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Antonella Clerici: “Ti lascio una canzone? Non volevo neanche condurlo”

Floppano i grandi ritorni come il Trio. Deraglia il costoso Treno dei Desideri imponendosi una pausa (definitiva?) dagli schermi. Va in crisi l’evento per eccellenza, quello sanremese. E, al contrario, succede che i veri successi della tv di stato siano i più insospettabili. Varietà privi di originalità, preparati in fretta e furia a mo’ di

26 Aprile 2008 11:39

ti lascio una canzone Floppano i grandi ritorni come il Trio. Deraglia il costoso Treno dei Desideri imponendosi una pausa (definitiva?) dagli schermi. Va in crisi l’evento per eccellenza, quello sanremese. E, al contrario, succede che i veri successi della tv di stato siano i più insospettabili. Varietà privi di originalità, preparati in fretta e furia a mo’ di tappabuchi, senza troppa convinzione neanche dei diretti interessati. I conduttori-impiegati dell’ammiraglia Rai, Carlo Conti e Antonella Clerici, hanno accettato per puro aziendalismo due rischiose sfide, rivelatesi più redditizie di vecchie conferme in caduta libera (gli stessi Raccomandati sembrano giunti al capolinea).

E’ così che Ti lascio una canzone, dopo I migliori anni, è la formula tutta italiana azzeccata per il sabato sera (per essere due novità in un anno, un gran bel colpo). E’ tornato sul luogo del delitto, il Teatro Ariston, riuscendo a scongiurare l’effetto usura con un’intuizione curiosa: portarvi sul palco concorrenti di età compresa tra lo Zecchino D’Oro e Sanremo Giovani. Bruciare le tappe per sorprendere il pubblico: è la missione compiuta da Roberto Cenci, che ci credeva così tanto da lasciare la regia di Buona Domenica per dedicarvisi a tempi pieno.

Persino la conduttrice non si aspettava tanto successo e, annunciando la sua seconda edizione nella primavera 2009 – gran brutto vizio quello di spremere la prima cosa che funziona – ha rivelato di non volerlo neanche condurre all’inizio:

“Ero così stanca, ma il direttore di rete Fabrizio Del Noce non ha voluto sentir ragioni. Non gli credevo quando diceva che era fatto apposta per me, invece è stato lungimirante. E così, in corso d’opera, abbiamo deciso di aggiungere un’altra puntata. Il gran finale sarà infatti sabato prossimo. Resta che Gerry Scotti è fortissimo, ma già con la prima edizione del Treno dei Desideri ero riuscita a dargli un po’ fastidio. Noi chiudiamo a mezzanotte perché giova al ritmo. Agli ascolti un po’ meno: la Corrida può andare avanti finché vuole, guadagnando punti…”.

La bella intervista rilasciata al Giornale fa emergere la controtendenza di questo show musicale rispetto a programmi analoghi, che hanno parecchio sofferto negli ascolti. Per la Clerici il segreto sta nel talento privo di sovrastruttura dei suoi ragazzini: non sono per nulla montati e il pubblico lo riconosce subito. In più la trasmissione non è un competitivo talent show, ma una spensierata gara tra canzoni: nessuna tensione e solo tanta emozione.

La conduttrice si compiace di essere amatissima dai bambini grazie all’impronta giocosa de La prova del cuoco, un programma che ha notato anche la Disney scegliendola come testimonial. Vincente, dunque, il suo appeal sui giovanissimi, grazie a un look che definisce “hippy-chic”, colorato e sbarazzino.

Antonellina conferma di sapersi rialzare dalle fisiologiche sconfitte senza farne un dramma: ha saputo accettare l’ennesima scommessa portandola a segno. E lo stesso trasloco di Forum su Canale 5 pare che le abbia fatto bene, rendendo il daytime di Raiuno più competivo e in crescita negli ascolti. Progetti futuri? Da giugno ad agosto rigoroso riposo dal video, mentre nel prossimo autunno potremo già rivederla alle prese con uno show. Ancora una volta nuovo di zecca, anche perché alle sorprese potrebbe pensarci Carràmba!