Home L’Infedele – «Monti e il ricatto della telepolitica». Niente cambio governance per la Rai

L’Infedele – «Monti e il ricatto della telepolitica». Niente cambio governance per la Rai

In studio, Gad Lerner affronta il problema Rai con ospiti illustri.

pubblicato 12 Marzo 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 06:17


L\’Infedele sulla governance della Rai
Gad Lerner - L\'Infedele sulla governance della Rai
Enrico Mentana
Geppi Cucciari
Nino Rizzo Nervo

Si parla di televisione, questa sera, su La7 all’Infedele. E si parla, inevitabilmente, di televisione e politica. Quindi, della Rai. Perché sulla Rai, il Governo non si è ancora espresso in maniera univoca. Anzi, è stato estremamente ambivalente. Monti, da Fazio, aveva detto che sarebbe intervenuto (era l’8 gennaio 2012), senza escludere la possibilità estrema di una Rai privata Più volte è stato detto che la Rai avrebbe bisogno di una nuova governance. Nel mezzo, la questione beauty contest, sospeso dal Governo e sul quale ci si dovrà esprimere entro il 16 aprile. Poi c’è stato il caso-Confalonieri che ha riferito alla Camera a proposito della situazione di Mediaset e, contestualmente, Angelino Alfano che ha disertato il vertice per parlar della questione. Finché Corrado Passera ha messo la parola fine alla questione, dichiarando al Sole24 Ore:

«Alle nomine del nuovo consiglio, essendo tra un mese, si arriverà con la governance attuale».

Insomma, dall’idea di riformare tutto a un non-intervento. E proprio questo è l’argomento al centro della discussione.

Ospiti in studio Enrico Mentana, Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente Utenti Pubblicità Associati), Nino Rizzo Nervo (Consigliere dimissionario della Rai), Alessandro Sallusti, Michele Salvati e una Geppi Cucciari un po’ fuori posto e fuori dai giochi del dibattito.

Il 28 marzo prossimo il cda Rai scadrà e dovranno avvenire le nomine (a meno che non si opti per una reggenza dello stesso cda fino a giugno, ipotesi che sembra abbastanza improbabile al momento): è un po’ paradossale che se ne parli su La7 e non proprio all’interno della Rai.

Gad Lerner lancia la provocazione:

«E’ possibile che ci sia un accordo fra Monti e Berlusconi perché non si tocchi la governance del servizio pubblico?»

L’idea sembra eccessiva a Enrico Mentana, che legge in tutto quel che riguarda la Rai in questi tre mesi, un semplice braccio di ferro politico: Monti, fatti i suoi conti, può aver ritenuto che il servizio pubblico non fosse un nodo centrale per il suo Governo, considerata la quantità di questioni di cui dovrà occuparsi.
C’è un problema, però. Nel 2013, la Rai sarà ancora in piedi? O forse sarà pronta per essere definitivamente smantellata? Chissà.

L\’Infedele sulla governance della Rai
Gad Lerner - L\'Infedele sulla governance della Rai
Gad Lerner - L\'Infedele sulla governance della Rai
Lo studio de L\'Infedele - 12 marzo 2012
Enrico Mentana
Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente Utenti Pubblicità Associati)
Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente Utenti Pubblicità Associati)
L\'Infedele sulla governance della Rai
Geppi Cucciari
Lorenzo Sassoli de Bianchi (Presidente Utenti Pubblicità Associati)
Enrico Mentana
Geppi Cucciari
Titoli di giornali a L\'Infedele
Enrico Mentana
Nino Rizzo Nervo
Monti da Fazio
Nino Rizzo Nervo
Lo studio dell\'Infedele
Geppi Cucciari

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