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Rai3, Daria Bignardi vuole chiudere Ballarò, Report e Presadiretta?

Le indiscrezioni sulle intenzioni della neo direttore di Rai3

pubblicato 5 Marzo 2016 aggiornato 2 Novembre 2020 09:56

Daria Bignardi oggi è sulle prime pagine di due quotidiani di destra, ossia Libero e Il Tempo. In entrambi i casi si parla delle intenzioni della neo direttore di Rai Tre. Ieri il sito Lettera43 aveva scritto che la Bignardi “almeno un punto fermo lo ha ben chiaro: quel programma s’ha da chiudere“. Quel programma è Ballarò:

Lo vuole il premier, Matteo Renzi, e lo ha fatto chiaramente capire il commissario politico dell’informazione, Carlo Verdelli.

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Concetto ribadito dalle testate di carta. Secondo Libero “il programma, ampiamente rivisto e corretto, potrebbe essere assegnato ad un altro conduttore, sempre che nella casella del martedì resti la scritta Talk show“. In questo senso il candidato principale a sostituire Massimo Giannini, pubblicamente e ripetutamente osteggiato dal Pd e in particolare dal deputato Michele Anzaldi, sarebbe Gianni Riotta:

Il deputato del Pd, membro della Commissione di Vigilanza, tiene molto all’ex direttore del Tg1. Anzaldi è anche il cognato di Riotta – i due hanno sposato due sorelle palermitane – e con Gianni ha lavorato nella seconda serie di Milano, Italia, su Rai Tre, dove esercitava anche una giovanissima Daria Bignardi, oggi direttrice della terza rete.

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Gli altri programmi a rischiare tanto sarebbero Report e Presadiretta.

Il conduttore di Presa Diretta viene considerato un «problema» e non una risorsa, dato che le sue inchieste tendono ad andare in direzione contraria rispetto alla narrazione del premier. E lo stesso ragionamento vale per la conduttrice e autrice di Report, tanto che fra la Gabanelli e la Bignardi è già calato il grande gelo. Le due non si parlano e difficilmente lo faranno a breve.

Secondo Lettera43 “Rai Tre deve diventare la rete che rassicura e fa sorridere” e “i pugni nello stomaco dati da questi due format rischiano di essere davvero fuori linea“. Per questo “meglio puntare su comici e satira controllata”. Per esempio su Maurizio Crozza, come scrive Libero.

Infine, il capitolo promossi: soltanto Chi l’ha visto e Fabio Fazio godrebbero della totale fiducia del neo direttore.

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