Home MasterChef Italia Carlo Cracco: “Marchesi in tv per educare? Meno male che arriva lui…”

Carlo Cracco: “Marchesi in tv per educare? Meno male che arriva lui…”

Carlo Cracco punge con il suo sarcasmo il maestro Gualtiero Marchesi, che sbarca in tv dopo aver parlato tanto male degli chef da piccolo schermo.

pubblicato 23 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:45

“Marchesi dice che la sua sarà una tv educativa? E certo! …. Adesso arriva lui a coprire questa mancanza…”

Così Carlo Cracco commenta l’arrivo di Gualtiero Marchesi in tv nel corso della puntata di Tv Talk di cui è stato ospite per parlare della quinta edizione di MasterChef. Tra un commento sul cooking talent di SkyUno e una risposta sui casting di questa nuova edizione, non può sfuggire certo la battutina sarcastica sul dietrofront del maestro Marchesi, deciso a fare un proprio programma tv dopo averne dette di ogni su chi, in questi anni, ha portato l’alta cucina sul piccolo schermo, sia pure tra sfide amatoriali, gare tra professionisti, Mystery Box e ricette di famiglia.

Pur con tutta la stima e l’affetto per il maestro Marchesi, col quale ha collaborato una trentina di anni fa, Carlo Cracco non ci sta a far passare in cavalleria il cambio di ‘casacca’ del tre volte stellato chef, ora rettore dell’Alma (Scuola Internazionale di Cucina Italiana) e pronto al debutto su Canale 5 con Il Pranzo della Domenica, talent che mette in sfida cuochi amatoriali ‘a propria insaputa’, giudicati da tre maestri della scuola (ovvero Bruno Ruffini, Matteo Berti e Tiziano Rossetti, sotto lo sguardo attento della conduttrice Elenoire Casalegno).
Il menu prodotto dal concorrente sarà realizzato contemporaneamente  dagli allievi della scuola, per far vedere a casa come dovrebbe essere preparato. In sostanza un prodotto di branded content entertainment non a caso realizzato dalla Prodotto – Fattori di videoevoluzione, che debutterà a breve nella domenica mattina dell’ammiraglia di Canale 5.

Cracco, però, ricorda che per Marchesi non è certo una prima volta in tv e lo fa anche con un pizzico di revanche:

“Purtroppo la memoria è sempre corta. Marchesi fu tra i primi ad andare in tv, ma non funzionò. Me lo ricordo bene, era un programma su Rai 2, perché anche io andai qualche volta come assistente. Ci siamo chiesti perché non abbia funzionato. Probabilmente era ancora troppo presto. Poi lui ha criticato molto tutti questi chef in televisione…. ma adesso andrà lui a coprire questa mancanza…”

sottolinea con un tono piccato e molto ironico lo chef, che certo non avrà gradito in passato le critiche rivolte dal maestro Marchesi a chi si era prestato alla tv.

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Intanto chef Cracco si gode il successo di MasterChef Italia 5. “C’è il rischio di stanchezza del pubblico e della ripetizione?“, gli chiede Sebastiano Pucciarelli. La risposta di Cracco è asciutta come i suoi piatti:

“Visti i risultati di giovedì direi di no”

gongola, pensando agli ascolti della doppia puntata di giovedì 21, risultati superiori a quelli dei talk politici e all’89% di permanenza nella puntata con Valentino Rossi, sottolineato da Silvia Motta e miglior dato di sempre di MasterChef.  E la media di ascolto sarebbe certo più alta se i programmatori di SkyUno non avessero ‘sprecato’ le puntate della Vigilia di Natale e soprattutto del 31 dicembre.

E a chi chiede se i giudici siano stati più attenti nelle selezioni dopo le polemiche dello scorso anno, Cracco risponde con altrettanta precisione:

“Le selezioni non le facciamo noi. Noi vediamo gli ultimi 100 concorrenti. La produzione è stata più attenta? Penso di sì. Basta vedere il casting e la classe, che ha un’età media più bassa dello scorso anno. Diciamo che è stata evitata quella contaminazione…

Non è passata inosservata neanche quella citazione di Ezio Greggio ai tempi di Drive In (“E’ lui o non è lui? Cerrrrto che è lui!”) usata giovedì scorso per introdurre Iginio Massari, ma Cracco garantisce che non si è trattata di una ‘frecciatina’ per chiamare in causa gli ‘amici’ di Striscia la Notizia, che l’anno scorso spoilerarono il vincitore, oltre a sollevare il caso di Stefano Callegaro:

“Nessuna frecciatina a Greggio o a Ricci… Mi è venuta così”.

Un po’ come la risposta su Gualtiero Marchesi…

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