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Socrate – Il merito in tv, questa sera alle 21.10 su Rai1

Da un’idea di Cesare Lanza, un programma che vuole portare in tv il tema della meritocrazia

pubblicato 7 Febbraio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 23:39


Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di Socrate – Il merito in tv, programma che andrà in onda questa sera alle 21.10 su Rai1. Un esperimento particolare, dedicato a chi nella vita si è affermato soltanto grazie alle proprie capacità. Il programma sarà condotto da Tiberio Timperi ed è nato da un’idea dell’autore Cesare Lanza, che ha voluto portare in tv il tema della meritocrazia. Proprio Lanza ha lanciato oltre un anno fa una sorta di “movimento”, con un sito internet dedicato, nel cui manifesto si può leggere:

Un luogo virtuale di rinnovamento con porte aperte a tutti coloro che desiderino cambiare finalmente qualcosa in Italia e siano disponibili ad impegnarsi affinché i cittadini meritevoli tornino ad avere la possibilità di emergere, affermarsi e, all’occorrenza, governare

Il programma di questa sera, insomma, è una sorta di “costola televisiva” del progetto meritocratico di Lanza. Molti i volti televisivi che hanno aderito alla sua iniziativa web: da Alessandro Cecchi Paone ad Alessandro Meluzzi, da Ettore Andenna a Giucas Casella e Alda D’Eusanio. Ma anche personaggi arrivati in tv non proprio grazie al merito, come l’ex pupa Mary Carbone o l’ex gieffino Rocco Casalino. Un controsenso, per un progetto così ambizioso?

In ogni caso, vediamo il programma della serata: Giancarlo Giannini leggerà alcuni passi di brani legati sia al merito, che al perdono. Gli stessi temi saranno trattati da Vittorio Feltri e Giovanni Bachelet.

Non mancheranno, come in ogni trasmissione che si rispetti, gli ospiti musicali, tra i quali Al Bano, Ornella Vanoni, Gigliola Cinquetti e Loredana Errore, che lo stesso Lanza descrive come l’erede di Gianna Nannini.

Peculiarità della trasmissione saranno i momenti dedicati al merito nascosto dei ghostwriter, al carosello, con i grandi registi che ne decretarono il successo, alla presenza di testimonianze dei cosiddetti “cervelli in fuga” e ad altri giovani che, nonostante le difficoltà, in Italia sono riusciti ad imporsi.

Foto | © TM News

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