Home Notizie Al Bano a Belve: “Questa guerra è terribile, ma Putin in parte ha ragione…” (VIDEO)

Al Bano a Belve: “Questa guerra è terribile, ma Putin in parte ha ragione…” (VIDEO)

Le parole di Al Bano nell’intervista concessa a Francesca Fagnani. Si parla anche dei suoi amori e della scomparsa della figlia Ylenia.

7 Marzo 2023 19:13

Terzo appuntamento con Belve in prime time stasera, 7 marzo 2023, in prima serata su Rai 2. Il programma condotto da Francesca Fagnani questa settimana ospita la top model Bianca Balti, il chirurgo dei VIP Giacomo Urtis e il cantante Al Bano Carrisi. Da sempre sul palco tra grandi successi e rimpatriate eccellenti (come abbiamo visto a Sanremo 2023), Al Bano risponderà alle domande della conduttrice e giornalista.

Dalla sfera sentimentale e gli amori della sua vita, a quella più privata fino a parlare dell’amicizia con Vladimir Putin.

Il rapporto tra Al Bano e Vladimir Putin

Parlando della guerra in Russia, Al Bano non fa grandi giri di parole (e le sue dichiarazioni non mancheranno di far storcere il naso a qualcuno) e afferma che Putin “In qualche modo una buona parte di ragione ce l’ha, ma ha anche la parte del torto. L’Ucraina è sempre stata sotto la giurisdizione russa, la Nato se ne è appropriata” ma poi aggiunge, spiegandosi: “Questa guerra è terribile, squallida. Io non approvo quello che putin ha fatto, chi lo approverebbe? Invadere come ha fatto quel paese a me ha dato fastidio, e non solo a me”.

In passato Al Bano è stato più volte in territorio russo per cantare davanti al popolo di Putin. La Fagnani dunque chiede se il cantante è disposto ad esibirsi anche in futuro per il Presidente Russo: “Io suono e canterò sempre per il popolo russo. Putin è un russo e io ho cantato anche per lui. Mi auguro che succeda un miracolo, che questa guerra finisca – e propone – io farei il concerto della pace, magari nella piazza rossa e nella piazza di Kiev”. Al Bano non sembra c’entrare finora la risposta adatta alla domanda, finché la Fagnani non insiste e a quel punto il cantante afferma “Vediamo come finirà questa drammatica guerra e se ci saranno i presupposti”.

(Anteprima dell’intervista integrale a “Belve” del 7 marzo 2023, in onda su Rai 2 e in streaming sulla piattaforma Rai Play.)

“Mia figlia Ylenia? Un dolore che si fa sentire anche adesso”

Nella storia di Al Bano, la cronaca è entrata come un fulmine a ciel sereno. La scomparsa della figlia Ylenia è e rimane uno dei capitoli più dolorosi della vita privata dell’artista che la ricorda con commozione: “E’ stato l’unico momento dove sono diventato un anticristo, un anti dio. Mi sono sentito violentato da quella forza superiore che è Dio. Erano notti in cui per dormire prendevo il lexotan. Erano quelle notti che non finivano mai neanche durante la giornata. Quel dolore che si fa sentire anche adesso. Ma io sono cristiano e mi sono detto “se lui l’ha perso e tutto continua, chi sei tu per ribellarti a questa realtà?”.

“La mia riconoscenza all’estero in Italia ha dato fastidio”

Tanti sono i successi messi a segno da Al Bano, il riconoscimento nel mondo è sotto gli occhi di tutti, ma a proposito di questo aspetto, Francesca Fagnani domanda al cantante se questo riconoscimento è stato maggiore in Italia o all’estero. “Nell’ambiente – dice Al Bano – il successo all’estero ha dato fastidio; qui non venivano sopportati perché non dovevano dire grazie a nessuno”. Quando la Fagnani fa riferimento al fatto che forse, questa marginalizzazione, derivava dal fatto che all’epoca non avesse aderito al partito comunista, Al Bano replica: “Solo allora?”. E la Fagnani: “quindi anche adesso?”, dunque lui chiude il discorso: “Forse solo adesso mi stanno un po’ sdoganando”.

Al Bano e la denuncia per plagio a Micheal Jackson

Francesca Fagnani poi ricorda la denuncia per plagio da parte di Al Bano a Michael Jackson perché convinto che il brano Will you be there somigliasse alla sua I cigni di Balaka del 1987. Al Bano conferma aggiungendo che di questo se ne accorse suo figlio Yari, allora studente in America. La Fagnani fa notare che in terzo grado la Corte ha stabilito che non c’era plagio, dunque il cantante replica: “L’accordo finale era che avremmo dovuto fare un concerto insieme e devolvere il ricavato ad associazioni per bambini”. E cosa avrebbe fatto cantare a Michael Jackson? chiede la conduttrice, Al Bano punzecchia: “Avremmo potuto cantare insieme I cigni di balaka, anche la parte corale. Insieme avremmo fatto un botto enorme”.