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Marta – Il delitto della Sapienza: la conferenza stampa del documentario in onda su Rai 2, giovedì 21 ottobre

La conferenza stampa di presentazione di Marta – Il delitto della Sapienza, documentario prodotto da Rai Documentari e Minerva Pictures.

19 Ottobre 2021 13:52

Un documentario basato sui diari segreti di Marta Russo, ritrovati dalla sorella Tiziana all’interno di uno zaino, al fine di restituire la dignità di persona alla studentessa uccisa a soli 22 anni, da un colpo di arma da fuoco, all’Università La Sapienza, a Roma, nel 1997.

Questa è la premessa di Marta – Il delitto della Sapienza, il documentario prodotto da Rai Documentari e Minerva Pictures che andrà in onda su Rai 2, in prima serata, giovedì 21 ottobre 2021.

Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi oggi, martedì 19 ottobre, nella sede Rai di Via Asiago, a Roma, sono intervenuti Tiziana Russo, sorella di Marta, Valentina Vezzali, ex schermitrice e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport, Duilio Giammaria, direttore Rai Documentari, Simone Manetti, regista del documentario, e i giornalisti Massimo Lugli e Valter Vecellio.

Marta – Il delitto della Sapienza: la conferenza stampa

La conferenza si è aperta con le dichiarazioni di Tiziana Russo. Per lei, questo documentario rappresenta l’occasione per parlare della sorella Marta in una maniera diversa:

Parlare di Marta è sempre una grande emozione per me. Oggi ne parlo in maniera diversa, in questi anni, ho avuto modo di ringraziare tantissime persone che ci sono state vicine nei momenti difficili e che ci hanno aiutato nell’organizzazione degli eventi. Oggi, però, dico un grazie diverso. Dopo 24 anni, durante i quali Marta è sempre stata solamente una foto, oggi Marta torna ad essere una persona. Ritrovare i suoi diari è stata una cosa che mi ha emozionato, ho iniziato a leggerli con grande fatica ma mi sono sentita vicino a lei. Ho sentito la possibilità di raccontare la sua vita.

Il regista di Marta – Il delitto della Sapienza è Simone Manetti, già regista di Sono innamorato di Pippa Bacca e Il Forteto, andati in onda su Crime+Investigation:

Questo documentario nasce con l’intenzione di creare qualcosa di diverso dal solito racconto crime. Partiamo da un atto dolente, la morte, per raccontare la vita. Il tentativo è stato quello di creare un prodotto che ibridasse il racconto true crime e il racconto emozionale. Per costruire il documentario, ci siamo avvicinati a tutto quello che era il materiale di repertorio, le Teche Rai sono state fondamentali. Poi, il repertorio familiare, quello più intimo. E, cardine del progetto, i diari segreti di Marta, il mezzo che ci ha permesso di avvicinarci il più possibile al fatto che Marta potesse parlare di sé in prima persona anche se non c’è più. Il gesto di affidarci i diari è stato un atto di grandissima fiducia da parte della famiglia.

Marta Russo è stata un’ex campionessa regionale di scherma. Ne ha parlato Valentina Vezzali che, durante l’infanzia, ha frequentato Marta Russo e che conosce, da sempre, la famiglia Russo, il padre Donato e la madre Aureliana:

Sono particolarmente emozionata. Marta era una di noi, era una fiorettista, un anno più piccola di me, da bambina, abbiamo condiviso tante gare in giro per l’Italia. Il papà, Donato, lo conosciamo tutti. Siamo stati vicini a tutta la famiglia, in quel frangente e negli anni a seguire. La loro scelta di ricordare Marta è stata una scelta bella perché viviamo un momento in cui si vuole dedicare attenzione anche ad una tematica altrettanto importante come la donazione degli organi. Questa scelta rappresenta l’eredità che Marta ci ha lasciato. Come sottosegretario, sto lavorando ad un progetto che unisca sport e università per aiutare i ragazzi a portare avanti un doppio percorso con profitto, nel ricordo di Marta.

Duilio Giammaria, che ha dichiarato che Marta – Il delitto della Sapienza, oltre alla prima serata su Rai 2, verrà replicato in altre fasce orarie e su altre reti Rai, ha espresso massima soddisfazione per questo documentario:

Questa produzione, per noi, è molto importante. Abbiamo fatto un lavoro interessante. Un buon documentario deve sapere collegare, in questo caso, un fatto di cronaca alla vita di ciascuno di noi, restituendo la dignità alla persona. Siamo sulla strada giusta. Si può fare un racconto vero del paese. Il documentario è un grande strumento di lavoro per riequilibrare gli eccessi. Ringrazio la famiglia Russo. La tv, la Rai, la Minerva Pictures, sono stati vicini alla famiglia per restituire un contesto umano a Marta. Viene fuori un’Italia bella, lasciatemi dire questa parola. Ciò mi dà speranza, per chi vedrà questa serata, che il pubblico e le giovani generazioni possano comprendere i sogni interrotti di una ragazza e la forza d’animo di una famiglia.

Terminiamo con altre dichiarazioni di Tiziana Russo che ha auspicato che la vita della sorella Marta non venga più spettacolarizzata:

Dopo tanti anni, parlare ancora di dubbi significa spettacolarizzare ancora la vita di Marta. Ci sono stati cinque gradi di giudizio, c’è una verità storica processuale. Vedrò il documentario insieme ai miei genitori. Rivivere quella storia non sarà semplice ma lo faremo in maniera diversa. La cosa più importante è che venga fuori la vera Marta.

I diari sono stati scritti da Marta Russo dal 1985 al 1997, poco tempo prima della sua morte. Nel documentario, sarà l’attrice Silvia D’Amico a dare la voce ai diari di Marta Russo.

Duilio Giammaria, nel corso della conferenza, ha anticipato che i prossimi progetti di Rai Documentari riguarderanno il Mostro di Firenze, la banda della Uno Bianca e la rivolta di Porto Azzurro.

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