Home Notizie Brachino: “Terrorizzato dal debutto di Tiki Taka in prima serata. Usiamo il calcio come fatto culturale”

Brachino: “Terrorizzato dal debutto di Tiki Taka in prima serata. Usiamo il calcio come fatto culturale”

Le parole del direttore di Sport Mediaset

pubblicato 11 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:32

Alla vigilia dell’appuntamento sportivo più atteso nel 2014, i Mondiali di Calcio in Brasile, Il Giornale ha intervistato Claudio Brachino, direttore di Sport Mediaset oltre che di Videonews. L’ex mezzobusto di Studio Aperto ha spiegato che con il suo arrivo al posto di Ettore Rognoni “l’obiettivo era riportare un po’ in alto il brand di Sport Mediaset”. Dopo essersi definito “un po’ rinato”, Brachino ha raccontato:

Come molte redazioni sportive, anche la nostra aveva la tendenza a considerarsi un mondo a parte. Essendomi occupato di politica, cronaca e costume considero lo sport parte del racconto di una società.

Insomma, venendo ai Mondiali ormai imminenti “non possiamo limitarci a raccontare lo schema di gioco del Brasile o a chiederci se Prandelli schiererà Immobile con Balotelli”, ma “da direttore spaesato quale mi vanto d’essere mi auguro di usare il calcio come fatto culturale”. Non sarà facile, anche perché Mediaset non ha diritti del campionato del mondo, in mano a Sky e, parzialmente, alla Rai:

Ci ripariamo sotto l’informazione con la maiuscola. Abbiamo cinque inviati in Brasile, non pochi. Non dimentichiamo che Sport Mediaset è una piattaforma che appartiene all’Agenzia d’informazione di Mediaset e serve i tg delle reti, i tg sportivi in chiaro e i tg della pay-tv che per l’occasione si ampliano e arricchiscono parecchio.

A tal proposito questa sera si segnala il debutto in prime time su Italia1 di Tiki Taka, il fortunato (ma forse un po’ sopravvalutato) talk condotto da Pierluigi Pardo, con una puntata speciale sul Brasile (in onda dall’Italia, a dispetto di quanto previsto alla vigilia). Brachino ha confessato:

È un battesimo che mi terrorizza. La mia idea era Pardo da Copacabana, ma vista la labilità dei collegamenti via satellite, gli ho detto di tornare per fare da qui la vigilia. Poi ripartirà.

Dopo aver rivendicato di aver “risistemato i tg e i contenuti di Premium” e di essere riusciti a imporre Tiki Taka “come marchio e linguaggio grazie a una serie di combinazioni felici”, Brachino è tornato a parlare del progetto di un programma che racconti storie di campioni e imprese sportive, rifacendosi un po’ a Sfide di Rai3:

Raccontare gli eroi dello sport facendone emergere lo spessore umano, la psicologia, la cultura è una grande sfida. Da lì è nata l’idea di un nuovo format che non dev’essere il cugino povero di Sfide, bellissimo programma, ma un nuovo approccio estetico alla narrazione sportiva.

Di questa trasmissione già dalla scorsa estate si parla, ma per ora non è prevista in palinsesto ma “solo nella mia testa.”:

Bisogna che si creino spazi e condizioni. Sugli eventi abbiamo ottimi telecronisti, sul commento e i retroscena ci sono figure come Pardo, sull’epica sportiva dobbiamo creare nuove figure professionali.