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Linea Gialla, Vittorio Feltri: “Meredith Kercher? Non mi sono pentito di quello che ho detto”

Il giornalista, intervistato da La Zanzara.

pubblicato 28 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:33

La scelta di puntare sull’ospite provocatorio e sul trash facile ha affossato anche Linea Gialla, il programma di Salvo Sottile su La7 che, dopo svariati mesi di messa in onda e un restyling di cui non si è accorto praticamente nessuno, ha chiuso mestamente i battenti dopo l’ennesimo risultato deludente ottenuto con la puntata di martedì scorso.

Come ben ricordiamo, l’ultima puntata di Linea Gialla fece molto discutere per l’intervista a Raffaele Sollecito, già spacciata erroneamente come esclusiva quando soltanto poche settimane prima Sollecito si trovava ospite di Domenica Live, al cospetto di Barbara D’Urso, e ospite anche dalla trasmissione Lucignolo.

La pietra dello scandalo, in quest’occasione, fu Vittorio Feltri, invitato solamente perché potesse alzare il livello di trash nel programma (l’atteggiamento accomodante di Sottile ne è stata una chiara prova). Se Roberta Bruzzone, l’altra ospite invitata nel programma, ha dimostrato piena competenza nell’argomento trattato, Feltri non ha fatto altro che limitarsi ad osservazioni spicciole degne di uno spettatore di CSI.

Non pago, il giornalista ha puntato anche sulla volgarità, offendendo Meredith Kercher, la vittima del delitto di Perugia, sulla base dell’aspetto fisico, aggiungendo che Raffaele Sollecito non aveva alcun motivo di ucciderla perché non avrebbe poi fatto così tanta fatica a portarsi a letto una ragazza sostanzialmente brutta, quando al suo fianco aveva già una ragazza bellissima (Amanda Knox, la seconda persona imputata per questo omicidio).

Il caso non poteva passare inosservato a quelli de La Zanzara, Cruciani e Parenzo (altri due che nel trash ci sguazzano allegramente come anatre) che hanno chiesto lumi direttamente a Vittorio Feltri. Il giornalista, ovviamente, non è affatto pentito e ha rincarato la dose:

Non mi sono pentito di quello che ho detto a Linea Gialla, non ho detto nulla di sensazionale. Figuriamoci se ho mancato di rispetto a Meredith, non potevo mica dire che era Sophia Loren. So benissimo che ciò che ho detto è politicamente scorretto ma è molto più scorretto mancare di rispetto ai vivi, mandando in galera senza prove Sollecito e la Knox. Questa è barbarie. Non ho mai detto che Meredith era una persona abietta. Ho detto che era improbabile che Sollecito, nell’intento di avere favori sessuali da Meredith e magari respinto, l’avesse uccisa, visto che stava con una fidanzata bellissima.

Feltri, quindi, ha cercato di far passare il tutto come sano giornalismo d’inchiesta:

Ho chiesto a Sollecito se voleva scopare Meredith, perché, se mi rispondeva di sì, lo incastravo. Solo uno scemo non capisce questo. E siccome gli scemi che hanno visto la trasmissione sono evidentemente più numerosi di quanto sospettassi, si è scatenato un casino sproporzionato. Ormai esistono questi social network dove chiunque può sputare e insolentire.

Feltri, infine, si è erto paladino dell’anti-ipocrisia quando non sa che essere “scomodi” è davvero tutt’altra cosa:

Poi lo sappiamo benissimo: quando uno muore, diventa bravo, buono e vergine. Si è scatenato un putiferio perché ho osato dire che la signora Meredith poteva essere oggetto di desiderio da parte di qualcuno. E mi pare anche che quella notte sia successo qualcosa. Perché non parlarne? Perché siamo ipocriti.

Ora non resta altro che aspettare il prossimo giornalista-genio che lo inviterà in tv.