Home Piazzapulita Formigli ancora contro Meloni: “Il governo va in onda su Tele Giorgia. Da 56 giorni niente conferenze”

Formigli ancora contro Meloni: “Il governo va in onda su Tele Giorgia. Da 56 giorni niente conferenze”

Formigli va di nuovo all’attacco del premier Meloni: “Da 56 giorni niente conferenze stampa, un record. Fa video autoprodotti modello Instagram”. E sulla Rai…

5 Maggio 2023 03:20

Nuovo affondo – ma non è più una notizia – di Corrado Formigli nei confronti di Giorgia Meloni. A Piazzapulita il conduttore se la prende col Presidente del Consiglio per il suo stile comunicativo che tende a sorpassare il filtro dei giornalisti.

L’ultima conferenza stampa fatta dal Presidente risale a 56 giorni fa, un record”, osserva Formigli in apertura di puntata. “Era a Cutro e non andò in una maniera particolarmente positiva. Poi più niente. Il Presidente del Consiglio non fa conferenze stampa, non partecipa a programmi di approfondimento, non rilascia interviste registrate, tutt’al più manda una lettera a qualche giornale o, quando ritiene di aver realizzato un provvedimento storico, fa un video autoprodotto modello Instagram”.

Formigli alterna il monologo al video della premier pubblicato in occasione del Consiglio dei Ministri svolto il primo maggio. “E’ la comunicazione nell’era Meloni, in un Palazzo Chigi illuminato che sembra Versailles, zero domande, zero giornalisti. Il governo va in onda su Tele Giorgia. Di Presidenti del Consiglio imbonitori ne ricordiamo molti, da Berlusconi a Renzi. Anche Draghi non faceva interviste in tv, ma almeno rispondeva ai giornalisti in conferenza e ne faceva in media due al mese”.

Il giornalista entra quindi nel dettaglio e chiama in causa il caso Rai. Il riferimento è all’approvazione di un testo che introduce il limite di età a 70 anni per il pensionamento dei direttori delle fondazioni lirico-sinfoniche. Così facendo, il sovrintendente del San Carlo di Napoli, Stéphane Lissner, da poco 70enne, dovrebbe lasciare la direzione del teatro. Secondo molti a favore dell’attuale amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes.

Perché proprio oggi il governo fa quella norma? – domanda provocatoriamente Formigli – per far fuori con un anno di anticipo l’ad della Rai e spostarlo al posto del sovrintendente del San Carlo e mettere un nuovo dg e ad in Rai in anticipo? Trovato un nuovo lavoro a Fuortes e sistemati in Rai i nuovi vertici, siamo sicuri che il governo verranno fatte domande severe, critiche senza sconti nel finalmente rinnovato e indipendente servizio pubblico. Oppure scopriremo che tutte queste sono illazioni”.

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