Home Festival di Sanremo Sanremo, la proposta di Matteo Bassetti: “Riempiamo la platea dell’Ariston con 200 persone vaccinate”

Sanremo, la proposta di Matteo Bassetti: “Riempiamo la platea dell’Ariston con 200 persone vaccinate”

Sulla questione della presenza del pubblico a Sanremo, Matteo Bassetti propone di aprire le porte dell’Ariston alle persone vaccinate

29 Gennaio 2021 16:57

Pubblico all’Ariston sì, pubblico all’Ariston no. Sull’argomento interviene anche Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova che a Un giorno da pecora ha lanciato la sua proposta nell’ottica di un teatro pieno di persone e, al contempo, in totale sicurezza.

Per il Festival di Sanremo ho una proposta: perché non mettere nel teatro Ariston solo le persone vaccinate?”, ha detto Bassetti. “Al due di marzo avremo un milione e mezzo di sanitari vaccinati con la seconda dose, li premiamo per quello che hanno fatto nel 2020, ne prendiamo 200-300 e mandiamo dentro chi è già vaccinato”.

In questo modo, secondo Bassetti, ogni timore sui rischi di contagio svanirebbe: “Saremmo tutti più sicuri. Potrebbe essere un modo per andare più in sicurezza”.

Per il medico, oltre alla risoluzione del problema, si lancerebbe un messaggio simbolico, con il riconoscimento di una categoria che negli ultimi dodici mesi ha ricoperto un ruolo fondamentale nella lotta al virus.

La questione del pubblico in sala, come noto, è esplosa giovedì mattina in seguito alle parole del Ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Il teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile”.

Un’uscita che avrebbe scatenato la comprensibile furia di Amadeus, pronto anche a rimettere il mandato di conduttore e direttore artistico.

Si ricorda che il Dpcm in vigore non impedisce la presenza di persone o figuranti in studio in quanto rappresentano soltanto “un elemento coreografico o comunque strettamente funzionale alla trasmissione. Deve essere comunque sempre garantito il rispetto delle prescrizioni sanitarie, nonché quelle in materia di distanziamento interpersonale sia fra il pubblico o gli ospiti, sia fra il personale artistico e il pubblico o gli ospiti medesimi”.

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