine, evidentemente mai sopita, che risale alla comune, tesa, esperienza nel programma Centocinquanta (pensato per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia): le cronache vogliono che Pippo abbia ‘sputò’ addosso a uno dei collaboratori di Vespa, che – stando alla versione di Baudo – gli dette del ‘mafioso’.

Comunque sia di Baudo, dunque, nemmeno l’ombra e l’assenza dell’ultimo dei ‘Colonnelli’ (così è stato ribattezzato il gruppo formato da Corrado, Enzo Tortora, Mike Bongiorno e l’allora giovanissimo Pippo, ospiti di una strepitosa puntata di Sabato Sera del 1967, che vediamo in apertura) continua a ‘stupire’. Certo, il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, all’indomani della querelle tra Baudo e Vespa, cercò di riportare la calma ricordando che l’annata di celebrazioni è ancora lunga e che sono diversi gli speciali previsti da Porta a Porta sui 60 anni della Rai. Non disperiamo, quindi, di vedere prima o poi Baudo in studio. Chissà che non si stia lavorando a una puntata monografica su di lui: in fondo ci starebbe tutta. E a dirla tutta manca anche Fiorello: che si pensi a una ‘celebrazione’ di coppia?

A me, intanto, sembra di essere alla corte di Versailles, al cospetto di Maria Antonietta d’Austria che non vuole rivolgere la parola alla contessa Du Barry…

 

Pippo BaudoPorta a porta