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House of the Dragon, dall’episodio 6 le versioni adulte di Rhaenyra e Alicent (sempre più protagoniste)

La seconda metà della prima stagione della serie prequel di Game of Thrones compie un salto temporale e promette nuove sorprese

pubblicato 24 Settembre 2022 aggiornato 22 Marzo 2024 11:45

Giunto alla metà della sua prima stagione (il rinnovo per la seconda è arrivato a pochi giorni di distanza della series premiere), per House of the Dragon dall’episodio numero 6 si prospetta un cambio di tono e, soprattutto, di cast, per quanto riguarda due dei personaggi chiave di tutta la serie.

Non è mai stato un mistero: al termine del quinto episodio Hbo ha mandato in onda il trailer di quello successivo. I personaggi di Rhaenyra e di Alicent, infatti, dalla prossima puntata saranno mostrati nella loro versione adulta, facendo intendere quindi un salto temporale tra i due episodi.

È arrivato quindi il momento di salutare Milly Alcock ed Emily Carey, interpreti rispettivamente delle giovani Rhaenyra ed Alicent. A loro due -ad inizio serie praticamente sconosciute al grande pubblico internazionale- è andato un difficile compito, ovvero quello di introdurre ai telespettatori le due donne che andranno, dalla seconda parte di stagione, ad impersonare quella che sembra essere una vera e propria guerra di famiglia. D’altra parte, lo abbiamo sempre saputo che House of the Dragon avrebbe raccontato gli eventi antecedenti alla guerra civile denominata Danza dei Draghi, causa della fine dell’era dei Targaryen sul Trono di Spade.

Dalla sesta puntata (in onda in Italia in contemporanea con gli Stati Uniti nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 settembre 2022 su Sky Atlantic ed in streaming su Now, riproposta lunedì alle 22:20, in entrambi i casi con i sottotitoli), infatti, vedremo Emma D’Arcy ed Olivia Cooke interpretare le ormai divenute donne Rhaenyra ed Alicent.

House of the Dragon cast
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Un cambio di cast che riguarderà anche alcuni altri personaggi, come Laenor Velaryon (che sarà interpretato da John Macmillan), Aegon Targaryen (Tom Glynn-Carney) e Laena Velaryon (Nanna Blondell), mentre per il resto del cast principale ci sarà il trucco a renderli un po’ più anziani.

A spiaccare, però, sarà il passaggio di testimone tra le giovani Rhaenyra ed Alicent e le loro versioni adulte. È innegabile che questi due personaggi siano centrali per tutta la serie: inizialmente amiche per la pelle, con il matrimonio tra Alicent e Re Viserys (Paddy Considine), padre di Rhaenyra, il loro rapporto si è via via incrinato, fino alla rottura definitiva proprio nel quinto episodio, con la scoperta prima del rapporto incestuoso tra Rhaenyra e lo zio Daemon (Matt Smith) e poi di quello con Ser Criston Cole (Fabien Frankel), il cui ruolo di protettore della principessa avrebbe dovuto imporgli la castità assoluta. Per Alicent, il rischio è che Rhaenyra possa rubare quello che secondo lei spetta di diritto a suo figlio Aegon, ovvero il Trono di Spade.

House of the dragon recensione
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L’ingresso di Alicent nella sala in cui il Re stava tenendo il discorso per la festa di fidanzamento tra Rhaenyra e Laenor -un matrimonio di puro interesse, con tanto di proposta della principessa al futuro marito di poter avere degli amanti pur svolgendo i propri doveri- diventa così la scena che fa da linea di demarcazione tra la prima metà di stagione e la seconda. A sottolinearlo il colore dell’abito indossato dalla Regina consorte, verde, quello usato dalla sua famiglia -gli Hightower- come chiamata alle armi per i loro alleati.

La seconda parte di stagione di House of the Dragon sarà quindi incentrata sulle lotte interne ai Targaryen, dopo che i primi cinque episodi hanno posto le basi soprattutto per la conoscenza dei vari personaggi e per capire cosa ci potremmo aspettare da loro. Il prequel di Game of Thrones si sta dimostrando all’altezza della serie da cui è stato originato, giocando sui ruoli di potere e facendo propria la questione femminista in una società fortemente patriarcale quale è quella in cui Rhaenyra ed Alicent crescono. Una società che, però, non impedisce loro di fermarsi dall’essere protagonista di una saga appena iniziata.

Il pubblico, intanto, continua ad apprezzare la saga dei Targaryen: sono sempre sopra i dieci milioni le visioni degli episodi, numeri che sommano la messa in onda in prima tv, le repliche nei giorni successivi e lo streaming. Stando a quanto scrive Variety, inoltre, la media dei primi cinque episodi della serie, sempre su tutte le piattaforme, è di 29 milioni di spettatori. Numeri che, ora, si confronteranno con una seconda parte che sembra promettere scene ancora più forti.