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La tv ha scoperto boomer, generazione Zeta, genitori e figli

La tv ha una ‘nuova’ missione: raccontare la generazione Z. E così i palinsesti si riempiono di trasmissioni che mettono a confronto figli e genitori

6 Giugno 2022 11:47

La tv si è innamorata dei boomer, ma anche della generazione Zeta (nati tra il 1997 e il 2012) e in generale del rapporto tra genitori e figli. A dimostrarlo è il pullulare di nuovi programmi che mirano a raccontare il confronto generazionale.

Lo sa bene Pierluigi Diaco che dal 12 settembre debutterà nel pomeriggio di Rai2 con Bella Ma’, che ha ribattezzato “talent di parola” precisando (in un’intervista concessa la scorsa settimana al quotidiano La Repubblica) che “non esistono i programmi per giovani, esistono i programmi per tutti“. Un titolo al quale il giornalista sta lavorando da mesi insieme al direttore del daytime Antonio Di Bella (che nel frattempo sembra destinato a passare alla direzione Approfondimento, al posto di Mario Orfeo) con l’obiettivo di esplorare il mondo dei social (dal quale lui è uscito non senza polemica), per mettere a confronto le generazioni.

E lo sa bene pure Monica Setta, che da qualche settimana conduce Generazione Z, in onda, sempre su Rai2, il martedì in terza serata. Una trasmissione pensata per raccontare i giovani e “capire cosa sanno e cosa vogliono“. La seconda rete della tv pubblica, che anche in passato aveva ospitato produzioni con una mission analoga – basti pensare a Generazione Giovani di Milo Infante del 2018 e, ancor prima, a Generazioni -, continuerà su questa linea anche con Alessia Marcuzzi, che quasi sicuramente in autunno approderà in prime time con un programma il cui titolo (non ancora definitivo) dovrebbe essere Boomerissima.

Raitre non è da meno, considerando che a fine giugno in seconda serata partirà Perfetti sconosciuti, con la conduzione di Cesare Bocci e della figlia Mia (e non di Selvaggia Lucarelli e del figlio Leon, come inizialmente previsto). E anche qui il concept del format è il rapporto tra la generazione dei genitori e quella dei figli.

Insomma, l’ambizioso e imponente sforzo della televisione generalista (non esattamente il media preferito dai giovanissimi, cresciuti a social e Ott) di raccontare i giovani d’oggi è facilmente certificabile. Resta da capire se ai buoni propositi seguiranno i risultati (misurabili con l’Auditel, ma non solo, per esempio conterà anche l’originalità dell’approccio) o se il mezzo si dimostrerà ancorato a principi e linguaggi non in linea per interessare determinati target.

P.S. A proposito, giovedì sera su Tv8, oltre che su RTL 102.5 e Radio Zeta sarà trasmesso il Radio Zeta Future Hits Live 2022, Festival musicale dedicato proprio alla Generazione Zeta.