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Fratelli di Test – Prime Time con TvBlog

Note: In parallelo, Lord Lucas segue, per Prime time con TvBlog, E io pago!. Per chi volesse evitare di sorbirsi il polpettone su RaiUno, ma volesse comunque cimentarsi col test (che utilità abbia poi, visto che in rete si troveranno le risposte a tutte le domande), esso è disponibile qui. 21:10: noi siamo puntualissimi, pronti

13 Gennaio 2007 20:10

Note: In parallelo, Lord Lucas segue, per Prime time con TvBlog, E io pago!. Per chi volesse evitare di sorbirsi il polpettone su RaiUno, ma volesse comunque cimentarsi col test (che utilità abbia poi, visto che in rete si troveranno le risposte a tutte le domande), esso è disponibile qui.

Fratelli di Test 21:10: noi siamo puntualissimi, pronti a seguire con il nostro Prime Time con TvBlog la prima puntata del nuovo varietà-game condotto da (li vedete nell’immagine qui a lato) Carlo Conti e Alessia Ventura. Avete scaricato la scheda per giocare? No? Be’, in effetti non è che sia proprio il massimo dell’interattività. Trattasi di un pdf da stampare e da compilare con tanto di matita, mentre si sta seduti sul divano modello couch potato. Ne trovate un’immagine cliccando su continua, se volete risparmiarvi la fatica di scaricarla.
21:18: Il programma inizia in maniera del tutto tradizionale. Dopo la presentazione degli ospiti vip, fra cui spicca un ritrovato Giulio Andreotti, evidentemente un must quando c’è una prima serata di Carlo Conti (ve lo ricordate, il flop Ritorno al presente; una scollatissima Ventura annuncia a fatica insieme a Conti, le categorie che giocheranno in studio -, non è ancora chiaro il meccanismo del gioco ma è chiarissimo che
1) non è una gara;
2) non si vince niente;
3) questa sera dobbiamo capire quanto siamo italiani.
Lo studio non è male, il ritmo è quello che è. Da sabato sera per i nonni.
Fratelli di Test - Scheda per giocare Resta da capire una cosa: come si farà a tenere desta l’attenzione del pubblico, che fino alla 40° risposta non avrà la possibilità di conoscere le risposte? Le prime domande, comunque, riguardano l’Inno di Mameli, Nilde Iotti e Irene Pivetti, gli spaghetti, i santi patroni dell’Italia. Conti le macina uno dietro l’altro e io – sono sincero – non avessi qualche remora per i lettori, avrei già cambiato canale.
21:26: spettacolare la trasformazione della volta dello studio in quella della Cappella Sistina. Peccato che si sia preteso troppo, e qualcosa non abbia funzionato.
Paolo Brosio – in questa immagine, trovata su internet, che potrebbe avere un quid di preveggenza – ci tiene a far sapere a tutta Italia – quella che ancora regge al sonnifero televisivo – che non sa praticamente nulla, eccezion fatta per l’esegesi di Calimero. Katia Ricciarelli invece si lamenta perché il pulsante non funziona, è la solita pastetta, è tutto un magna-magna.
21:35: il momento-Mannheimer è la cosa più noiosa che abbia attraversato un tubo catodico dalle lezioni universitarie di Nettuno in avanti.
21:41: le risposte del primo blocco. Geniale. Vado subito a riportarle sul sito, mentre imparo – wow – che la pasta più mangiata dagli italiani è… spa-ghet-ti.
21:44: due scavalcamenti di campo consecutivi. Va be’ che lo studio sarà difficile da gestire, ma possibile che la lezione di Ritorno al Presente non abbia insegnato nulla? Son cose che magari notano solo gli addetti ai lavori. Son cose massacranti.
21:51: i migliori sono gli alpini, i peggiori i vip. C’era davvero bisogno di questa batteria da dieci domande per eserne certi? Ho come l’impressione che il risultato finale di questo programma sia dimostrare l’ignoranza endemica dell’italico jet set. Frattanto, mi resta oscura l’utilità dei trecento concorrenti in studio. Voi avede qualche idea in merito?
22:01: un merito comunque questo programma ce l’ha. Mi ha permesso di rivedere il mitico Pronto, Raffaella?, Quelli della notte, La Corrida, 1,2,3 e le immagini della finale dei Mondiali del 1982.
22:07: il critico televisivo o aspirante tale non può che alzare le braccia e arrendersi. Se abbiamo speso giorni e fiumi di parole a lamentare il vecchio che avanza in televisione, se nonostante un antico amore mi sono veementemente opposto al ritorno del Costanzo Show, non posso trovar parole per commentare l’assurda, inutile, clamorosa, deprimente candid camera sulla superstizione. Non esistono aggettivi sufficienti nella lingua italiana per definirla nel suo orrore

22:17: Considerazioni generali, mentre Mannheimer pontifica nuovamente sugli italiani. L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare. Non c’è ritmo, non c’è appeal, si affrontano i generi ma non c’è il benché minimo rispetto delle regole base del genere. La candid camera richiede un montaggio veloce e le risate registrate. Il game richiede almeno un minimo di musica di sottofondo, che riempia un’atmosfera vuota, un imbarazzo eliminato da risate di vip che raccontano aneddoti ancora più imbarazzanti. Le battute surreali di Frassica andavano bene per le seconde serate di Renzo Arbore. Vicario, ahilui, deve avere l’influenza.
22:30: momento di interesse. Il cambio d’abito di Alessia Ventura che passa dal bianco al nero, ma resta scollacciata. Il resto – e siamo al terzo blocco – è tutto identico a se stesso. Che sia lecito iniziare a pensare a un riempitivo per correre ai ripari di una chiusura anticipata?
22:43: il terzo blocco di domande scorre via quasi innocuo. Non fosse per l’ultima domanda, che chiede chi, fra quattro cantanti, si è esibito per primo al Cremlino. Viene da chiedersi cui prodest? ma poi risulta chiaro: a introdurre l’ospite musicale Zucchero “Sugar” Fornaciari. Che però a Sanremo non ci va, ma lì sì, perché è in promozione, sia chiaro.
22:50: uno crede che ci sia un limite al peggio. Ma poi gli capita Donne cantata in “tutti” i dialetti (e non erano nemmeno tutti), Zucchero che fa finta di essere divertito, e capisce che non è per niente vero.
Giulio Andreotti 23:08: la stanchezza si impadronisce di chiunque, sano di mente, abbia colto perfettamente i meccanismi di una scaletta così scontata da sembrar logora. Giulio Andreotti viene dichiarato fuori classifica perché le azzecca tutte. Dopo di lui, il migliore è Paolo Brosio, e questo dovrebbe dirla lunga sul livello culturale degli altri.
23:15: il momento comico con Agresti è di una tristezza inguardabile, talmente inguardabile che Conti deve precisare, al termine del prezioso contributo in esterna, che è tutto vero. Certo, avranno fatto un centinaio di interviste, per poi montare quei quattro talmente ignoranti da servire allo scopo. Voto: 3.
23:23: L’ultima domanda, dopo oltre due ore: Qual è il sogno degli italiani. La scelta è fra il lavoro, la salute, il superenalotto e la casa di proprietà. Risponderei: tutti e quattro, o anche un bel chissenefrega.
23:37: momento karaoke. Italiani popolo di cantanti. Ovviamente sulle note di un Cutugno d’annata, Mino Reitano e poi Azzurro. Tristezza, prima di Mannheimer, che augura a tutti la buonanotte, pur non volendo, con un riepilogo che non fa che dimostrare la scarsa cultura generale degli italiani. A questo punto tocca chiedersi: c’era veramente bisogno di un programma per dircelo? No, ci vuole il profilo finale. Che mostra i vip che perdono alla grande, gli alpini che vincono. E Sposini che nomina – ad arte – la concorrenza, citando Scherzi a Parte. Ma c’è di peggio: i tanti auguri collettivi al senator Andreotti. E l’appuntamento-minaccia per la settimana prossima: Se dovessimo ridare l’esame di terza media, saremmo promossi?
Il che vuol dire che finalmente è finita.

Carlo ContiRai 1