Home Rai 1 Il metodo Fenoglio, il cast della serie tv di Raiuno

Il metodo Fenoglio, il cast della serie tv di Raiuno

Alessio Boni guida un cast di volti noti che hanno già lavorato in numerose fiction

27 Novembre 2023 09:00

Ci sono attori e attrici provenienti da numerose fiction del passato, nel cast principale de Il metodo Fenoglio, la nuova serie tv di Raiuno in onda a partire da lunedì 27 novembre 2023. A guidarlo, Alessio Boni, attore che sul piccolo schermo abbiamo già visto, ad esempio, ne La strada di casa, Sul tetto del mondo e Rinascere.

Al suo fianco, troviamo Paolo Sassanelli, noto per i ruoli in Un Medico in Famiglia, Raccontami e recentemente ne I Bastardi di Pizzofalcone 4. Presenti anche Giulia Bevilacqua, diventata celebre per aver partecipato a Distretto di Polizia; Francesco Foti, già nel cast de Il Cacciatore e Giulia Vecchio, vista ne Il Paradiso delle Signore.

Il Metodo Fenoglio conferenza stampa
Leggi anche:
Il Metodo Fenoglio, la conferenza stampa della fiction di Rai 1 in liveblogging
Si aggiungono al cast Bianca Nappi, al lavoro anche su Lolita Lobosco, e Francesceo Centorame, giovane attore che il pubblico ha conosciuto prima con Skam Italia e, al cinema, in “C’è ancora domani”, primo film da regista di Paola Cortellesi.

Alessio Boni è Pietro Fenoglio

Piemontese, è un alto maresciallo dei Carabinieri in forza al Nucleo Operativo di Bari. Non ama le armi e non ama arrestare le persone, anche se si tratta di una parte inevitabile del suo lavoro. È un uomo consapevole e libero, dubbioso e scettico. È colto (anche se autodidatta), lettore appassionato, amante della musica classica, della lirica e della pittura. Questo fa di lui una mosca bianca e suscita tra i suoi colleghi un’istintiva diffidenza. Lui lo sa e non fa nessuno sforzo per attenuarla. Non ama la zona grigia della vita, ma sa che è un territorio in cui bisogna necessariamente avventurarsi. Non ama le scorciatoie procedurali ma sa che, a volte, non si può fare a meno di prenderle.

Fenoglio è un carabiniere quasi per caso. Figlio di un appuntato, mai avrebbe pensato di seguire le orme paterne. Solo dopo la morte di quest’ultimo, sorprendendo anche se stesso, ha deciso di fare il concorso nell’Arma. Farà i conti per tutta la vita con questa contraddizione. Fenoglio si è trasferito a Bari dieci anni prima che la storia abbia inizio. Anche se pensava inizialmente che sarebbe stata una destinazione provvisoria. È in questa città che ha conosciuto la sua compagna Serena (Giulia Bevilacqua) e che ora si basa tutta la sua vita. Il rapporto tra Fenoglio e Serena è appassionato e giocoso, ma i dubbi che il militare vive nella sua vita professionale non possono fare a meno di insinuarsi anche nella sua sfera privata.

Paolo Sassanelli è Antonio Pellecchia

Appuntato dei Carabinieri, è uno sbirro vecchia maniera, manesco, poco incline alle distinzioni sottili, considera le garanzie processuali una perdita di tempo. Gli piacciono le vie brevi, vorrebbe tagliare corto, andare al sodo. È però dotato della capacità di vedere il mondo dal punto di vista dei criminali e ha una fitta rete di confidenti che gli consente di avere notizie e informazioni aggiornate. Lui e Fenoglio sono pianeti lontani anni luce. Non la pensano allo stesso modo su niente, Pellecchia è insofferente alla cultura legalitaria del suo superiore, detesta la mente razionale di Fenoglio, ma sotto sotto lo ammira proprio per la capacità di attraversare ogni situazione, anche la più scabrosa, senza mai farsi sporcare. E lui sa bene che sporcarsi è molto facile e conserva alcuni segreti che spera di non dover mai rivelare a nessuno.

Pellecchia è separato e ha scarsi contatti con la ex moglie. Da qualche mese sua figlia Ketty ha manifestato l’intenzione di stabilirsi a casa del padre per prepararsi agli esami di maturità. Pellecchia adora Ketty, ma non ha mai vissuto con lei. Mentre cercherà di riscoprire il suo ruolo di padre, l’indagine che conduce con Fenoglio farà venire a galla un segreto che Pellecchia sperava di aver lasciato nel passato.

Giulia Bevilacqua è Serena Morandi

È una donna brillante ed estroversa, dotata di senso dell’umorismo e capace di stanare Fenoglio, di farlo sorridere anche nei momenti difficili. Istruita e indipendente, viene da una famiglia della media borghesia e da diversi anni insegna lettere in un liceo classico, sempre con un piglio lievemente ribelle. Innamorarsi di un carabiniere come Fenoglio e addirittura sposarlo, è stato un atto anticonformista che ha colto tutti di sorpresa. Un elemento che sicuramente la unisce a Fenoglio è l’amore per la cultura, un amore che li rende complementari: Fenoglio le invidia la laurea, mentre lei gli invidia la libertà della sua formazione da autodidatta.

Il suo rapporto con Fenoglio è un amore maturo, nato solo qualche anno fa. Ma è proprio grazie a lui che Serena comincia a sentirsi emotivamente stabile, pronta a formare una famiglia vera e propria e ad avere un figlio. Non aveva mai considerato il desiderio della maternità, ma con il passare del tempo l’idea di avere un figlio è diventata un’urgenza.

Giulia Vecchio è Gemma D’Angelo

Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari. Appartiene alla schiera di magistrati che il presidente Cossiga definì “giudici ragazzini”. Ha trascorso i primi anni di servizio in una procura di frontiera in Calabria. È indipendente, coraggiosa, ha imparato a convivere con la paura, l’orrore, l’inquietudine. Per questo risulta fredda, distaccata. E forse è anche questo il motivo per cui nella sua vita sentimentale al momento non c’è nessuno.

Il ritorno a Bari fa riemergere una vecchia ferita che Gemma sperava di essersi lasciata alle spalle: la morte per overdose di suo fratello Filippo. Questo evento ha sconquassato la sua vita, portandola a un crescente straniamento dai suoi genitori e soprattutto dalla madre greca Katerina, che nel frattempo si è ricostruita una vita nella sua terra d’origine, la Grecia. Ma per Gemma ricostruire la propria vita non è semplice. Il peso del passato la ossessiona. I dettagli della morte di Filippo sono contraddittori e le tolgono il sonno. Sa che quella è l’indagine della sua vita e che deve indagare a tutti i costi.

Michele Venitucci è Vito Lopez

Proviene da una famiglia della piccola borghesia completamente estranea agli ambienti malavitosi. Fin da ragazzino mostra una totale insofferenza per la vita della sua famiglia e manifesta una propensione alla violenza fuori dal comune. Unitamente a tali caratteristiche, mostra una straordinaria capacità di ragionamento, strategia, controllo sui propri impulsi. Durante la detenzione per una rapina a mano armata, si fa rispettare e si guadagna la stima e le attenzioni di Grimaldi, anch’egli detenuto.

Il boss individua in quel ragazzo poco più che ventenne l’uomo giusto per affiancarlo nella guerra carceraria contro lo strapotere dei camorristi napoletani. Gli propone perciò di affiliarsi alla cosca Società Nostra, che si sta costituendo tra i detenuti pugliesi. Lopez accetta e da quel momento i loro destini saranno legati in modo apparentemente indissolubile fino alla drammatica guerra mafiosa che li vedrà rivali all’inizio degli anni ’90. Il loro sodalizio, oltre che delle vicende criminali, si è alimentato anche di profondi legami umani: Lopez è stato infatti il padrino di battesimo del piccolo Damiano Grimaldi e il bambino l’ha sempre considerato un punto di riferimento, uno zio che lo capiva più del padre.

Marcello Prayer è Nicola Grimaldi

Un predestinato. Oggi boss di una vasta organizzazione criminale, ha cominciato giovanissimo la sua carriera criminale, passando molto presto dai piccoli furti alle rapine, allo spaccio di droga e alle estorsioni. Quando è detenuto nel carcere di Bari, all’inizio degli anni ’80, è un criminale pericoloso e temuto, di fatto però un cane sciolto, un delinquente comune. Il suo passaggio a un diverso e ben più inquietante livello criminale avviene nel corso della guerra che si scatena tra i detenuti pugliesi e i camorristi napoletani per il predominio nelle carceri. Nel carcere di Bari e in altri istituti penitenziari della Puglia comincia così una frenetica attività di affiliazione.

In qualche mese, quasi dal nulla, sorge un’associazione mafiosa composta da centinaia di persone. Grimaldi diventa così il capo, temuto e rispettato, di un’organizzazione che governa tutti i traffici illeciti e molti affari apparentemente leciti delle zone a nord di Bari. Ma a gestire tutto questo potere, Grimaldi è solo. E in quella solitudine alimentata dalla cocaina diventa paranoico. Si convince dell’esistenza di complotti per spodestarlo. Ne deriva una sempre più forsennata escalation di delitti, una vera e propria frenesia omicida che culminerà nello scontro con Lopez.

Altri personaggi

Francesco Centorame è Montemurro: agente che fa parte della squadra di Fenoglio;
Francesco Foti è Valente: superiore di Fenoglio;
Bianca Nappi è Tonia Grimaldi: moglie di Nicola;
Alessandro Carbonara è Grandolfo;
Pio Stellaccio è Savicchio;
Gianpiero Borgia è Cutrone;
Betti Pedrazzi è la Dottoressa Bermond.

Rai 1