Home Notizie Cino Tortorella ricoverato in ospedale. La figlia Chiara: “Era in coma, ma ora si è ripreso”

Cino Tortorella ricoverato in ospedale. La figlia Chiara: “Era in coma, ma ora si è ripreso”

Cino Tortorella, 77 anni, ieri sera è stato ricoverato all’ospedale Sacco di Milano per un malore che poi si è rivelato essere un’ischemia cerebrale. Il popolare conduttore sarebbe arrivato al Pronto Soccorso in coma, stato nel quale si sarebbe trovato per trenta minuti circa, come ha confermato ad Apicom la figlia Chiara, anch’essa conduttrice.“Sta meglio,

pubblicato 28 Novembre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 20:49

Cino Tortorella, 77 anni, ieri sera è stato ricoverato all’ospedale Sacco di Milano per un malore che poi si è rivelato essere un’ischemia cerebrale. Il popolare conduttore sarebbe arrivato al Pronto Soccorso in coma, stato nel quale si sarebbe trovato per trenta minuti circa, come ha confermato ad Apicom la figlia Chiara, anch’essa conduttrice.

“Sta meglio, si è ripreso”: con queste parole la figlia di Tortorella ha poi chiarito la situazione del padre che, una volta svegliatosi dal coma, non si sarebbe ricordato di aver avuto un malore. Da qui, la decisione dei medici di ricoveralo per ulteriori accertamenti e stabilire le sue condizioni di salute.

La notizia del malore di Cino Tortorella giunge dopo due settimane dalla decisione del conduttore, diventato famoso grazie al ruolo di “Mago Zurlì” allo “Zecchino d’Oro”, di fare causa all’Antoniano di Bologna ed al suo presidente, fra Alessandro Caspoli, per danni morali.

Tortorella, infatti, ha accusato gli organizzatori della manifestazione canora di averlo escluso dalla conduzione in accordo con la Rai, che avrebbe preferito a lui i più giovani (ma forse, come ha sottolineato Lord Lucas, meno adatti ad un’occasione del genere) Veronica Maya e Paolo Conticini.

“Non sono da rottamare. Non sono vecchio bacucco, non ho il morbo di Parkison. Continuo a fare spettacoli che vanno bene e mi sono richiesti. Perché non devo essere allo Zecchino d’Oro? Io sto bene, sono sano, ho voglia di fare un sacco di cose”, aveva dichiarato, sottilineando come la Tv di Stato nel tempo avesse accantonato la cosiddetta “tv dei ragazzi” e, di conseguenza, anche i programmi organizzati dallo stesso Antoniano.