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La tv della domenica e delle tensioni nascoste (mica tanto) – La replica di Mara Venier

Tra Domenica In e Verissimo, la tv della domenica ieri si è trasformata un po’ nella tv delle tensioni nascoste (mica tanto)

7 Marzo 2022 16:09

Su Instagram Mara Venier ci ha scritto in privato per commentare questo articolo. Ecco la parte che ci ha autorizzato a pubblicare, a mo’ di precisazione:

Il signor Galanto fa presto a scrivere sempre come caxxo vuole lui, ma se uno non sa la realtà dei fatti… Io sono qui con il mio capo autore Marco Luci: mai nessuna intervista è stata concordata con la signora Autieri. Lei mi ha telefonato, mi ha detto che debuttava con Rugantino e io carinamente le ho detto: ‘Vuoi venire a fare un lancio?’. Lei: ‘Si, vorrei venire a fare un lancio da te’. Quello era, un bel lancio. Sapevo già che con la guerra non avrei potuto dare più spazio; io sono stata stra-corretta con la signora e anche col marito. Ok? È ora di ristabilire le cose come stanno, sinceramente… io non rispondo mai, me ne frego. Mo’ me so’ stufata, non starò mai più zitta. Ora dico tutto. Buon lavoro e ciaone.

La tv della domenica e delle tensioni nascoste (mica tanto)

In una tv che vive di salottini autorefenziali all’insegna del volemose bene più o meno autentico finiscono per farsi notare persino le piccoli tensioni che si intravedono nei programmi che, per tradizione, dovrebbero tenere compagnia alle famiglie nel nome della leggerezza, a maggior ragione in un periodo storico così drammatico. Per esempio Domenica In e Verissimo – quindi non esattamente reality o talk show dove il confronto dialettico è non soltanto abituale, ma ricercato deliberatamente in fase di scrittura delle puntate.

Su Rai1 ieri Mara Venier ha dovuto fare i conti con un certo fastidio manifestato in diretta da Serena Autieri, che un po’ risentita, dopo aver salutato affettuosamente la padrona di casa, le ha detto: “Ah, ma andiamo subito qui? (vicino al microfono, per l’esibizione, Ndr). Senti, ma per fare un’intervista con te bisogna venire alle 2?“. La Venier, con non scontato self control, ha fatto sfoggio di mortificazione e si è giustificata spiegando alla collega che la scaletta è stata stravolta per la guerra in corso in Ucraina. Di base il ‘problema’ segnalato dalla Autieri resta, ossia la gestione dei tempi da parte di zia Mara, spesso costretta a congedare in fretta e furia gli ospiti (ieri è capitato con la vedova Calabresi, alla quale ha chiesto di disdire gli impegni per tornare in studio domenica prossima).

 

Impeccabile, sul piano della forma, il comportamento di Silvia Toffanin che su Canale 5 ha intervistato Barbara d’Urso (intervista motivata da ragioni aziendali: Carmelita sta per tornare in prima serata – su Italia 1, però – con La Pupa e il secchione show). Una chiacchierata apparentemente innocua, che può essere letta anche come un momento di confronto tra due modi differenti di fare televisione, nella stessa azienda (il cui ‘capo’, peraltro, è il compagno di una delle due).

In questo senso le domande sulla discussa preghiera in diretta a Live – Non è la d’Urso con Matteo Salvini o sulla tv trash assumono una particolare forza, anche se in un mondo ideale sarebbero definibili con l’aggettivo ‘normali’, più che ‘pungenti’.

Dettagli che finiscono per regalare al pubblico da casa barlumi di verità in una televisione sempre più retorica e buonista, dove la parola d’ordine, quando la spia rossa della telecamera è accesa, è tesoro mio.