The Recruit, la seconda stagione resta nella sua piacevole comfort zone, usando perfettamente Noah Centineo. La recensione
Tutto quello che c’è da sapere su queste nuove sei puntate tra azione dal gusto vintage e un protagonista a suo modo magnetico

Dopo il cameo nella seconda stagione di Xo, Kitty, Noah Centineo torna su Netflix con la seconda stagione di The Recruit la serie che lo vede protagonista nei panni di un giovane avvocato della CIA. La coincidenza delle riprese delle due serie tv di Netflix a Seoul, ha permesso a Centineo di realizzare il cameo nella serie spinoff di Tutte le volte che ho scritto ti amo, il franchise di film romantici che ne ha fatto esplodere la carriera. A più di due anni dalla prima stagione, ritroviamo Noah Centineo nei panni dello sfrontato e affascinante Owen Hendrick. Vediamo insieme perché questi sei episodi sono una corsa action da non perdere.
The Recruit, dove eravamo rimasti?
La prima stagione della serie tv The Recruit era stata rilasciata a dicembre 2022. Nonostante siano passati 25 mesi la serie tv riparte dall’ultimo istante della precedente stagione, bisogna quindi provare a ricordarsi cosa era successo. Dopo oltre due anni è difficile considerarlo uno spoiler soprattutto se si sta all’interno di un articolo relativo alla stagione successiva, ma in ogni caso di seguito ci sarà uno spoiler sul finale della prima stagione. Abbiamo lasciato Owen legato a una sedia, rapito da Nichka che lo guarda e gli chiede perché andasse in giro con la madre, Max, che ha appena ucciso.
The Recruit 2, la trama
Ripartendo da quanto successo nella prima stagione, vediamo Owen Hendricks tornare nel suo ufficio a Washington ma le sue azioni hanno delle conseguenze sul suo lavoro, sulla sua vita e sulle persone che lo hanno aiutato nelle precedenti settimane. Tutti cercano di evitarlo, ma alla fine tutti finiscono per essere trascinati nel vortice di caos innestato dal bel faccino e dall’infinita generosità di Owen.
The Recruit 2, la recensione
Il punk rock dei Green Day con American Idiot accompagna il trailer della seconda stagione di The Recruit e non potrebbe esserci una rappresentazione migliore per questa serie: vivace, ritmata, energica e con un protagonista che è un “American Idiot” nel più bonario senso possibile. Il classico eroe buono da film, testardamente deciso a salvare tutti, anche quando sembra impossibile, affascinante al punto giusto e con quella punta di simpatia che rimanda agli action anni ’90/2000 con Bruce Willis.
Alexi Hawley dopo l’esperienza maturata con The Rookie, sa bene quanto sia complesso continuare a raccontare le avventure di una “recluta” con il passare delle stagioni, ma nella serie ABC (in Italia su Rai 2) grazie alla formula procedurale poliziesca classica, è riuscito a non rendere così avulso il titolo rispetto alla trama, considerando che ogni 2 stagioni vengono introdotte nuove reclute. La struttura era difficilmente replicabile per lo streaming, così ha scelto la strada forse più ovvia mantenendo un forte legame temporale tra le due stagioni (nonostante i 25 mesi tra i rilasci) continuando a raccontare le disavventure della recluta Owen Hendricks.
In questo modo tutto si regge e la seconda stagione di The Recruit funziona puntando sul ritmo e sul fascino di Owen Hendricks/Noah Centineo che riuscirebbe a vendere il proverbiale ghiaccio agli eschimesi con la sua parlantina e gli occhioni da orsetto lavatore. Sei episodi rapidi che portano il protagonista in giro per il mondo, sfidando il jet leg e i fusi orari a partire da quella Corea del Sud scelta in modo forse furbo dagli autori, visto il mercato particolarmente florido per la serialità Netflix. The Recruit diventa così la serie perfetta per una piattaforma da oltre 300 milioni di abbonati perché incoraggia il binge watching e mescola lingue diverse inserendole in modo scorrevole nel racconto, senza particolari forzature.
Tra le tre serie tv action rilasciate in streaming nell’arco degli ultimi 15 giorni, se Prime Target di Apple TV+ rende l’action intellettuale e The Night Agent punta sui complotti internazionali, The Recruit gioca con la sua anima vintage regalando un action di puro divertimento, con scene di combattimenti standard ma efficaci, personaggi ben definiti senza particolari sfumature a renderli complessi. Una serie semplice che cerca di piacere a tutti, ma senza mai scadere nella banalità.
The Recruit 2, il cast
La seconda stagione di The Recruit si poggia sulle spalle sfrontate di Noah Centineo nei panni di Owen Hendricks. Non mancano alcune interessanti guest star come Nathan Fillion che riprende il ruolo del capo della CIA riuscendo, come sempre, a unire durezza e morbidezza, rigidità e simpatia. Altra guest star di stagione è Felix Solis che Alexi Hawley ha ripreso dallo spinoff di The Rookie. Ci sarà anche James Purefoy in un ruolo cucito su misura per lui. Tornano poi i personaggi della prima stagione, tutti legati e collegati loro malgrado a Owen: i colleghi avvocati Colton Dunn (Lester) e Aarti Mann (Violet), il capo Nyland, Vondie Curtis-Hall; l’ex Hannah (Fivel Stewart) che prova ad allontanarsi ma finisce sempre risucchiata nella sua orbita.
The Recruit 2, quante puntate sono?
Sei puntate tra i 50 e i 60 minuti.
The Recruit 3, si farà?
Ancora non è stata presa una decisione, ma appare probabile un rinnovo