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Italia sì!, un entusiasta ‘mercatino del sabato’ (da riordinare un po’)

Partiamo dalla solita avvertenza: la prima non vale. O almeno non del tutto.

pubblicato 14 Settembre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:48

  • 16.40

    Meteo e si comincia.

  • 16.43

    “Accendiamo insieme il podio”: un Marco Liorni dietro le quinte si rivolge direttamente al pubblico a casa prima di entrare in studio, accompagnato dalle note di Pierangelo Bertoli. Questa volta non si canta, ma lo studio è sempre entusiasta.

  • 16.44

    “Grazie a voi per l’affetto che ci avere riservato. Una bella emozione essere qui per il secondo anno e se siamo qui è per merito vostro” dice Liorni, decisamente più sciolto, tranquillo, padrone di sé e della situazione. Non solo per la

  • 16.46

    Mauro Coruzzi quest’anno non c’è, per sue indisponibilità, dice Liorni (“Ti aspettiamo, quando vorrai siamo qui”): al suo posto Adriano Panatta. E c’è anche Manuel Bortuzzo, un vero campione.

  • 16,46

    Si parte proprio dalla storia di Manuel, che una sera dello scorso febbraio si ritrova a un distributore automatico con la fidanzata e fu colpito da colpi di pistola sparati contro di lui. Ha perso l’uso delle gambe ma continua a essere un campione, nello sport e nella vita.

  • 16.48

    Anche un numero whatsapp per contattare live il programma.

  • 16.49

    Ma eccolo Mauro Coruzzi, sul podio, affannato. “Ho chiesto di ospitarmi per spiefare quello che mi sta succendendo. 45 anni da autore e conduttore, è arrivato, il cinema, Sanremo e in tutti questi anni un difficile male da combattere, ovvero il mangiare compulsivo e un anno trascorso a Italia Sì. Un anno difficile: l’anno scorso trascinavo una gamba e ringrazio la discrezione delle mie amiche per la privacy. Ho deciso alla fine della stagione scorsa che dovevo riguadagnare la mia vita: non potevo accettare programmi così lunghi e lavorare su du me. L’ho fatto con un regime alimentare molto severo e anche per capire se sarei riuscito a prendere il controllo della mia vita. Prima rimetto a posto le fondamenta, poi magari ci rivediamo. Lo dovevo al conduttore, che mi ha voluto qui un anno fa, dovevo una spiegazione. Ecco perché non ci sarò”.

  • 16.53

    Studiato? Pensato? Non lo so, ma funziona. E non ci sono lacrime. Il che mi fa pensare che tutti sapessero: meglio così.

  • 16.54

    Francesco, primo ‘podista’: ha fatto pipì per strada ed è stato multato a Porto Empedocle. Era stato lasciato dai mezzi pubblici nel nulla e per non prendere un taxi abusivo se l’è fatta a piedi fino alla scala dei Turchi. Lo beccano i Carabinieri e gli fanno 3.333 euro di multa.

  • 17.07

    Vittoria, sposata da oltre 40 anni, a ItaliaSì per fare contento il marito, appassionato di Little Tony.

  • 17.10

    E il marito è Il Little Tony di Afragola. Va in giro sempre così. La sorpresa che chiede Vittoria è di incontrare qualcuno della famiglia di Little Tony, con un autografo. Regia, non puoi mettere la canzone mentre parlano. Ed ecco la figlia, Cristiana Ciacci. Siamo al freak.

  • 17.10

    Aurora doveva salire sul podio ma sta dormendo. Da tre anni soffre di narcolessia e dimentica pezzi della sua vita. C’è qualcuno che ha il suo stesso disturbo? Questo l’appello. Mi viene in mente Diagnosis, la serie andata su Netflix.

  • 17.12

    Si va a Pozzuoli per incontrare Nazario, che sta facendo il giro d’Italia costa costa iniziando il 19 maggio. A Pozzuoli c’è GIanni Ippoliti. Ma è solo un collegamento, poi se ne riparla. Quest’anno di fa di cliffhanger.

  • 17.14

    Altro collegamento, da Lodi. Un bambino è uscito fuori al balcone, in bilico sulla balaustra, e pare che i genitori non fossero in casa. Delle persone che lo hanno visto hanno cercato di salvarlo. Un ragazzo, Angelo, lo ha preso al volo e l’ha salvato. Ora è in ospedale ma sta bene. Ma non c’è collegamento, è un ‘fatto’ raccontato da Liorni preso dalle agenzie. La Vita in Diretta. A no, c’è un podio ‘esterno’, ovvero un contributo video di un testimone oculare, collega di Angelo.

  • 17.19

    Il nipote di RIta Dalla Chiesa vuole un fidanzato per la nonna. Rita ha avuto l’incoscienza di dirlo in redazione e Liorni la stuzzica: ci pensa Elena Santarelli a raccontare anche come lo vorrebbe. “Brizzolato, che non si tinga i capelli…” (ahia, argomento delicato in studio…) dice e la Santarelli si lancia: “No perditempo, non ama la montagna che le fa tristezza, ama le verdure e gli animali, no aria condzionata in auto”… LaSantarelli è lanciatissima. “Io il cuore non l’ho mai chiuso… è che forse mio nipote pensa che gli sto troppo addosso”.

  • 17.22

    Clima da ultimo giorno di scuola più che da primo. MA BASTA APPLAUSI, BASTA!

  • 17.24

    Altro lancio, una cosa vista su Internet, un messaggio fatto recapitare a un paraplegico in un palazzo: è l’aggancio per far parlare la moglie di Simone Rapisarda, rimasto paralizzato da un anno. E’ lui quello epitetato da un condomino per l’allargamento di un ascensore che quindi per il periodo dei lavori non è stato utilizzabile. La moglie è qui per dire a chi l’ha fatto che deve farsi avanti e chiedere scusa al marito e alla figlia che, a 12 anni, ha trovato e letto la lettera fatta trovare davanti alla porta di casa.

  • 17.28

    La moglie, che in quel palazzo ci è cresciuta, non sa chi possa essere stato. Non l’immagina neppure. Ed è rimasta ancora più sconvolta. “Sono persone mascalzone e vigliacche. Non verranno mai a chiederti scusa” dice Panatta.

  • 17.30

    “Un fenomeno! Sta dicendo delle cose che un giorno potrebbero capitare anche a lui. Che stesse attento”: la chiarezza e la semplicità di Manuel

  • 17.33

    Video della mamma di Aurora dai camerini che parla a nome suo: e perché non al podio? “Perché non vuole lasciare solo la figlia” spiega Liorni. Cerca casi analoghi a quello della figlia, in cura dal neurologo Mastropietro.

  • 17.37

    Eccola Aurora. Si è svegliata ed è accompagnata dalla mamma”.

  • 17.45

    Si torna a Pozzuoli per parlare col camminatore.

  • 17,49

    Una carrellata di personaggi ‘particolari’ accolti lo scorso anno e ora ospitati per il primo giorno di scuola. Sento tanto disordine, tanta confusione: le prime puntate non sono mai le migliori.

  • 17.50

    Si torna al caso del bambino caduto per aggiornare sui fatti: ora i genitori rischiano l’accusa di abbandono di minore. Ma è davvero in tempo reale? UPDATE: sì, è in tempo reale.

  • 17.51

    Ecco, la questione della tassa sulla pipì come ‘aggiornamento’ sul caso della pipì in Sicilia è risparmiabile.

  • 17.52

    Questa prima puntata mi sembra come un mercatino: per trovare cose buone devi scartabellare sui banconi scartando straccetti e puntando alla qualità, che c’è, ma è soffocata da roba dozzinale.

  • 17.58

    Liorni racconta alla platea di Rai 1 il caso “Samara”. Lo racconta tramite la testimonianza di un ragazzo, Pasquale, additato in un paese del sud di essere Samara. E’ stato minacciato, lui e la sua famiglia, e ora gira sempre accompagnato dagli amici.

  • 18.02

    Gente che davvero non sa come deve passare il tempo. Lui cerca di spiegare che non può essere lui: malato di cuore, non può spaventare gli altri e non può essere spaventato. “Mi dispiace perché mamma ci soffre”. Come si chiama mamma? “Mattia” (?).

  • 18.07

    Ma il lancio di un argomento che verrà affrontato un minuto dopo che senso ha? E si parla del ragazzo che provocatoriamente ha messo un cartello “pagatemi per non fare nulla”. Sul podio c’è Carlo. “Voglio fare la mia musica, non posso stare 8 ore a lavorare”: grande promozione. Chapeau.

  • 18.15

    “Sono anni che cerco un modo per non fare nulla nella vita”: una clamorosa paraculata che viene presa sul serio.

  • 18.22

    Wilma Faissol la moglie di Facchinetti propone la Dieta del Cellulare: il marito è sempre attaccato al telefono e il troppo cellulare mina la concentrazione e la produttività. E anche le relazioni. “Per avere una mente più sana ci vogliono meno informazioni. Più attenti a stare attenti”. Vabbè, il marito fa quello di mestiere, però. Mah… Meno male che ci pensa la Santarelli a ricordarle che lui segue per mestiere degli YOUTUBERS. Gente sempre connessa, insomma.

  • 18.27

    Dietro le quinte c’è una persona con un super barattolo di ragù per Gigi D’Alessio. Sabrina Iannone sul podio. Hanno fatto mezza puntata con storie dal sud. Chiede quindi che gli venga recapitato. E io penso a Tony Tammaro…

  • 18.30

    Non c’è Gigi, ma una promozione del tour. L’impegno di Marco è quello di farglielo incontrare.

  • 18.33

    Si cercano ‘podisti’: intanto Liorni sta per lasciare la linea a se stesso e promuove la doppia puntata di Reazione a Catena di domani (visto che la Fialdini parte con una settimana di ritardo).

  • 18.37

    Chiusura con Sant’Uopo, personaggi dello scorso anno (ma non avendo visto il pregresso mi è ostico).

  • 18.38

    Tanti messaggi arrivati, ma non letti finora. E forse era meglio. La regia spara la sigla mentre Liorni sta ancora salutando per darsi la linea: “Reazione a catena è registrato per fare in diretta Italia sì…” dice Liorni. Beh, più o meno. Ma almeno l’onestà della registrazione è apprezzabile. Appuntamento a sabato prossimo.

Se il debutto dello scorso anno fu segnato da una confusione nella forma e nei contenuti dovuta alla tensione del ritorno e del lancio di un progetto tutto nuovo – e la prima si rivelò un ‘perfetto’ numero zero per raddrizzare la rotta -, un anno dopo l’esordio di Italia Sì! ha il sapore della scommessa vinta, del ringraziamento al pubblico, ma anche della festa un po’ disordinata con tutta l’agitazione del primo giorno di scuola, di quelli però che sei contento di vivere perché ritrovi gli amici del cuore.

E così, nonostante l’inizio misurato e ordinato di Liorni, che accoglie il pubblico fin dal backstage ma evita (sacrosantamente) di cantare, la puntata procede piuttosto ‘disordinatamente’, ma non per i fuori programma. E’ un disordine di struttura che ha, a mio avviso, origine negli strani lanci di argomenti un minuto prima che vengano trattati (con Liorni in versione sottopancia, praticamente) e nella costruzione dei collegamenti ‘sospesi’, lanciati più volte nel corso della puntata: certo, è giusto che vengano valorizzati e non si consumino nell’arco dei 3 minuti del blocco dedicato, ma l’interruzione – in un racconto che procede già per arrivi e partenze – rende il tutto ancora più a singhiozzo. Magari con puntate più lineari riusciranno a dare il movimento desiderato, spezzando proprio la liturgia da ‘arrivi e partenze’.

Direi che la principale novità (ma confesso di non aver seguito assiduamente la precedente stagione) è nella finestra sull’attualità che segue lo svolgimento di un fatto (positivo) svoltosi in giornata: oggi si è trattato del salvataggio eroico di un bambino seguito anche grazie alle agenzie. Un affaccio sulla ‘vita in diretta’ che ha buone potenzialità e l’effetto di una finestra aperta per far circolare un po’ d’aria.

Tornando a quanto visto oggi, diciamo che alla prima si perdona la voglia di salutare tutti, tra vecchi amici e qualche caso che ha caratterizzato la precedente edizione (che fa leva sui fedelissimi, ovviamente). Si perdona anche una certa ‘condiscendenza’ al racconto di casi più leggeri e alla realizzazione di sogni (im)possibili (a dal Little Tony di Afragola al ragù per Gigi D’Alessio la Campania è stata protagonista e sicuramente offre ottimi spunti di cabaret più o meno involontario). Si digerisce meno, e si fa più fatica a empatizzare, la moglie di Facchinetti che si lamenta della dipendenza da cellulare del marito, che di mestiere – come ricorda la Santarelli – fa il manager di personaggi web…

Devo dire che mai come oggi ho sentito l’aria di Portobello, di quella voglia di raccontare minimalia come se si mettesse un microfono e un narratore tra i banchini di un mercato di quartiere. Italia Sì! come un ‘mercatino del sabato’, quindi, con tanti distinguo, certo.

Ma questo programma dà il meglio quando mette le mani nelle storie liminari, quelle che la cronaca, i rotocalchi, i contenitori non affrontano: penso alla storia di Aurora che cerca qualcuno con la sua stessa narcolessia e che mi ha fatto subito pensare a Diagnosis, la serie Netflix dedicata alla ricerca medica, al caso di Simone Rapisarda e anche alla provocazione di Carlo, l’artista strafottente che irrita i più, o anche il caso Samira.

Sarebbe auspicabile che Italia Sì! non perdesse di vista la sua capacità di raccontare storie comuni con tagli inediti: è il suo punto di forza, la sua grande bellezza, una qualità rara in tv. Rischia di sparire tra mille spigolature talvolta superflue che servono forse ad alleggerire, ma che non devono – per me – debordare. Altrimenti si finisce come nei mercatini, a scartabellare sui banchini alla ricerca di capi di qualità sepolti sotto abiti scadenti. Ed è un peccato.

Veniamo ai saggi. Se quella di Mauro Coruzzi sia stata davvero una sorpresa o se fosse ‘nell’aria’ poco importa: ne abbiamo parlato in un post dedicato. Piacevole però il clima tra i fedelissimi, con una Elena Santarelli ancor più lucida e dall’entusiasmo più spensierato (e il pensiero va alle belle novità casalinghe) che si diverte complice con Rita Dalla Chiesa. Da Adriano Panatta ci si aspetta un ‘riscatto’ post Domenica In, ma l’inserimento più  interessante è quello di Manuel Bortuzzo che vale con la sua presenza e il suo spirito più di mille trasmissioni/speciali/documentari/reportage motivazionali/servizi con violini che possano essere realizzati: un esempio, un modello positivo, un ragazzo intelligente. E già questo basta, a prescindere.

Ultima notazione per la confezione: sarà una mia idiosincrasia, ma l’applauso compulsivo mina la mia sanità mentale. Basta. E se la regia seguisse un po’ più Liorni, senza coprirlo con musica, sigle, colonne sonore et similia non sarebbe male. Ma è la prima, no?

Marco Liorni dal canto suo è sempre più saldo nel ruolo di perfetto padrone di casa. E se mai decidesse di farsi un mezzo passo più avanti non sbaglierebbe: anche in questa prima puntata non smentisce la sua voglia di mettersi al servizio del racconto e degli ospiti, ma la sua lettura e la sua guida in alcuni momenti sono decisive (cfr. il caso del provocatore). Un mezzo passo in più sarebbe un valore aggiunto per il programma e per il pubblico.

PS. Ora un po’ meno freak, per favore…

Italia sì 2019-2020, prima puntata in diretta

Italia sì 2019-2020, anticipazioni prima puntata

Seconda stagione per Italia Sì! con Marco Liorni che ritrova il suo format e qualche novità.

Riparte oggi pomeriggio, sabato 14 settembre, su Rai 1 alle 16.40 Italia Sì!, il people show ideato, pensato, voluto e condotto da Marco Liorni. Dopo un’estate alla guida di Reazione a Catena, Liorni ritrova il pubblico del sabato pomeriggio per ascoltare con lui le storie di chi ha voglia di condividere esperienze, denunciare situazioni, sensibilizzare su temi ed eventi quotidiani, accompagnati dalle riflessioni dei tre ”Saggi” presenti in studio, ovvero Rita Dalla Chiesa, Elena Santarelli e Mauro Coruzzi.
Nuovo spazio quello dedicato a cosa è sucesso dopo la partecipazione al programma, per capire “come è andata a finire”: nello spazio Italia Sì… e poi tornano per raccontare il seguito delle loro storie Olivia Bertè, la sorella di Mimì, che parlerà di un importante evento che riguarda proprio la grande cantante scomparsa, Claudia Scodrani che ha scoperto di essere stata forse venduta quando è nata, ma ora ha ritrovato i suoi fratelli, Mark Art, il pittore geniale, che torna in studio per realizzare un quadro in diretta, Sara Bubolo, una ragazza con gravi problemi di peso, che ha deciso di riprendere a vivere dopo aver visto sul podio Anna Cicalese.
Italia Sì! è una programma di Marco Liorni, scritto con Cristina Serra, Susanna Checconi, Fiore De Rienzo, Lucia Leotta, Danila Lostumbo, Alessandra Palomba, Caterina Varvello, Lucia Zorzi, Tania Carminati per la regia di Salvatore Perfetto.