I consigli di TvBlog
Home Maria De Filippi La rimonta di Maurizio Costanzo

La rimonta di Maurizio Costanzo

Lo devo ammettere: il ritorno del Maurizio Costanzo Show, in qualità di liturgia sacra della televisione italiana, non mi è dispiaciuto. Pur condividendo la delusione del collega Malaparte per il calo di stile della scaletta, credo che il tema affrontato al debutto sia lo specchio di un adeguamento ai tempi. Insomma, Vallettopoli voleva essere di

12 Gennaio 2007 19:15

costanzo show ritorno Lo devo ammettere: il ritorno del Maurizio Costanzo Show, in qualità di liturgia sacra della televisione italiana, non mi è dispiaciuto. Pur condividendo la delusione del collega Malaparte per il calo di stile della scaletta, credo che il tema affrontato al debutto sia lo specchio di un adeguamento ai tempi. Insomma, Vallettopoli voleva essere di certo un espediente per catalizzare l’interesse del pubblico su un fatto di (mal)costume oltre che di attualità.
Per esprimere una valutazione più obiettiva sul programma bisognerà aspettare qualche puntata, possibilmente senza quell’aria di coccodrillo commemorativo che si respirava ieri sera…
Quel che ora mi preme segnalare è l’assoluta rimonta mediatica del giornalista in questione, che di certo i delatori più accaniti possono scordarsi di vedere affondare.
E’ bastato cancellare il flop di Conversando con la ricomparsa a grande richiesta del suo primo amore per far tornare Costanzo in grande spolvero e più forte che mai (mentre ci si dimentica che durante Buon Pomeriggio i pubblicitari hanno smesso di investire).
Il nuovo contratto tra Maurizio Costanzo e Mediaset, secondo quanto rende noto Dagospia, prevederebbe che a partire dal maggio 2007 il giornalista possa collaborare con altre emittenti extra Biscione tranne la Rai (dunque La7 e Sky). Mentre il suo contratto scadrà a maggio 2008 e prevede la realizzazione di una nuova trasmissione nella prossima stagione, Maria De Filippi ha i mesi contati e potrebbe abbandonare le danze ad agosto 2007.
Viste le ultime circostanze, non credo ci siano motivi per preoccuparsi (o di sperare nel divorzio contrattuale della coppia).