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Sanremo 2021, conferenza 3 marzo: Rai contenta degli ascolti, Amadeus: “È il Festival della lotta, non della rinascita”

Tutte le dichiarazioni della Conferenza Stampa di mercoledì 3 marzo, la prima dopo il debutto di Sanremo 2021: e si commentano gli ascolti.

3 Marzo 2021 11:40

Terza conferenza dal Casinò per Sanremo 2021, la prima dopo lo show: l’appuntamento è per le 12, come sempre, e ci saranno senza dubbio Amadeus, il direttore di Rai 1 Stefano Coletta e il vicedirettore di Rai 1 Claudio Fasulo. Sono loro i primi a dover affrontare la tempesta degli ascolti. I dati Auditel della prima serata fanno segnare numeri a dir poco preoccupanti, con una media di 8.331.000 telespettatori, per uno share del 46,90%: per una media di teste così bassa bisogna andare agli scarsi 8 milioni della Prima Serata di Sanremo 2008 con Baudo e Chiambretti, mentre per una media share più bassa al Sanremo 2014 di Fazio e Littizzetto. Numeri ben lontani dai record dello scorso anno, quando l’esordio di Fiorello e Amadeus aveva fatto segnare una media di poco più di 10 milioni e uno share superiore al 52%.

La conferenza stampa, dunque, si trasformerà in un unico lungo commento agli ascolti, inevitabilmente. Speriamo solo che non si chiamino in causa le attenuanti specifiche del Teatro Ariston vuoto e le generiche sul clima del Paese, su cui però il Festival della Rinascita voleva agire. Come ripetuto nella diretta della Prima Serata e nella successiva recensione, il problema di questo Sanremo 2021 – almeno al debutto – è la mancanza di un racconto, di una finalità narrativa, di un filo conduttore, di un registro riconoscibile che vada oltre ‘Fiorello mattatore’. Perché poi a voler primeggiare si finisce per evitare ‘concorrenti’ e a volere solo ‘spalle’: ma Sanremo non è un one man show. Di coppie davvero riuscite su quel palco, capaci di ritmo, cazzeggio, conduzione e sostanza ricordo un Sanremo Bonolis – Laurenti, all’insegna della spigliatezza e della chimica: ma quello è un tandem, una squadra in cui gregario e campione sostengono il ritmo, non un solista in cerca di una spalla – che poi è invece il vero motore del Festival, ma finisce per sacrificare sé e il suo progetto.

Ma ci stiamo dilungando e la conferenza è ormai prossima. Altro nodo da sciogliere la presenza o meno di Irama: sarà costretto al ritiro? Questa seconda serata di Sanremo si annuncia ancor più in salita dell’esordio.