Home Notizie Arisa e l’appello a Giorgia Meloni a Domenica In: che imbarazzo (e che tenerezza)! – VIDEO

Arisa e l’appello a Giorgia Meloni a Domenica In: che imbarazzo (e che tenerezza)! – VIDEO

Arisa in diretta a Domenica In lancia un appello a Giorgia Meloni: una scena insieme imbarazzante e tenera

28 Maggio 2023 23:58

Dopo le polemiche per le dichiarazioni rilasciate nell’intervista rilasciata su Nove a Peter Gomez e andata in onda venerdì sera, oggi Arisa ha provato a fare chiarezza, ancora una volta davanti alle telecamere. La cantante, ospite di Domenica In (trasmissione che per tutta la stagione ha fatto i conti con la diretta concorrenza di Amici di Maria De Filippi, di cui Arisa è stata giudice), ha spiegato:

Io ho detto che la Meloni mi piace. Poi che ci siano dei problemi grandissimi rispetto all’accettazione della comunità LGBTQ+ è una realtà. Io non voglio risultare come una traditrice. Anzi, dopo questo complimento che ho fatto alla Meloni, le chiedo di non agevolarmi in nulla. Io voglio essere una persona che può esprimere una sua idea. Però vorrei che fosse chiaro che non sono una voltabandiera, e sono 15 anni che sono dalla parte dei diritti e continuerò ad esserlo fino all’ultimo giorno della mia vita.

Il discorso odierno di Arisa rappresenta evidentemente un tentativo di porre fine alle speculazioni, che si sono diffuse soprattutto sui social, secondo le quali l’artista avrebbe parlato delle posizioni di Giorgia Meloni in materia di diritti LGBTQ+ in maniera strumentale, ossia per ottenere – nei giorni in cui è caldissima la questione della più o meno presunta ingerenza meloniana sulla tv e cultura in generale – una sorta di appoggio politico utile in qualche modo per la sua carriera. Il risultato somiglia a quel proverbio che suona più o meno così: ‘la toppa peggio del buco’.

Se è vero che di Arisa va salvaguardata e apprezzata la spontaneità che talvolta si trasforma in tenerezza, va detto che difficilmente ci si è ritrovati dinanzi ad una situazione così imbarazzante, da qualunque parte la si guardi. Un’artista ‘costretta’ a qualcosa di simile a delle scuse pubbliche per aver civilmente espresso un pensiero; un’artista che, chiedendo retoricamente di non essere aiutata dalla Presidente del Consiglio in carica, certifica l’idea che un politico possa determinare decisioni che con la politica nulla hanno a che fare; una comunità di fan che confonde l’apprezzamento artistico con l’attivismo sociale radicale e che ora chiede madrine certificate, qualunque cosa (terribile) significhi.