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Lo Stato Sociale porta i lavoratori dello spettacolo a Sanremo 2021: un duetto che sa di protesta e riconciliazione

Lo Stato Sociale porta sul palco del Teatro Ariston per Sanremo 2021 un ‘omaggio’ ai Lavoratori dello Spettacolo con Pannofino e Fanelli.

5 Marzo 2021 01:00

 

UPDATE 4 marzo 2021

Lo Stato Sociale si esibisce accompagnato da Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino (e non con Sergio Rubini, come inizialmente annunciato). Un inserto nell’esibizione per ricordare teatri, cinema, festival italiani – anche di lunga tradizione – interrotti, fermi, chiusi, i più ‘fortunati’ a tempo indeterminato, i più colpiti, invece, in maniera definitiva.

Fiori bianchi in mano per una lista che sa di necrologio, interpretata con tutta la durezza di una situazione che è stata lasciata ai margini della crisi da un anno. Un anno senza spettacolo live, senza misure di sostegno adeguate per un esercito di professionisti che non lavora da  troppo, per chiunque.

Ma non sarà per sempre, canta Lo Stato Sociale. “Non c’è niente che sia per sempre”, ribadiscono poi con dei fiori rossi in mano. Standing ovation dell’Orchestra Rai, solidale con i colleghi e comunque immersi in una situazione che non risparmia neanche loro. Fare Sanremo vuol dire far ripartire almeno un mercato, in attesa che si possa tornare ai live, da immaginare diversi da prima, ma da far ripartire. E vi invitiamo a vedere l’esibizione su RaiPlay.

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Lo Stato Sociale dà seguito al proprio nome e per il proprio duetto nella Terza Serata di Sanremo 2021 sceglie di ospitare Sergio Rubini e I Lavoratori dello Spettacolo: un modo per dare voce a una delegazione dei lavori di un settore ormai in ginocchio, fermo da un anno a causa del Covid e che ha avuto anche molto da dire a proposito dell’organizzazione della 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana. I dettagli li scopriremo presto: intanto l’annuncio dà già, di per se, alcuni spunti.

Si tratta infatti di un ‘duetto’ che va ben oltre la gara o la voglia di fare spettacolo. E’ una scelta dai tanti risvolti e che tiene dentro la protesta di un comparto che chiede a gran voce una riapertura nel rispetto delle misure di sicurezza già previste – messe in atto e poi congelate dopo una brevissima tregua estiva – e nello stesso tempo una riconciliazione col Festival di Sanremo 2021, al centro di una lunga – e per molti versi straniante – contesa tra operatori dello spettacolo live e la televisione. Una contesa tra chi considerava lecita – a termini di DPCM – la presenza di un pubblico di figuranti nel Teatro Ariston (come previsto per le trasmissioni televisive) e chi invece, fermo alla denominazione ‘teatro’ che affianca Ariston, ha tuonato a gran voce perché non ci fossero eccezioni e che là dove il teatro di Sanremo fosse stato aperto al pubblico (anche se non pagante, ma pagato) allora si sarebbero dovuti aprire tutti i teatri e i cinema d’Italia. Una diatriba che ha visto anche la ‘partecipazione straordinaria’ e decisiva del Ministro della Cultura Dario Franceschini (all’epoca ancora nel Governo Conte Bis e ora confermato in quello Draghi): la sua parola ha definitivamente messo fine alla questione e portato la Rai a presentare al CTS un protocollo strettissimo di misure anti-contagio per permettere lo svolgimento di Sanremo 2021 dal 2 al 6 marzo.

Simbolica anche la cover su cui si esibiranno Lo Stato Sociale con Sergio Rubini e i lavoratori dello spettacolo: si tratta di Non è per sempre degli Afterhours (una scelta che vede così Manuel Agnelli presente nella serata delle cover come ospite dei Maneskin ma anche come autore per Lo Stato Sociale). Un titolo che sa di speranza, di apertura, di ripartenza, come vuole Amadeus per questo Sanremo 2021, ma che non lesina critiche a una diversa lettura, con un attacco di brano che recita “Questa nazione è brutta / Ti fa sentire asciutta/ Senza volontà / E gioca a fare Dio / Manipolando il tuo DNA / Così se vuoi cambiare / Invece resti uguale / Per l’eternità“. Questo Festival, però, più che di ripartenza sa di percorso a ostacoli, tra tamponi e preoccupazioni. Intanto Lo Stato Sociale ha voglia di far divertire con la sua canzone in gara, Combat Pop, ma non rinuncia all’attualità. Ed è già un risultato.