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MasterChef e TvBlog: un bilancio personale

Tiriamo le somme sull’esperimento di TvBlog che ha visto protagonisti i concorrenti di MasterChef, diventati commentatori per una sera

pubblicato 8 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:20


Chi si aspetta di leggere una recensione di MasterChef, rimarrà deluso. Della bontà del programma, su queste pagine, si è già parlato in tutte le salse; con queste righe vorrei invece raccontarvi, dal punto di vista strettamente personale, l’esperienza particolare vissuta nelle 12 puntate andate in onda, che hanno visto per la prima volta TvBlog coinvolto in un esperimento di vera interazione con i concorrenti di un talent-show, che hanno partecipato in qualità di commentatori ai live delle puntate e hanno risposto alle curiosità dei lettori.

Partiamo da lontano: perché MasterChef e non un altro reality o talent show? I motivi sono piuttosto semplici. Va detto innanzitutto che sono stata una delle poche persone, tra gli “addetti ai lavori”, a credere da subito nelle potenzialità del programma e a darne attenzione attraverso queste pagine, coinvolgendo anche altre penne della redazione. Senza pressioni esterne, ma per un semplice gusto personale che mi ha spinto ad “affezionarmi” – se così si può dire – alla trasmissione fin dalla puntata dei provini.

Lo stesso mio entusiasmo era palpabile anche negli inizialmente pochi lettori che avevano deciso di seguire con noi il talent di Cielo, che si sono però moltiplicati nel giro di un paio di puntate, diventando un gruppetto numeroso ma comunque “tranquillo”. Da qui l’idea di offrire qualcosa di diverso: una vera interazione. MasterChef aveva tutte le carte in regola per poterlo fare: l’interesse alto dei lettori, ma non esagerato al punto di rendere caotiche queste pagine; dei concorrenti che non si atteggiavano a vippetti arrivati, grazie ad un’attenzione mediatica non ancora così forte nei loro confronti.

Così l’esperimento è iniziato – il primo a partecipare è stato Alessandro De Sio, l’ultima Imma Gargiulo – e si è rivelato da subito positivo, sia perché particolarmente apprezzato, sia perché molti dei concorrenti che TvBlog ha ospitato col passare delle settimane si sono realmente messi in gioco. Sì, molti, non tutti, ma anche questo va visto in positivo: i lettori che hanno interagito e che hanno posto loro delle domande, hanno potuto capire realmente di che pasta erano fatti gli aspiranti chef e quanto il “ritratto televisivo” corrispondesse effettivamente alla realtà.

Assistendo alle varie discussioni mi sono potuta rendere conto di quanto l’idea che lo “spettatore medio” – nel quale va ricompresa anche la sottoscritta – si era fatto di alcuni dei concorrenti attraverso il piccolo schermo fosse completamente sbagliata. C’è chi ha fatto vedere un lato divertente che nel talent non era uscito; chi si è dimostrato particolarmente disponibile e per nulla spocchioso; chi risultava simpatico nel programma e invece non ha convinto nel contatto diretto.

Alcuni concorrenti hanno lasciato davvero un ottimo ricordo, raccontandosi in modo inedito e soddisfando la maggior parte delle curiosità del lettori, pur potendosi esporre solo entro determinati limiti (contrattuali). Abbiamo così scoperto qualcosa in più sui giudici, sul rapporto tra i vari aspiranti chef, sul meccanismo del programma, sul dietro le quinte. Aneddoti spesso interessanti e qualche volta impensabili che hanno dato modo di avere un quadro ancor più completo del talent.

Si è trattato, per quanto mi riguarda, di un vero e proprio arricchimento sia dal punto di vista umano che lavorativo; non il semplice contatto che si può avere attraverso un’intervista, ma qualcosa di molto più soddisfacente. Proprio per questo la speranza è di potervi proporre altre esperienze di questo tipo, nonostante la consapevolezza che una community grande e varia come quella di TvBlog ne possa talvolta condizionare la buona riuscita.

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