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DiMartedì, Floris invita Fulvio Grimaldi, ma chiede al pubblico di non applaudirlo (VIDEO)

A DiMartedì Giovanni Floris dà spazio al giornalista Fulvio Grimaldi, ma interrompe l’applauso del pubblico in studio. Il video

27 Aprile 2022 20:53

Qualche mese fa, nel pieno della battaglia politica e sociale tra sì e no vax, anche Giovanni Floris è stato bersaglio di aspre critiche sostanzialmente per la scelta di dare spazio all’interno del suo DiMartedì su La7 anche a voci che esprimevano posizioni di minoranza, dalla eurodeputata Francesca Donato al professore No Vax e No Green Pass Andrea Zhok.

Sotto accusa veniva messo non tanto la scelta di Floris di invitare tali personaggi, ma soprattutto il fatto di legittimarli a interlocutori con argomentazioni paritarie rispetto a quelle di scienziati ed esperti. Il tutto nel nome del rispetto del pluralismo.

Nella puntata di ieri di DiMartedì si è verificata, in questo senso, una piccola svolta, con Floris che ha preso posizione nettamente nei confronti di uno dei suoi ospiti. È accaduto quando ha preso la parola il giornalista Fulvio Grimaldi, secondo il quale in Ucraina “come confermato mesi fa da tutta la nostra stampa, dall’Osce e dall’Onu, esiste un regime basato su forze politiche e armate naziste“.

Ma il passaggio chiave è il seguente:

Quelle forze naziste ne hanno fatte di tutti i colori e oggi quei fatti sono volatilizzati, anzi sono diventate simpatiche. Questo è un processo di odio nei confronti dei russi che è simile all’odio che si nutriva nei confronti degli ebrei alcuni decenni fa, è la stessa rimozione, la stessa categorizzazione di sotto-uomini, di putiniani inaccettabili, questo è un dato.

Parole forti seguite da un immediato applauso, subito smorzato dal padrone di casa che ha esplicitamente invitato il pubblico in studio a non applaudire l’ospite (qui il video):

Non applaudite perché francamente – con tutta la simpatia per Fulvio Grimaldi – non trovo una parola da applaudire di quello che ha detto.

E così, Floris, rappresentante numero uno della conduzione giornalistica equilibrata e super-partes, per una volta intraprende la strada del conduttore-militante, che su altre reti continua ad andare di moda, anche nelle sue versioni più esasperate – si pensi a Mario Giordano e al suo Fuori dal coro, in onda anche lui nella serata del martedì.

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