Home Anteprime Vittorio Sgarbi, Mediaset al lavoro per un programma tutto suo dedicato all’arte

Vittorio Sgarbi, Mediaset al lavoro per un programma tutto suo dedicato all’arte

Anteprima Blogo: Vittorio Sgarbi conduttore televisivo (molto probabilmente su Canale 5) con un programma dedicato al mondo dell’arte

pubblicato 19 Novembre 2020 aggiornato 20 Novembre 2020 15:32

Vittorio Sgarbi sta per tornare in tv. Ok, ma – direte voi leggendo – la notizia quale sarebbe? La notizia è che lo farà con un programma tutto suo. Secondo quanto risulta a Blogo, infatti, Mediaset starebbe lavorando ad una trasmissione nuova di zecca con alla guida il critico d’arte, presente molto spesso in veste di opinionista/polemista nei talk show televisivi (tutto iniziò alla fine degli anni Ottanta al Maurizio Costanzo Show).

A quanto ci risulta, si tratterebbe di una serie di speciali tutti dedicati all’arte, con Vittorio Sgarbi mattatore. A lui spetterà il compito di tenere delle vere e proprie lezioni, interagendo con alcuni ragazzi presenti in studio (ovviamente, nel rispetto del distanziamento e di tutte le altre norme in materia di covid).

Il progetto, al momento, sarebbe ancora in fase embrionale, con l’inizio delle riprese che sarebbe previsto a cavallo tra gennaio e febbraio 2021. Per quanto riguarda la messa in onda, al momento, non si conoscono i dettagli, anche se la rete destinataria dovrebbe essere quella ammiraglia, ossia Canale 5. Da decidere la collocazione oraria e tutti gli altri aspetti produttivi. Evidentemente, considerata la precarietà del momento storico, da qui all’inizio del nuovo anno tante cose potrebbero cambiare.

Per Sgarbi non è l’esordio da conduttore tv. Dopo gli anni d’oro di Sgarbi Quotidiani (1992-1999) su Canale 5, nel 2011 approdò nella prima serata di Rai1 con Ci tocca anche Vittorio Sgarbi, trasmissione che però fu chiusa dopo una sola puntata per bassissimi ascolti (2.064.000 telespettatori, 8,27%).

Stavolta andrà un po’ meglio? È quello che si augura il Biscione che con questo progetto sembrerebbe puntare sulle riconosciute competenze culturali di Sgarbi più che sulle sue capacità dialettiche molto spesso orientate alle polemiche più o meno interessanti.