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Coronavirus, la serie tv All Rise girerà un episodio tramite videochiamate, il “precedente” di Modern Family

Il legal drama All Rise girerà un episodio ambientato ai tempi del distanziamento sociale causa pandemia, con gli attori nelle loro case ad interpretare i protagonisti

pubblicato 7 Aprile 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 03:31

L’industria televisiva in tutto il mondo ha subìto una forte contrazione, da quando la pandemia ha costretto tutti a limitare gli spostamenti e fermato cantieri, chiuso uffici e, quindi, messo in pausa i set. Nell’attesa di capire quando si potrà (anche se lentamente) riprendere le attività, c’è chi ha deciso di non restare con le mani in mano e di cogliere quest’occasione per raccontare l’attuale situazione.

Il merito va ad All Rise, legal drama in onda negli Stati Uniti sulla Cbs, alla sua prima stagione. Lo show, così come tutti gli altri realizzati in America, si è trovato all’improvviso impossibilitato ad andare avanti nelle riprese: set chiuso, attori a casa, stagione finita? Non proprio.

I produttori esecutivi dello show hanno infatti ben pensato di cogliere l’occasione per realizzare un episodio speciale, ambientato proprio ai tempi del Coronavirus e del distanziamento sociale. I protagonisti della serie, ovvero giudici, avvocati e pubblici ministeri, proseguiranno nel loro lavoro in smart working, raccontando così difficoltà lavorative ma anche relazionali. Un episodio che vedrà la luce in tempi molto brevi: la messa in onda avverrà il 4 maggio prossimo.

In particolare, la trama vedrà la giudice Lisa Benner (Marg Helgenberger) autorizzare il giudice Lola Carmichael (Simone Missick) a presiedere un processo in via telematica, che vede al centro due fratelli ed un’auto rubata. Il sostituto procuratore distrettuale Mark Callan (Wilson Bethel) e l’avvocato Amy Quinn (Lindsey Gort), intanto, affrontano la loro relazione in quarantena; la giornalista Sara Castillo (Lindsay Mendez) cerca di bilanciare il suo lavoro giornaliero con quello serale di driver che consegna cibo a domicilio mentre l’assistente Sherri Kansky (Ruthie Ann Miles), pignola ed ossessionata dai germi, deve imparare ad affrontare le sue paure.

L’episodio sarà girato approfittando degli strumenti di videochiamata online: agli attori sarà chiesto di recitare ognuno nelle proprie case. In post produzione, saranno aggiunti gli effetti speciali necessari mentre un operatore girerà da solo le scene esterne, per testimoniare lo svuotamento di una città solitamente affollata come Los Angeles.

“E’ un’opportunità unica per la nostra famiglia di stare insieme”, ha commentato il produttore esecutivo Greg Spottiswood, “nelle nostre case, o addirittura in città differenti, per raccontare una storia di resilienza, giustizia e del potere della comunità”.

Potrebbe essere il primo di una serie di episodi a tema che i produttori di serie tv potrebbero inventarsi e proporre ai network per non lasciare del tutto vuoti i palinsesti televisivi e, soprattutto, per far sentire la propria vicinanza ai telespettatori.

Ma di certo non è il primo caso di serie tv ambientata nel mondo delle videochiamate: seppur in tempi non sospetti Modern Family si era divertito a costruire un episodio raccontandolo esclusivamente tramite le app di messaggistica disponibili sui dispositivi Apple. La puntata, “Equivoci” (la sedicesima della sesta stagione), vedeva Claire (Julie Bowen) nella sala d’attesa di un aeroporto dialogare con la propria famiglia online, provocando una serie di malintesi che coinvolgevano tutti i protagonisti.