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Bilancio Mediaset – Utile netto in forte calo rispetto al 2010

L’utile netto si è dimezzato rispetto all’anno precedente, risentendo della crisi economica che ha colpito il nostro paese (e non solo)

pubblicato 21 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:04


Ieri si è tenuta la seduta per l’approvazione del bilancio Mediaset 2011 e le notizie non sono particolarmente positive per il gruppo. Il bilancio si è chiuso infatti con un utile netto in calo: 176,2 milioni di euro in Italia, contro i 350,1 mln dell’anno precedente, quindi all’incirca la metà. A Cologno Monzese però vedono il bicchiere mezzo pieno, come si suol dire. In una nota, si legge infatti:

I risultati del Gruppo nell’esercizio 2011 hanno ovviamente risentito del difficile quadro economico internazionale. In tale contesto, tuttavia, il Gruppo Mediaset ha confermato la miglior performance di raccolta pubblicitaria nel settore tv, ha consolidato le proprie quote di mercato e mantenuto la leadership d’ascolto sui target commerciali di riferimento.

Lasciando perdere i dati d’ascolto, che in questa sede non interessano – anche perché Mediaset continua a prendere in considerazione il solo target commerciale -, nel nostro Paese l’unico settore del gruppo Mediaset a non avere risentito della crisi sembra quello della pay tv. I ricavi Mediaset Premium (vendita di carte, ricariche, abbonamenti Easy Pay e raccolta pubblicitaria) hanno infatti raggiunto i 615,6 milioni di euro rispetto ai 539,2 milioni di euro del 2010 (+14,1%).

La raccolta pubblicitaria complessiva di Publitalia ’80 e Digitalia ’08, comprensiva anche dei canali digitali pay e dei contenuti video distribuiti sul portale web di Mediaset, ha avuto invece un calo rispetto al 2010 del -3.3% (2.771,0 contro i 2.865,9 del 2010).

La situazione va meglio in Spagna, dove sono cresciuti sia i ricavi che l’utile netto, passato a 110,5 milioni di euro rispetto ai 70,5 milioni di euro del 2010.

Per quanto riguarda l’anno in corso, le previsioni non sono delle più rosee:

Nei primi tre mesi del 2012 la raccolta sta registrando una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in linea con l’andamento dell’ultimo trimestre del 2011. Eventi rilevanti quali gli Europei di Calcio e le Olimpiadi potrebbero aumentare la dinamicità di un mercato pubblicitario che al momento soffre ancora di scarsa visibilità ed estrema volatilità.

Ricordiamo però che il gruppo sta attuando il “famoso” piano di riduzione dei costi, che prevede un risparmio di 250 milioni di euro al 2014 (come aveva raccontato anche Piersilvio Berlusconi in una recente intervista a Il Messaggero). Basterà, o l’utile del 2012 dimezzerà ancora?

Foto TM News

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