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Ballando con le stelle 2020, Fabio Canino affronta Alessandra Mussolini sulla vecchia frase pronunciata contro Vladimir Luxuria

Ballando con le stelle 2020, Fabio Canino ricorda la frase di Alessandra Mussolini detta in passato a Vladimir Luxuria: arrivano le scuse

18 Ottobre 2020 00:02

Sembrava uno svolgimento tranquillo quello della quinta puntata di Ballando con le stelle ma, alla fine, un momento fuori programma è arrivato anche stasera. Alessandra Mussolini si è esibita con il suo partner di ballo, Maykel Fonts, in un sensuale tango. La giuria è apparsa anche piacevolmente sorpresa dai progressi della ballerina. Un giudizio generale positivo. Mancava solo il momento delle palette alzate ma l’intervento di Alberto Matano ha creato un piccolo scontro tra Fabio Canino e Alessandra Mussolini.

Il conduttore de “La vita in diretta” ha domandato a Canino come mai fosse così  secco e poco discorsivo nei suoi giudizi con la Mussolini. Dopo un iniziale tentennamento, lo scrittore ha ammesso placidamente il motivo di questa scelta. E la causa è da ricercare alla (purtroppo) nota frase che la Mussolini, anni fa, pronunciò in una accesa discussione con Vladimir Luxuria: “Meglio fascista che fr*cio”.

Ne nacquero polemiche per mesi e quella brutta espressione, quel paragone inaccettabile, è uscito nuovamente -come discorso- questa sera, per un confronto e un chiarimento che era più che mai necessario.

Maykel Fonts ha provato a difendere la Mussolini, raccontando della pace fatta con Vladimir Luxuria nel programma di Eleonora Daniele, Storie italiane. Ma il punto, come sottolineato dalla Lucarelli e da Canino, non era quello: era il bisogno di dover chiedere “Scusa” per quella frase, per quella offesa che è rimasta nella memoria dopo anni.

“Basterebbe chiedere scusa!” ha insistito la giuria mentre la Mussolini provava a prendere parola. Canino ha voluto, intanto, fugare ogni dubbio: questa freddezza di commenti non mai intaccato la sua professionalità nell’assegnare i voti alle esibizioni di Alessandra. Due cose diverse, una personale, una di loro che non si riflettevano fra di loro.

E, alla fine, il discorso, la marcia indietro, a distanza di anni, sembra esserci stata da parte della Mussolini:

“C’era la famosa trasmissione… stavamo facendo un dibattito politico, Vladimir ha iniziato ad attaccare… quando uno dice fascista… era stato fatto come un attacco. A me quando mi contesti non per quello che dico ma per il cognome,  per chi rappresento… Certamente, in un momento così, questa cosa non andava detto. Certamente da parte mia e di Vladimir ci sono state delle frasi sbagliate e fuori luogo”