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Vladimir Luxuria, De Girolamo, Signorini, Savino e gli altri: da opinionista a conduttore o viceversa, non sempre un successo

Vladimir Luxuria è il più recente caso di mescolamento di ruoli nella tv italiana: se nasci opinionista, puoi morire conduttore

17 Aprile 2024 15:22

Il mescolamento dei ruoli è uno dei fenomeni più evidenti della tv liquida. Così è sempre più all’ordine del giorno che la conduzione di un dato programma venga affidata ad un artista che tutto fa nella vita tranne che condurre. È capitato e sta continuando a capitare con i cantanti, da Irene Grandi (Festivalbar 2004) a Nek (Dalla strada al palco), da Francesco Gabbani (Ci vuole un fiore) a Noemi ed Ermal Meta (Concertone primo maggio 2024), ma la lista è lunghissima. Per non dire degli attori (il desaparecido Ludovico Tersigni a X Factor) o dei presentatori camuffati da giudici, da Maria De Filippi e Gerry Scotti in Tu sì que vales, a Simona Ventura e Flavio Insinna nell’imminente show di Rai1 L’Acchiappatalenti, passando per Ambra Angiolini a X Factor. Ma non solo.

Vladimir Luxuria e gli altri: da opinionista a conduttore, il passaggio non sempre è riuscito

Negli ultimi anni c’è stata una certa propensione alla commistione tra conduttori e opinionisti. Il caso più clamoroso riguarda Nunzia De Girolamo: dopo la carriera politica ad alti livelli (ministro del governo Letta), è stata portata in tv da Massimo Giletti, con risultati niente male. Il suo ruolo si è poi trasformato in quella di conduttrice in Rai, da Ciao Maschio a Estate in diretta, passando per il flop Avanti popolo. Nell’universo dei reality di Mediaset la staffetta tra conduttori e opinionisti è ormai praticamente una regola. Alfonso Signorini-Ilary Blasi per il Grande Fratello, Vladimir Luxuria/Nicola Savino per L’Isola dei famosi, dove l’anno scorso c’era Enrico Papi, che da una settimana è tornato nelle vesti di conduttore, stavolta de La Pupa e il secchione. Dove, invece, la conduttrice Paola Barale fa la giurata. Un miscuglio da far girare la testa e che non sempre è risultato azzeccato, semplicemente perché trattasi di due mestieri diversi.