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Home Zelig Zelig, il varietà comico non va oltre l’operazione nostalgia e rischia poco con la stand up comedy. Peccato per l’assenza di Checco Zalone

Zelig, il varietà comico non va oltre l’operazione nostalgia e rischia poco con la stand up comedy. Peccato per l’assenza di Checco Zalone

Claudio Bisio e Vanessa Incontrada illuminano uno show che si basa dopo anni ancora sull’usato sicuro.

10 Dicembre 2021 07:52

A cavallo degli anni Novanta e Duemila Zelig lanciava comici destinati al successo televisivo (Geppi Cucciari) e cinematografico (Checco Zalone); dal palco del varietà comico di Canale 5 venivano lanciati tormentoni (“Chi è Tatiana?” di Gabriele Cirilli; “Papi, ci sei? Ce la fai? Sei connesso?“; “Franco, oh Franco!” di Franco Neri).

Per quattro puntate Zelig si è affacciato nuovamente sull’ammiraglia Mediaset dopo una lunga pausa – l’ultimo revival era stato con lo scialbo Zelig Event condotto da Christian De Sica e Michelle Hunziker. I risultati di questo ennesimo ritorno non sono stati neanche negativi, dal momento che la rete ha allungato lo show di una puntata (l’esordio aveva battuto negli ascolti la fiction di Rai1 Un professore, che poi nelle due settimane successive ha invece vinto).

Le chiavi del Teatro degli Arcimboldi di Milano sono state affidate a Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Avevamo già scritto dell‘insostituibilità del comico milanese alla guida della trasmissione. Molto positiva anche la performance della spagnola, della quale era diventato difficile comprendere gli ultimi sviluppi della carriera. La parentesi a Striscia la notizia al fianco di Alessandro Siani è stata un passo falso.

Per fortuna l’alchimia tra Bisio e Incontrada è perfetta. I due si intendono come se non fossero mai passati anni dalla loro ultima volta insieme, anche se in realtà sussiste un precedente non lontano. In piena pandemia nel maggio 2020 la coppia aveva organizzato Zelig Covid Edition solo sul web, allo scopo di raccogliere fondi per i lavoratori dello spettacolo fermi a causa delle restrizioni. Nonostante la distanza geografica tra i conduttori, si percepiva già un’intesa d’altri tempi.

Purtroppo la pluriennale complicità dei presentatori non basta a sopperire a uno show che si è riproposto dopo un lustro sempre uguale a se stesso. Ottime le performance di Teresa Mannino – probabilmente la migliore del gruppo di redivivi e ingiustamente sottovalutata – ma un ritorno di Checco Zalone sul luogo del delitto ci avrebbe riportato per qualche minuto ai tempi in cui di Zelig si parlava nella vita di tutti i giorni (pare che il comico barese abbia rifiutato). Da rivedere l’attenzione alla contemporaneità, ridotta a un gruppetto di promettenti stand up comedian.