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Rai3 cancella Blunotte per questioni di budget

Nella prossima stagione il programma di Carlo Lucarelli non andrà in onda.

pubblicato 26 Giugno 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 17:05

Insieme alle esclusioni eccellenti di Fabrizio Frizzi, Max Giusti e Georgia Luzi c’è (anche) quella, forse meno rumorosa, che riguarda Carlo Lucarelli e il suo Blunotte. La trasmissione, in onda dal 1999 (nel 1998 la primissima serie si chiamava Mistero in blu) in Rai, non è presente nei palinsesti autunnali della tv pubblica e non andrà in onda nella prossima stagione.
Il fatto quotidiano ha svelato anche il perché. Alla base della decisione dei vertici di Viale Mazzini ci sarebbe stata una motivazione di natura economica relativa ai tagli al budget decisi dal direttore generale Luigi Gubitosi. Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro ha sottolineato che la cancellazione del programma che ha indagato sui misteri italiani più clamorosi, però, “si è giocata su una cifra complessiva nell’ordine delle decine di migliaia di euro”.

Insomma, a determinare la chiusura (almeno per questa stagione, perché Lucarelli a ilfattoquotidiano.it ha precisato che non è detto che la trasmissione non torni tra un anno) di Blunotte sarebbe stata una cifra per nulla esosa, soprattutto se considerata nel contesto del milionario bilancio Rai.

Per dirla tutta, a pesare sul destino di Blunotte potrebbe essere stato anche il calo di ascolti registrato nelle ultime stagioni. In ogni caso, stando a quanto si legge su Il fatto quotidiano, la società romana Etabeta, che produce il programma, aveva presentato un format più leggero e meno costoso proprio per venire incontro alle richieste dell’azienda: otto puntate di durata inferiore a un’ora (contro le quasi due ore toccate dalle versioni precedenti). Tuttavia, Andrea Vianello, direttore di Rai3, ha risposto chiedendo un ulteriore sconto, che a questo punto è stato rifiutato da Etabeta.

Così cala il sipario su un programma che ha fatto dell’approfondimento il suo punto forte, peraltro coniugandolo quasi sempre alla capacità di accattivare e interessare la platea televisiva (e non solo, visto che molte puntate di Blunotte sono proiettate nelle scuole). Una trasmissione che negli anni ha affrontato i temi delle stragi, del terrorismo rosso e nero, delle mafie, dei serial killer, del G8 di Genova, delle carceri e dei morti sul lavoro. Resta la domanda: in questa stagione Rai3 riuscirà a proporre un programma in grado di raccontare con la stessa professionalità l’Italia contemporanea?

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