Home Daniel Toaff firma l’uscita dalla Rai: Il 30 luglio finisce la sua Vita in diretta

Daniel Toaff firma l’uscita dalla Rai: Il 30 luglio finisce la sua Vita in diretta

Si chiude l’era di uno degli artefici del successo del contenitore quotidiano della Rai Vita in diretta

di Hit
pubblicato 28 Giugno 2013 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:49

Con la firma avvenuta ieri pomeriggio, mentre stava andando in onda una puntata di Estate in diretta, costola estiva della “sua” Vita in diretta, si chiude l’era, durata 20 anni, di Daniel Toaff al timone del pomeriggio Rai. Un avventura partita da Rai2 che poi conquistò lo spazio attuale sulla prima rete della televisione pubblica, quando scalzò dalla programmazione pomeridiana il programma per ragazzi Solletico.

Toaff ha dunque accettato la proposta della televisione pubblica circa il piano di prepensionamento che riguarda anche altri dirigenti Rai, inoltre Rai si impegnerebbe a diramare prossimamente un comunicato che scagionerebbe Toaff circa la questione matrimonio-Marini, che lo aveva visto in qualche modo coinvolto, quando in realtà, come poi abbiamo avuto modo di sapere, di quel servizio era a conoscenza preventiva, avallandone la messa in onda, il direttore di rete.

Daniel Toaff chiuderà la sua collaborazione con Rai il 30 luglio prossimo venturo, successivamente dovrebbe essere nominato un nuovo capostruttura, il nome che sta circolando in queste ore è quello di Angelo Mellone, dirigente di Radio Rai, editorialista del Tempo e del Foglio, che abbiamo inoltre visto in video curare la rubrica di libri di una edizione di Unomattina Estate di qualche anno fa. Per Toaff dal prossimo autunno si aprono vari scenari che lo potrebbero portare verso altri lidi televisivi, magari per fondare nuovi percorsi in quel di La7, oppure per lanciare nuovi formati popolari sulle reti Mediaset, che potrebbero abbracciare nuovi slot, magari la prima serata, che lo porterebbero a intraprendere nuove avventure dopo 20 anni di pomeriggi Rai, territorio questo che ormai conosce come le sue tasche, compreso ovviamente il tipo di telespettatore sintonizzato da quelle parti.

Rai avrà fatto bene a lasciarsi scappare un professionista di questo calibro, oppure sarebbe stato più intelligente affiancargli un giovane che lo avrebbe sostituito a pensionamento naturale arrivato? Ai posteri e a voi cari lettori l’ardua sentenza.

Rai 1