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Luca Tiraboschi candidato sindaco di Bergamo contro Giorgio Gori?

Il direttore di Italia1 potrebbe sfidare Gori – in lizza per rappresentare il Pd – nelle elezioni amministrative di maggio 2014 di Bergamo

pubblicato 13 Gennaio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 09:40

Ora tocca ai direttori (o ex), a quanto pare. Mentre le voci sulla discesa in campo di Giovanni Toti continuano a circolare da settimane, anche se non è chiaro quale ruolo all’interno di Forza Italia sarà rivestito dall’attuale direttore di Studio Aperto e Tg4, si prefigura una sfida tutta ‘televisiva’ a Bergamo, dove a maggio prossimo ci saranno le elezioni amministrative.

Infatti da una parte – Pd – ci sarà Giorgio Gori, che comunque a febbraio dovrà superare le primarie di coalizione, dall’altra potrebbe esserci Luca Tiraboschi, attuale direttore di Italia 1. Qualche giorno fa, infatti, intervistato dall’edizione orobica de Il Corriere della Sera, ha detto:

Ci penso spesso. Ma lo farei solo a livello locale. La politica nazionale è condizionata da una miriade di compromessi che ne limitano i risultati sul piano dell’interesse della gente. La politica locale, mi riferisco alle amministrative, è l’unico alveo dove si potrebbe realizzare qualcosa di concreto. Ma non ne ho il tempo (…) Sarebbe un bel match, mi piacerebbe molto. Giorgio è stato il mio maestro qui a Mediaset. Ha diretto Italia 1 prima di me. Si configurerebbe un’altra sfida.

Per poi aggiungere una frecciata all’ex collega:

Beh, la dicotomia Gori-Pd potrebbe essere il tema di una puntata di “Mistero”. Mi sarei aspettato da Giorgio una civica, magari apparentata con il Pd e i catafalchi della sinistra. Non l’adesione totale alla chiesa politica della sinistra italiana…

Non è finita, perché pronto a scendere nell’agorà politico pare essere anche Carlo Freccero, che negli ultimi tempi non lesina presenze nei talk show televisivi. L’ex direttore di Rai4, dalla scorsa estate in pensione, secondo quanto scrive Il Giornale, “si candiderà alle prossime politiche – quando saranno – nelle fila di Sel.

Insomma, c’è un grande fermento negli uffici televisivi. Laddove Emilio Fede non è mai riuscito – il che rappresenta quasi un paradosso, visto la spudorata faziosità del suo notiziario – ce l’hanno fatta tantissimi colleghi negli scorsi anni.

Come riepiloga oggi Il Giornale, Fabrizio Del Noce dopo essere diventato deputato con Forza Italia, tornò in Rai, prima alla conduzione di Linea verde, poi alla direzione di Raiuno e a quella di Rai Fiction.
Anche Piero Badaloni torno tra le braccia di Mamma Rai, dopo essere stato sconfitto da Francesco Storare (un altro che di Rai se ne intende) alle regionali del Lazio.

E come non citare Michele Santoro e Lilli Gruber, entrambi con un’esperienza da politici in Europa non particolarmente esaltante, seguita dal ritorno sul piccolo schermo. Ed ancora Piero Marrazzo, anche lui torna di recente in Rai. Infine David Sassoli e Augusto Minzolini, da ex colleghi del Tg1 (il secondo ne è stato direttore, anzi direttorissimo) a ‘rivali’ in Parlamento. Senza dimenticare Corradino Mineo, altro direttore (di Rai News) che ha scelto di partecipare in maniera attiva alla politica nell’ultima tornata elettorale.