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Di Bella le canta a Ruffini

Antonio Di Bella, il direttore “trombato” (parole sue) di RaiTre, dedica una canzone a Paolo Ruffini, il direttore “reintegrato”. Spiritoso e davvero fantasioso il giornalista, ex TG3, nell’affrontare le domande di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro nel corso della trasmissione di RadioDue “Un Giorno da Pecora“. Come noto Di Bella ha subito le conseguenze

pubblicato 23 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 14:45


Antonio Di Bella, il direttore “trombato” (parole sue) di RaiTre, dedica una canzone a Paolo Ruffini, il direttore “reintegrato”. Spiritoso e davvero fantasioso il giornalista, ex TG3, nell’affrontare le domande di Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro nel corso della trasmissione di RadioDue “Un Giorno da Pecora“. Come noto Di Bella ha subito le conseguenze del reintegro stabilito del giudice che ha rimesso al suo posto Ruffini, di fatto esautorandolo dal ruolo che ricopriva in Rai dalla scorsa estate.

Invece di affidarsi a dichiarazioni al vetriolo Di Bella ha preferito cantare una canzone appositamente composta per descrivere la sua frustrazione di direttore “trombato” costretto nello stesso “ufficio bruttissimo“, nel quale ammette di non fare nulla, che fino a qualche mese fa era proprio di Ruffini. Il paradosso è che il giudice aveva riconosciuto una discriminazione nei confronti del neo direttore reintegrato proprio perché i suoi compiti non era definiti e rispondenti al suo profilo professionale. Ora però nella stessa identica situazione si trova Di Bella. Incredibile.

Ecco il testo della canzone, dopo il continua il video.

Ciao caro direttore reintegrato
non son triste io, che son trombato
per quello che sarà
Ciao caro direttore reinsediato
tu sei allegro ma un po’ preoccupato
per quello che accadrà.
Ti lascio questo ufficio bellissimo
rimpiango tutti i colleghi qua.
Prendo il tuo ufficio bruttissimo
la tua tranquillità.
Da te certo l’atmosfera è più eccitante
In coda c’é già un sacco di gente,
quanta elettricità.
Quaggiù ormai il mio telefono sai tace
Sono solo ma l’animo è più in pace
quanta serenità,
Quanta serenità.


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