Home Pippo Baudo: “Io giudice di un talent come Proietti, la Rai non mi offre altro”

Pippo Baudo: “Io giudice di un talent come Proietti, la Rai non mi offre altro”

Pippo Baudo, ospite a Le Invasioni Barbariche, esprime il proprio rammarico per non essere stato invitato alla serata celebrativa dei 60 anni della Rai. Ma non solo…

di grazias
pubblicato 10 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:49

Gradito ospite dell’ultima puntata de Le Invasioni Barbariche è stato Pippo Baudo. Daria Bignardi non ha perso l’occasione di questa sua prima volta a La7 per porgli alcune domande prettamente televisive e quindi di nostro interesse. Soprattutto perché le polemiche sono sempre molto avvincenti…Soprattutto quando riguardando due big della tivvù italiana come Pippo Baudo, appunto, e Bruno Vespa.

Come sappiamo, la Rai ha di recente compiuto sessant’anni e il conduttore di Porta a Porta ha pensato bene di festeggiare la ricorrenza con una puntata speciale. Una puntata speciale in cui, però, mancava qualcuno. Qualcuno che risponde al nome di Pippo Baudo. Ve ne siete accorti? Beh, anche lui:

Perché non torno in Rai? Devi chiederlo a loro, mica a me! Non mi offrono niente di interessante anche se fra poco farò il giudice nel nuovo talent di Carlo Conti. Del resto l’hanno fatto anche De Sica e Proietti, no? Comunque ci sono rimasto molto male per i sessant’anni della Rai: non mi hanno chiamato anche se io ci ho lavorato per 54 anni…Pensavo di esserne stato una parte, insomma. Intanto io ho celebrato i 50 anni della Rai con una serata splendida a cui partecipò anche Mike Bongiorno. Una serata che aveva fatto il 54 % di share, per dire. Ho capito che il programma celebrativo dei 60 anni della Rai era di Bruno Vespa e io ci ho litigato. Ma Bruno Vespa non è mica il proprietario della Rai…

E, dopo aver ribadito che la Dama Bianca, a parer suo sia davvero una “mignottona” (“Tu come la vuoi chiamare una così, Daria?”), ha spiegato, ironicamente, come anche il camper di Renzi, alla fine, l’avrebbe inventato lui:

Io ho fatto Il Viaggio, programma di RaiTre, sul camper prima che Renzi facesse la campagna elettorale in camper. Insomma, mi ha rubato l’idea, mi ha proprio fottu*o il camper!

Battute a parte, Baudo ha avuto modo di chiarire, tra il serio e il faceto, la sua posizione nei confronti del Festival di Sanremo:

Se dovessero ripropormelo per l’anno prossimo, io accetterei, eh? Ho fatto tredici Festival e, me ne vanto, sempre con grandi nomi della musica italiana, a differenza di quanto accadde in altre edizioni. Ma Fazio è bravissimo, incriticabile, figuriamoci!

Infine, Baudo ha raccontato come il suo amore per la tivvù abbia radici molto profonde:

A me manca tantissimo la televisione perché non ho fatto nient’altro per tutta la vita. In casa mia non c’è nessuno che abbia fatto spettacolo. Mio padre è un avvocato e la mia scelta è stata contrastatissima quando ero giovane. I miei genitori mi hanno “costretto” a laurearmi nei tempi. Dopo la laurea, mio padre mi ha mandato un mese a Roma “Ma se non ce la fai nei prossimi trenta giorni, torni a casa!”, mi ha detto. Io in quei trenta giorni dormivo da una zia che di notte non russava, tuonava. Comunque Roma non l’ho nemmeno guardata in quel periodo, andai subito a via Teulada! Perché ero cresciuto guardando la televisione ma non a casa mia perché la tv dai miei è comparsa solo quando sono arrivato a fare il conduttore. Quella sera mio padre invitò centocinquanta persone a casa a guardarmi!

Daria BignardiLa7Pippo BaudoRai 1