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Enrico Mentana oltre la maratona, il Diario politico è il suo nuovo capolavoro tv

Diario politico è il nuovo capolavoro televisivo di Enrico Mentana. Oggi la telefonata in diretta di Berlusconi (a inizio anno era accaduto con Grillo)

19 Ottobre 2022 20:01

Il Diario politico di Enrico Mentana è il miglior game show di La7. Lo aveva già scritto su TvBlog la nostra Giorgia Iovane commentando il primo degli speciali pomeridiani in onda quotidianamente sulla rete diretta da Andrea Salerno dal 12 ottobre. E il gioco continua, regalando colpi di scena, destinati a lasciare il segno nella politica italiana.

Oggi Mentana ha trasmesso un nuovo audio controverso (si fa per dire) di Silvio Berlusconi, del quale ha poi raccolto la replica in una telefonata ricevuta sul suo smartphone personale mentre era in onda. Così, al rientro dalla pubblicità, il giornalista si è fatto inquadrare con cellulare all’orecchio, una scena già vista qualche mese fa. In quel caso, a gennaio scorso, dall’altra parte della cornetta c’era Beppe Grillo. Stavolta c’era Berlusconi, di cui Mentana ha puntualmente riportato le precisazioni (nessuna smentita, ma la richiesta di contestualizzare le sue parole su Zelensky e sulla guerra in Ucraina).

Diario politico è il nuovo capolavoro televisivo di Mentana. Perché finché si tratta di una maratona elettorale la cosa, pur nella eccezionalità dei record, rientra in una sorta di normalità televisiva. Nel senso che immaginarla e realizzarla è alla portata di tutti, grazie ad una scansione temporale più o meno prevedibile e regolare.
Qui siamo oltre. Siamo ad una sorta di maratona permanente, per presidiare qualcosa che solitamente sfugge alle telecamere. Siamo allo speciale che si trasforma in appuntamento fisso con il teatro della politica. E, trattandosi di teatro, i ruoli e i piani si mescolano di continuo. A risultarne mattatore assoluto è proprio Mentana, la cui tv è da anni ormai centrale nel dibattito politico (la sfida è con Porta a Porta di Bruno Vespa) e soprattutto nei Palazzi della politica.

Per carità, a questo giro Mentana può contare su qualche aiutino ‘extra’. Per esempio un Silvio Berlusconi in grande spolvero (si fa per dire), capace di sparigliare le carte e di animare la fase che separa l’elezione dei presidenti delle Camere e l’inizio delle consultazioni. E che forse più di qualcuno si sarebbe immaginato più soporifera o quantomeno lineare (anche sulla base alla netta vittoria elettorale del centrodestra).

E poi, il direttore del TgLa7, a dispetto di moltissimi suoi competitor, ha il vantaggio di lavorare in una rete assai agile in questioni di palinsesto. E così un quiz appena lanciato per provare ad accendere il preserale, viene bruscamente sospeso fino a data non definita. Un lusso che praticamente nessun’altra emittente tv nazionale generalista può concedersi (e per il quale, ovviamente, pesa anche l’autorevolezza di Mentana).

 

 

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