Quella di Striscia la Notizia è una lunga festa di compleanno, fatta nello stile di chi sa celebrare una creatura al meglio delle sue potenzialità. Antonio Ricci quel 7 novembre 1988 non solo ha creato un mini mondo fatto di stacchetti, personaggi, tormentoni e imitazioni ma ha potuto contribuire alla cultura della satira in Italia.
Gli si può dire tutto, le critiche non sono mai mancate né oggi né ieri, ma non si può far finta di nulla se ci fermiamo a pensare che sì, Striscia lascia ancora il segno. Non è sicuramente qualche punto percentuale di share in meno a scalfire una storia, la sua storia, bensì è la maniera in cui se l’è costruita diventando una trasmissione fenomeno di costume.
Una striscia di guinness
Un paio di numeri, giusto per renderci conto, da anni il programma di Canale 5 porta con sé un primato di tutto rispetto. Striscia la Notizia è, infatti, la più longeva trasmissione satirica al mondo per numero di puntate con oltre 7560 messe in onda dal 7 novembre 1988 a oggi.
Una, l’edizione trasmessa su Italia 1, la prima, condotta da Ezio Greggio e Gianfranco D’Angelo. Un successo di pubblico e critica quasi immediato che portò Striscia alla promozione su Canale 5 dalla seconda annata.
1992, l’anno in cui Striscia portò un upgrade al suo format avvicinandosi alla gente comune, portando le denunce del popolo davanti alle telecamere. Si stima (da una ricerca dell’Università Bocconi), che dal 1992 al 2010, Striscia ha aiutato lo Stato a recuperare la cifra record di 7 miliardi e 800 milioni di euro. E se si tiene conto che da questo dato è trascorso più di un decennio, non è da escludere che la cifra possa essere raddoppiata.
L’ideatore Antonio Ricci e il Gabibbo come ‘simbolo’
Antonio Ricci, papà di Striscia la Notizia, all’interno del libro Me tapiro pubblicato nel 2017 da Mondadori, raccontò un aneddoto che dà la visione di un uomo che ha seminato il suo frutto per poi raccoglierlo e farne il suo fiore all’occhiello:
A me interessava solo parodiare gli esternatori, i populisti catodici che in quegli anni, urlando, cominciavano a entrare nelle case dei telespettatori: parlo di Giuliano Ferrara, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Funari, Michele Santoro. Chi poteva rappresentarli meglio di un pupazzo rosso che con gli occhi fuori dalla testa gridava: “Ti spacco la faccia”? Il Gabibbo è la pancia: non parla, rutta. Vuol significare che in tv qualunque banale pupazzo, se bercia o arringa moraleggiando, può ottenere il massimo della credibilità e popolarità.
I fuorionda ‘cult’ di Striscia la Notizia
Popolarità, appunto, un’onda che Striscia ha saputo cavalcare come un professionista del surf grazie alle sue esclusive. Prima fra tutti, i fuorionda diventati spesso casi mediatici e spesso politici.
L’ultimo in ordine di tempo, come ben sappiamo, è stato legato ad Andrea Giambruno. Una vicenda che ha catalizzato l’attenzione dei salotti tv, dei telegiornali e del web in un colpo solo. Ma per Striscia il ‘fuorionda’ è pane. Nella sua storia, come riportato da una nota della redazione del programma, ne sono stati realizzati circa 400.
La festa a Verissimo
La storia di Striscia è stata celebrata ieri a Verissimo con una puntata interamente dedicata al programma satirico di Antonio Ricci. Silvia Toffanin ha accolto nel suo studio alcuni dei volti più popolari passati nei 35 anni di vita della trasmissione a partire dall’inossidabile coppia di conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, al bancone uniti dall’edizione 1994-95. A seguire è stata la volta di Gerry Scotti, Michelle Hunziker, Sergio Friscia, Roberto Lipari e Francesca Manzini.
In circa due ore di trasmissione le curiosità, i momenti cult e i ricordi hanno scandito il ritmo dello speciale. Non sono mancati i filmati storici e gli auguri inviati da Vanessa Incontrada, Alessandro Siani, Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia, Melissa Satta e poi Shaila Gatta, Mikaela Neaze Silva e le veline attualmente in carica Anastasia Ronca e Cosmary Fasanelli.
Ingredienti fondamentali della macchina di Striscia sono sicuramente gli inviati. Se molte delle inchieste si sono rivelate una fortuna nella storia della trasmissione, lo si deve anche a loro. Alcuni di loro sono passati nello studio di Verissimo, come Valerio Staffelli e i suoi tapiri, Dario Ballantini nelle vesti del suo celebre Valentino, Jimmy Ghione. E ancora: Moreno Morello, Luca Abete, Stefania Petyx con il suo impermeabile giallo e l’immancabile bassotto, Rajae Bezzaz e, in collegamento, Pinuccio.
La puntata è stata seguita da 2.282.000 spettatori, con uno share del 23.39%.
Il super promo con i volti di Striscia
Ad infiocchettare i 35 anni di Striscia la Notizia è un super promo realizzato proprio con i protagonisti del Tg satirico di Canale 5 in rotazione negli scorsi giorni e che ci gustiamo di seguito. Buon compleanno Striscia!