Home L'Eredità L’eredità, Flavio Insinna e quel cambio di conduzione sfiorato (Retroscena TvBlog)

L’eredità, Flavio Insinna e quel cambio di conduzione sfiorato (Retroscena TvBlog)

Nei mesi scorsi era circolata l’ipotesi di un cambio di conduzione nel preserale di Rai1, vediamo come sarebbero andate le cose

di Hit
pubblicato 12 Giugno 2022 aggiornato 18 Ottobre 2023 09:42

Tutto ebbe inizio nel 2002 con Amadeus, che poi fu sostituito da Carlo Conti, quindi arrivò l’indimenticabile Fabrizio Frizzi, fino all’attuale padrone di casa del gioco a premi di Rai1 Flavio Insinna. Più di vent’anni di messa in onda e non sentirli. L’eredità, con la mitica ghigliottina di fine puntata, vince e convince tuttora e anche le versioni in prima serata, da ultima quella dedicata all’Ucraina, hanno ottenuto ottimi indici di ascolto. Per altro questi indici di ascolto cosi alti negli speciali di prima serata, sono stati uno dei motivi per cui è stato chiesto di ricondurre il programma alla struttura di intrattenimento prime time di Stefano Coletta (insieme a Domenica in, Reazione a catena e Da noi a ruota libera) cosa poi non andata in porto. Tutte queste trasmissioni sono rimaste infatti nel dipartimento intrattenimento day time di Simona Sala.

Ma indipendentemente da questo, il successo del programma è sotto gli occhi di tutti, con ascolti che battono quotidianamente la concorrenza, sia che si chiami Avanti un altro, sia che si chiami Caduta libera (entrambi che torneranno con i rispettivi conduttori nel preserale di Canale 5 della prossima stagione). Ovvio che il merito di tutto ciò è certamente del format, ma anche della conduzione calda e rassicurante di Flavio Insinna, che ormai ha saputo abbinare il suo faccione a questo programma e sappiamo tutti quanto sia importante creare “abitudine” con il pubblico televisivo, che deve sentire i personaggi televisivi degli amici, quasi dei familiari, cosi da accettarli benevolmente in casa propria tutti i giorni, sopratutto in una fascia importantissima quale è il preserale, il “tuorlo” della tv come amava chiamarlo il grande Giorgio Gori.

L’eredità quest’anno avrà una novità però, partirà infatti più tardi, precisamente a novembre, in quanto è stato deciso che Reazione a catena, il gioco a premi condotto da Marco Liorni che gli permette di andare in vacanza ogni estate, rimarrà acceso su Rai1 fino a tutto il mese di ottobre. Ma, secondo alcune indiscrezioni che circolano, questa della partenza ritardata potrebbe non essere stata l’unica novità della nuova serie dell’Eredità, che avrebbe potuto cambiare anche il suo conduttore. Pare infatti che alla conduzione della nuova serie dell’Eredità avrebbe potuto esserci Marco Liorni, per altro pronto a condurre con successo questo programma.  Questa operazione era nell’aria nei mesi scorsi, pare che se ne sia parlato a bassa voce. Una operazione che vedeva poi collocato alla conduzione di Reazione a catena il bello e bravo e sempre in attesa di spiccare il volo definitivo nell’etere generalista italiano Flavio Montrucchio, impegnato ultimamente in vari programmi del gruppo Discovery,  tipo Primo appuntamento anche in versione crociera. Per altro il Montrucchio, che ha ormai abbandonato da tempo la strada dell’attore per intraprendere quella del conduttore, attratto dalla magica lucetta rossa e da tutto ciò che vi gravita attorno,  avrebbe pure tutte le carte in regola per condurre un game show come Reazione a catena.

Dunque l’operazione avrebbe visto questa estate Flavio Montrucchio alla conduzione di Reazione a catena e Marco Liorni alla guida della nuova versione de L’eredità da ottobre 2022. Niente di tutto ciò, almeno per ora, l’attuale conduttore di Reazione a catena dunque continuerà a guidare Italia sì il sabato pomeriggio di Rai1 da fine settembre e per un po’ di tempo in contemporanea con le ultime settimane di messa in onda dell’edizione 2022 di Reazione a catena, mentre il Montrucchio continuerà nel suo percorso su Discovery (e dintorni).  L’operazione sopra descritta è rinviata di soli dodici mesi? Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.

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