5 Minuti Prima e Prisma: è già iniziato il dopo-Skam?
Adolescenti sempre più protagonisti della produzione seriale italiana, come hanno dimostrato le due serie tv presentate al Giffoni Film Festival
La data che tantissimi giovani fruitori di serie tv si sono segnati sul calendario è quella del 1° settembre prossimo, quando Netflix pubblicherà finalmente Skam Italia 5 a due anni di distanza dall’uscita della quarta stagione. Eppure, ci sono altre due serie che gli stessi giovani spettatori dovrebbero segnarsi: 5 Minuti Prima e Prisma, entrambe presentate al Giffoni Film Festival, il Festival per eccellenza rivolto ai più giovani.
Sono due produzioni destinate proprio allo stesso pubblico che è cresciuto (o che sta crescendo) con i personaggi del remake nostrano della serie norvegese: il loro debutto è previsto per il prossimo autunno. In particolare, 5 Minuti Prima sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay (la data non è ancora stata annunciata), mentre Prisma sarà distribuito da Prime Video a partire dal 21 settembre.
In entrambi i casi, sono protagonisti i giovani e soprattutto i loro dubbi ai tempi dell’iperconnessione. 5 Minuti Prima, in otto episodi prodotti da Panamafilm e diretti da Duccio Chiarini, affronterà il tema delle prime volte, di fronte a cui si ritrovano gli adolescenti in questa delicate fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Non solo la prima esperienza sessuale, ma anche il primo bacio, il primo amore, il primo addio o la prima scelta importante. Tutte esperienze vissute tramite lo sguardo della protagonista Nina, una sedicenne interpretata da Teclia Insolia (che sarà a Giffoni il 30 luglio per esibirsi in concerto al Giffoni Music Concept) e che diventerà portavoce di tutti quei timori tipici di quell’età, legati ad un futuro non sempre chiarissimo.
Prisma (in alto il teaser), invece, ruota intorno alla complessa relazione tra l’identità, le aspirazioni, l’aspetto fisico e gli orientamenti sessuali di un gruppo di adolescenti di Latina. Protagonista Mattia Carrano nel ruolo di due fratelli gemelli molto diversi l’uno dall’altro.
Un progetto che si può definire il vero erede di Skam, almeno per quanto riguarda i nomi che vi sono dietro: il regista Ludovico Bessegato, che oltre a dirigere questa nuova serie l’ha anche scritta con Alice Urciuolo, sono infatti le menti dietro Skam Italia; anche la produzione, quella di Cross Productions, è la stessa. Sanno quindi come muoversi nel mondo degli adolescenti italiani, un mondo in cui non è affatto semplice muoversi.
Perché se è vero che la serialità italiana in questi anni sta scoprendo le storie legate ai più giovani, offrendo a questo pubblico produzioni che possano avvicinarli al piccolo schermo ed agganciarli, non sempre è così semplice parlare la loro stessa lingua.Anche per questo la gran parte dei progetti a loro rivolta passa direttamente per le piattaforme streaming e non per la tv lineare. È vero che c’è il caso di Mare Fuori, ma va anche ricordato che questo coming-of-age drama ha trovato la sua vera popolarità soprattutto dopo la pubblicazione degli episodi prima su RaiPlay e poi su Netflix.
Ma a prescindere dalla loro modalità di visione, la vera sfida di queste nuove serie teen non è tanto il riuscire a farsi seguire dal proprio target di riferimento, quanto riuscire a risultare credibile ai suoi occhi.
Entra così in gioco la scelta delle tematiche da affrontare, che se una volta si limitava al campo sentimentale, ora esce con più coraggio e va a guardare anche altro. Dall’amicizia al rapporto con la famiglia fino al rapporto con se stessi. Ed è proprio il confronto con il proprio corpo che cambia la nuova meta delle serie “post-Skam”: la crescita diventa oggetto di analisi sotto ogni punto di vista, anche quello fisico.
La partenza di queste nuove serie conferma un trend cominciato già da tempo, che abbiamo appena iniziato a scoprire e che, produzione dopo produzione, riesce a catturare sempre più anche il pubblico più adulto, che in quei giovani protagonisti ritrova un po’ anche di se stesso.
Riusciranno 5 Minuti Prima e Prisma a bissare il successo di Skam? E’ ancora presto per dirlo, ma soprattutto non dimentichiamoci che Skam Italia non è affatto finito: di storie per immergersi in un’età così difficile ma anche affascinante da raccontare ce ne sono ancora tante.