Home Tv Talk Vladimir Luxuria a Tv Talk risponde a TvBlog: “Ho fatto il pilot di Coming Out, ma nessuno l’ha voluto”. Non sa che ora è su La5

Vladimir Luxuria a Tv Talk risponde a TvBlog: “Ho fatto il pilot di Coming Out, ma nessuno l’ha voluto”. Non sa che ora è su La5

Al GF intanto si diverte anche se “a volte è così lungo che ho paura che mi ricresca la barba”

pubblicato 12 Aprile 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 05:43

Vladimir Luxuria ospite di Tv Talk risponde alla domanda di Andrea che le chiede se ha mai pensato di portare in tv un programma sui temi del mondo LGBT. La risposta è di quelle che lasciano a dir poco perplessi, perché fanno quasi pensare a uno ‘scippo intellettuale’.

“Sì, ci ho pensato. A dire la verità avevamo fatto una puntata zero che si intitolava Coming out in cui avrei seguito persone che avrebbero raccontato al proprio datore di lavoro, a un amico, alla famiglia di essere omosessuale o trans. Ma non c’è stata una tv pronta ad accettarla”.

E dire che proprio in queste settimane ha debuttato su La5 un programma con lo stesso titolo, Coming Out appunto, che però copre casi ‘eterogenei’ di confessioni, da chi ammette finalmente di fare un lavoro diverso da quello che ha sempre raccontato a chi invece racconta per la prima volta alla famiglia di amare una persona del suo stesso sesso.

Vladi non lo sapeva? Può essere. Ma da persona estremamente intelligente qual è e affatto sprovveduta mi viene anche il sospetto che sia stato un modo per ‘portare alla ribalta’ il caso di ‘scippo’ senza puntare il dito su La5 o Mediaset. Quella Mediaset che l’ha chiamata a sostituire Manuela Arcuri e Cesare Cunaccia sulle poltrone da opinionisti del GF 13.

“Dopo l’uomo e la donna, la sintesi”

ripete anche a Bernardini Luxuria, spolverando una delle battute più frequenti per raccontare il suo approdo al reality di Canale 5. E racconta anche come è stata ‘arruolata’.

“Era un mercoledì sera, ero a casa e mi arriva una telefonata delle risorse umane Mediaset. Mi chiedono se ero interessata a fare l’opionista al GF. C’era da fare una sostitiazione. Giovedì ho firmato il contratto e lunedì ero in onda”.

Nessuna sostituzione pensata o programmata, dunque: due giorni dopo l’addio inatteso della coppia si è arrivati a Vladi che si può dire abbia ridato un po’ di ossigeno al programma. Lo dimostrano anche le curve Auditel, che – come dice Silvia Motta – vedono nei commenti della Luxuria i picchi di ascolto.

“Cerco ci metterci un po’ di pepe e soprattutto di ironia, anche perché la vita già la prendiamo troppo sul serio e non è che il GF influenza la Borsa di New York”

dice spiegando la chiave della sua partecipazione al reality. E a Simonelli che provocatoriamente le chiede se “in base a dei presupposti marxisti-leninisti, non fosse meglio far affondare il GF”, lei risponde serafica:

“Io non metterei in mezzo la politica. Rispettiamo comunque quel 17-18% che vuole distrarsi facendosi i fatti degli altri. In fondo il GF svolge una funzione sociale. Sai a cosa serve il GF? A dare una valvola di sfogo agli intellettuali e agli pseudo intellettuali perché così posso indignarsi e alla gente comune che ama i fatti degli altri e che invece di impicciarsi del vicino può impicciarsi di quelli in tv. Così si mantiene la pace sociale”.

Per un programma sui temi dell’omosessualità condotto da lei ci vorrà ancora tempo. Intanto Vladimir propone un factual per insegnare agli uomini a spogliare le donne. Altro che “Comi mi vorrei”, meglio educare gli uomini a slacciare un reggiseno:

“A volte ci mettono talmente tanto tempo…”.

Occhio Vladi, che il nemico ti ascolta…

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