Home Canale 5 Scene da un matrimonio, Cristiana Mastropietro: “Emozioni ed autenticità sono l’essenza di questo programma”

Scene da un matrimonio, Cristiana Mastropietro: “Emozioni ed autenticità sono l’essenza di questo programma”

Torna Scene di un Matrimonio: TvBlog intervista Cristiana Mastropietro, CCO di Pesci Combattenti, tra novità e conferme dell’edizione 2022.

19 Marzo 2022 13:33

Dopo un esordio che ha spiazzato chi si aspettava una nuova stagione à la Mengacci ma che è piaciuto a chi si emoziona per le storie d’amore e di famiglia, il reboot di Scene da un Matrimonio torna nel daytime di Canale 5 con una seconda stagione che debutta con un doppio appuntamento, in programma sabato 19 alle 14.10 e domenica 20 marzo alle 14.30. Al centro sempre storie di vita, prima che d’amore, che si intrecciano nel giorno in cui si ufficializza l’unione di due persone: sono il nodo da cui si dipanano emozioni, sentimenti, attese, promesse che coinvolgono non solo gli sposi, ma le loro famiglie di origine, gli amici più stretti, tutti in fondo parte di un racconto corale, e per certi versi sociale, che si ritrova in questa riscrittura del format. Ne è rimasto il titolo e l’ispirazione, ne sono cambiate le forme e in contenuti, a partire dalla conduzione, quella di Anna Tatangelo, che ha convinto nella prima stagione e torna a essere ospite di nuove coppie nel giorno più atteso, lungo e complicato delle loro vite.

Ne abbiamo parlato con Cristiana Mastropietro, CCO di Pesci Combattenti, casa produttrice che realizza il programma per Mediaset e che in questo periodo è in onda anche con Il Salone delle Meraviglie di Federico Fashion Style (pronto a risalire anche sul Beauty Bus di cui si sta per girare la seconda stagione), giusto per citare un altro dei titoli di punta del suo ‘catalogo’. Alla vigilia di questa seconda stagione, il mio pensiero corre alle “suocere” più volte citate nei post con cui lo scorso anno si commentavano, con giusta soddisfazione, gli ascolti del programma. E allora la prima curiosità non può che essere questa: quali sono queste “suocere” cui sono andati i pensieri di Cristiana Mastropietro nel corso della prima edizione? E soprattutto, le salutiamo anche prima della partenza SDUM 2? E si inizia con una bella risata sonora, che fa sempre bene sentire all’inizio di una chiacchierata…

Le suocere? (Ride) Beh, le suocere sono quelle alle quali non va mai bene niente, prima ancora che le cose accadano, eh. Sono quelle persone che dicono che una cosa è brutta ancor prima di averla vista. Ne ho conosciute tante di ‘suocere’ lo scorso anno, fin da quando fu annunciato il progetto di questo reboot: ancor prima di vedere, capire cosa fosse questo nuovo Scene da un matrimonio hanno iniziato a demolirlo. Ma sia io, sia Pesci Combattenti, non ha mai avuto paura di affrontare sfide e critiche, che se fatte con consapevolezza e criterio aiutano. Alla fine, però, la risposta a queste critiche preventive, direi intrise di pregiudizio, è arrivata anche dai risultati di ascolto.

E così siamo qui a parlare di questa seconda edizione di Scene da un Matrimonio: altre 10 puntate che seguono quelle andate in onda all’inizio dell’autunno tv 2021. Se non sbaglio, questo nuovo ciclo di puntate era previsto un po’ prima della metà di marzo: cosa è successo?

Guarda, come comunicò tempestivamente anche Mediaset, a gennaio la produzione si è dovuta fermare per l’incremento dell’aumento dei contagi da Covid. Una precauzione non solo per la produzione, che lavora sempre in sicurezza, ma anche perché gli stessi matrimoni sono slittati, in attesa di momenti migliori. Organizzare un matrimonio è una cosa molto complessa già al di fuori di una pandemia e puoi immaginare cosa voglia dire ritrovarsi nel pieno di una ondata. La paura di essere positivi proprio in prossimità delle nozze, le preoccupazioni per un eventuale ‘focolaio’ derivante dalla festa hanno suggerito ad alcune coppie di riprogrammare le nozze in momenti più tranquilli. Così abbiamo ripreso a girare nella seconda metà di febbraio: qualche puntata eravamo riusciti a girarla a dicembre, quindi prima dell’impennata dei casi, ma come immagini siamo nel pieno della produzione.

Una filiera ‘all’americana’ verrebbe da dire, con la produzione in corso mentre vanno già in onda le prime puntate…

Sì. Una situazione che abbiamo già incontrato lo scorso anno, visto che di fatto il via libera alle cerimonie è stato dato intorno alla metà di giugno. Questo stop di gennaio, però, ci permette di allungarci verso la primavera, periodo decisamente ricco di matrimoni.

E allora veniamo alle vostre “Scene da un matrimonio”: di fatto avete ripreso il concept per farne una versione completamente nuova. Al di là degli ascolti, quali sono i feedback ricevuti dopo la scorsa stagione che vi hanno spinto a continuare in questa direzione?

Penso che la formula che abbiamo scelto abbia creato un aggancio emotivo forte con le persone a casa. Al netto degli aspetti più leggeri, al sorriso, alle parti più divertenti – magari predominanti nella versione di Mengacci ma che qui comunque non mancano – noi raccontiamo delle storie: raccontiamo le storie degli sposi, raccontiamo le storie delle loro famiglie, raccontiamo le storie legate all’organizzazione delle nozze. In sostanza, raccontiamo ‘le scene di un matrimonio’, tutte le varie scene che lo compongono, peraltro in un momento davvero particolare come quello che lo precede: arriviamo la settimana prima della cerimonia, praticamente nel periodo più stressante per i protagonisti e per le loro famiglie. Entriamo nelle loro case in punta di piedi, ma ci rendiamo conto di essere sempre su una ‘polveriera’ di emozioni…

 

… nel senso che ci vuole poco per farle brillare?

Sì! A volte esplodono all’improvviso, ancor prima di fare qualcosa. Si percepisce una tale emotività nell’aria che davvero non c’è bisogno di fare nulla. Ti assicuro che in molti casi basta accendere una telecamera perché le persone si aprano come mai hanno fatto in vita loro, raccontando di sé cose che mai avevano confidato ad anima viva. Tutti i protagonisti, dagli sposi ai loro genitori, sono sempre estremamente concentrati, focalizzati sull’evento, ma sono incredibilmente fragili sul piano emotivo. Fortissimi, ma fragilissimi. Ti rendi conto di essere in un momento incredibile delle loro vite perché un matrimonio, qualsiasi cosa se ne pensi, è un momento che scava in profondità che, volente o nolente, cambia la vita delle persone. E si sente.

Quella del ‘cambiamento’ è una delle chiavi del racconto di questo Scene da un matrimonio: si racconta il prima, il come, il durante e si immagina con gli sposi il futuro, nel giorno in cui le speranze e l’ottimismo sono (o dovrebbero) essere al massimo…

Una delle cose che mi ha colpito di più nel girare questo programma è che non importa quanti anni si abbia, non importa quanti matrimoni si siano già avuti: c’è sempre tutta l’emozione del ‘grande passo’, di quel qualcosa che cambia per sempre tutto. Ci sono capitate coppie di giovani sposini, coppie di conviventi di lungo corso, anche adulti alle seconde nozze, con figli già grandi o comunque avuti dalle precedenti relazioni, e tutti tremano nella stessa maniera. Lo si sente chiaramente la sera prima delle nozze, in quell’ultima notte che precede il giorno che renderà qualcuno/a marito o moglie di qualcun altra/o. Non importa se lo si è già stati, perché non lo si è stati di quella persona, non si crea quella nuova famiglia. Ecco perché ho voluto fortemente che ci fosse il racconto della notte prima del matrimonio, perché proprio lì si capisce meglio quanto quel passo, quanto il giorno dopo non sia solo una festa, un vestito, un evento, ma quanto incide sulla vita delle persone.  Quando Anna dice “Lasciamo gli sposi ai loro pensieri” dopo aver raccolto la loro confessione è perché davvero quella notte è piena di pensieri, di dubbi, di speranze, di paure. Ed è quello che accumuna tutte le storie.

Del matrimonio solitamente in tv si vede il preparativo forsennato e il momento della festa. Immagino che si candidino al programma soprattutto coppie dalle nozze sfarzose, da ‘big day’. O no?

Guarda, già nella scorsa edizione ci sono stati matrimoni di tutti i tipi. Quel che cerchiamo noi sono le storie, non le cerimonie. E poi così come le emozioni e le paure non cambiano nelle diverse coppie, anche l’evento risponde alle stesse ‘regole’. L’organizzazione del matrimonio è una macchina ‘infernale’, intimo o sfarzoso che sia, e il giorno delle nozze resta una marcia a tappe forzate, scandite da una serie di passaggi irrinunciabili dalla preparazione all’uscita della sposa, dalla cerimonia al taglio della torta, a prescindere dalla ‘grandiosità’ dell’evento. La ‘tragedia’ è sempre dietro l’angolo e può riguardare le cose più piccole, da una coccarda dimenticata al velo pestato prima dell’ingresso in chiesa. Tutto quello che si frappone tra gli sposi diventa un potenziale dramma, a prescindere che sia una cerimonia per pochi intimi o per centinaia di invitati.

Cambia qualcosa in questa seconda edizione?

Non ci sarà più la panchina. In primis perché registrando in inverno l’idea i protagonisti all’aperto, al freddo, non sembrava una buona idea (sorride), men che meno spostare una panchina all’interno di una sala solo per tenere ‘il momento’. E poi perché la panchina era stata pensata come un modo per creare un appuntamento, un legame, un ancoraggio con il pubblico, un elemento di scrittura che desse anche una identità al prodotto. Ecco, credo che già dopo la prima edizione il pubblico abbia ormai riconosciuto al programma una sua identità, una sua riconoscibilità: della panchina, in fondo, non c’è più bisogno.

Scene da un matrimonio

L’anno scorso, per forza di cose, abbiamo seguito matrimoni slittati a causa del Covid, diventati quasi chimere, dolorosi perché nel frattempo qualcuno non c’era più anche a causa del virus: nozze in un’Italia in pandemia, segnata nelle vicende collettive e nelle piccole storie private. Cambia qualcosa nei matrimoni del 2022?

Beh, nella maggior parte dei casi si tratta ancora di matrimoni che sono stati posticipati in attesa di tempi migliori o sono slittati, come visto, per l’andamento della pandemia. Ma devo dire che quest’anno ci sono anche storie iniziate durante la pandemia, anche nel lockdown. Storie di rinascita, in tutti i sensi. Ma devo dire che al di là delle vicende che hanno portato alle nozze, si sente un po’ meno ‘Covid’ nei loro racconti: la pandemia non è finita, ma si avverte il fatto di essere in una fase meno complicata, grazie a tanti fattori. E così la preoccupazione resta, ma nelle parole dei protagonisti si avverte meno paura di quanta ne avessimo registrata la scorsa estate. E anche questo è un segno.

Quali sono, dunque, le chiavi di questo Scene da un matrimonio?

Quel che conta in questo programma sono l’emozione e l’autenticità. È tutto assolutamente vero. Le persone sono vere, sono sempre assolutamente se stesse. Così come Anna Tatangelo è assolutamente autentica, vera: entra nelle case con grande naturalezza, con immensa spontaneità. E viene accolta come un’amica, una persona di famiglia, come un’invitata desiderata e amata. Volevamo fosse proprio questa la sensazione e sulla carta poteva sembrare difficile riuscirci; invece è stato tutto molto facile.

 

Scene da un matrimonio anna tatangelo

In effetti, tornando alle ‘suocere’ dell’inizio, in molti hanno storto il naso pensando ad Anna Tatangelo come conduttrice, o meglio come invitata alle nozze, aspetto su cui si era puntato anche nel promo della prima edizione. E invece ha trovato subito una propria dimensione e una propria misura nel corpo del programma. 

Guarda ci sono due cose di cui sono particolarmente contenta in Scene da un matrimonio. In primis sono contenta di Anna, perché ha pienamente dimostrato sul campo quello che io ho pensato di lei sin dall’inizio, ovvero non solo che fosse una conduttrice, ma che fosse davvero autentica, capace di darsi con grande generosità e in grado di crescere all’interno del programma. Ha saputo farlo suo e per una produzione avere un conduttore in grado di aggiustare il programma su di sé, facendo in modo che gli calzi sempre più a pennello, è una vera e propria fortuna. La seconda cosa di cui sono molto contenta è che è il programma, nel suo piccolo, ha creato un appuntamento. In fondo credo che, al di là dei matrimoni, ci piaccia ascoltare le storie delle persone, delle famiglie, che si raccontano con sincerità e senza filtri, nonostante le telecamere, o forse proprio anche grazie a queste.

E allora siamo pronti ad ascoltare nuove storie e ad emozionarci con i ‘drammi dell’ultimo minuto’ nelle nuove Scene da un Matrimonio, da sabato 19 marzo su Canale 5.

 

Canale 5