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Veronica Lario, quando il gossip è scomodo

L’uscita mediatica di Veronica Lario, la donna del Cavaliere che gli chiede scuse pubbliche a mezzo stampa, è senza ombra di dubbio la notizia del giorno. Fa discutere la lettera pubblicata su Repubblica, con la signora Berlusconi che lamenta il cattivo trattamento ricevuto durante la serata dei Telegatti. In’occasione del celebre evento televisivo, a tener

31 Gennaio 2007 14:30

veronica lario berlusconi L’uscita mediatica di Veronica Lario, la donna del Cavaliere che gli chiede scuse pubbliche a mezzo stampa, è senza ombra di dubbio la notizia del giorno. Fa discutere la lettera pubblicata su Repubblica, con la signora Berlusconi che lamenta il cattivo trattamento ricevuto durante la serata dei Telegatti.
In’occasione del celebre evento televisivo, a tener banco durante la cena di gala è stato proprio l’ex premier, che ha ricoperto le primedonne in sala di complimenti neanche troppo velati. Dal debole mai celato per Mara Carfagna all’incondizionata approvazione ad Aida Yespica, Silvio Berlusconi ha dato il colpo di grazia alla sua immagine di viveur d’alta società.
Dopo anni di riservatezza e discrezione, che hanno visto la moglie più invidiata d’Italia restare dietro le quinte del jet set nostrano, arriva la svolta: la scenata di gelosia sui giornali.
A poco è servita l’intervista della settimana di Maria Latella, ormai agiografa di famiglia oltre che direttrice di A, in cui il Cavaliere ricopre la consorte di elogi e dichiarazioni di eterno amore.
Quel che più colpisce di questa notizia di gossip è la diversa eco sensazionalistica con cui è stata più o meno ripresa. Se, infatti, il Corriere ci ha dedicato un dossier denunciando le storture oscurantistiche di altre testate, su Tgcom vige il silenzio stampa, sulla falsariga del Tg5 e di Studio Aperto che hanno stranamente (?!?) bucato un annuncio così pruriginoso privilegiando temi ben più ininfluenti (senza dimenticare l’insolita censura berlusconiana nel telegiornale di Emilio Fede).
UPDATE: Clicca su continua per leggere le scuse di Berlusconi:
Chi l’avrebbe mai detto che, talvolta, anche le notizie apparentemente più frivole possono rivelarsi scomode?
Forse perchè minano la credibilità e l’immagine di chi, invece, andrebbe salvaguardato e tutelato nella propria integrità morale?
Eppure questo carteggio catodico-politico va avanti da sempre senza fermarsi davanti a nulla, neanche dinanzi alle prodezze amatorie del Biscione che Fabrizia Carminati decantava di recente tra le sue memorie di showgirl
Ultima ruota del carro, ieri sera a Markette, è stata l’irresistibile ex modella Antonia dell’Atte, fenomeno trash ormai esportato all’estero, che ha ripercorso l’atmosfera da corte dei Miracoli creatasi durante la cena dei Telegatti offrendoci la morale emblematica di questa buffa storia:

“Non l’ho salutato perchè era circondato di gente e volevo che fosse lui a venire da me… sono nata con lui ai tempi di Drive In! D’altronde basta che veda una bella donna e si ubriaca subito”.

LE SCUSE DI BERLUSCONI (che si meritano alle 17.00 l’annuncio del Tg5)

“Cara Veronica, eccoti le mie scuse. Ero recalcitrante in privato, perché sono giocoso ma anche orgoglioso. Sfidato in pubblico, la tentazione di cederti è forte. E non le resisto. Siamo insieme da una vita. Tre figli adorabili che hai preparato per l’esistenza con la cura e il rigore amoroso di quella splendida persona che sei, e che sei sempre stata per me dal giorno in cui ci siamo conosciuti e innamorati. Abbiamo fatto insieme più cose belle di quante entrambi siamo disposti a riconoscerne in un periodo di turbolenza e di affanno. Ma finirà, e finirà nella dolcezza come tutte le storie vere. Le mie giornate sono pazzesche, lo sai. Il lavoro, la politica, i problemi, gli spostamenti e gli esami pubblici che non finiscono mai, una vita sotto costante pressione. La responsabilità continua verso gli altri e verso di sé, anche verso una moglie che si ama nella comprensione e nell’incomprensione, verso tutti i figli, tutto questo apre lo spazio alla piccola irresponsabilità di un carattere giocoso e autoironico e spesso irriverente. Ma la tua dignità non c’entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento. Ma proposte di matrimonio, no, credimi, non ne ho fatte mai a nessuno. Scusami dunque, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d’amore. Uno tra tanti. Un grosso bacio. Silvio”.