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James Gandolfini, il ricordo della Hbo e di David Chase: “Era un genio”

La Hbo e David Chase ricordano James Gandolfini, protagonista de I Soprano scomparso nella notte

pubblicato 20 Giugno 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 17:16

La scomparsa di James Gandolfini, nelle scorse ore a Roma, ha gettato nello sconforto i milioni di fan de “I Soprano”, la serie tv che lo ha consacrato tra i migliori attori al mondo (e che poche settimane fa è stata decretato miglior show della storia dalla Television Critics Association), ma anche i numerosi attori e tecnici che hanno lavorato con lui lungo le sei stagioni della serie tv della Hbo.

Chris Albrecht, a capo della rete via cavo quando diede il via libera alla produzione della serie tv, contattato da Deadline ha così commentato la scomparsa di Gandolfini:

“[Sono] assolutamente scioccato. L’ho saputo da Lorraine Bracco (che nella serie tv interpretava la Dr.sa Melfi, ndr) e poi da Brad Grey (produttore della serie tv), che l’ha saputo da David Chase (creatore de “I Soprano”). Siamo diventati una famiglia. E’ una tremenda perdita”.

Anche Chase, a cui si deve uno dei finali di una serie tv (con al centro, ovviamente, il personaggio di Gandolfini) più discussi della storia della tv, ha voluto ricordare l’attore:

“Era un genio. Chiunque lo abbia visto anche nelle sue interpretazioni più piccole lo sapeva… E’ uno dei più grandi attori di questo tempo e non solo. Gran parte di quel genio stava nei suoi occhi tristi. Mi ricordo di avergli detto molte volte ‘Non ci arrivi, sei come Mozart’. Per la famiglia di Gandolfini è una notizia tremenda. E’ ed una brutta notizia per il resto del mondo. A volte non era un tipo facile. Ma era il mio partner, era mio fratello in un modo che non riesco a spiegare e che non riuscirò mai a spiegare”.

La Hbo, che con “I Soprano” ha rotto il tabù per cui i network via cavo non potessero realizzare grandi serie televisive, ha voluto ricordare James Gandolfini con un comunicato:

“Siamo tutti scioccati e proviamo una tristezza incommensurabile per la notizia della perdita di un amato membro della nostra famiglia. Era un uomo speciale, un grande talento, ma cosa più importante un uomo gentile ed adorabile che trattava tutti con lo stesso rispetto, senza tener conto del loto titolo e della loro posizione. Ci ha emozionati in questi anni con la sua ironia, il suo calore e la sua umiltà. I nostri cuori sono con sua moglie ed i suoi figli in questo momento. Mancherà a tutti”.

Gandolfini era nato a Westwood nel 1961, e prima di approdare in televisione aveva lavorato molto al cinema, fino ad ottenere i primi ruoli importanti negli anni Novanta. La sua carriera ha avuto una svolta quando fu scelto per il ruolo da protagonista ne “I Soprano”: il suo Tony Soprano, boss della famiglia mafiosa dei DiMeo, costretto per degli attacchi di panico ad andare da una psicoanalista, è entrato nella storia dei migliori personaggi televisivi.

Il mondo de “I Soprano”, senza i suoi racconti, i suoi conflitti con la madre e la moglie, il suo tentativo di fare le scelte giuste in mondo in cui le scelte giuste non esistono, non sarebbe stato lo stesso senza l’interpretazione di Gandolfini, che per questo ruolo ha vinto tre Emmy Awards (così come Edie Falco, che nella serie interpretava sua moglie Carmela) ed un Golden Globe.

La sua carriera dopo lo show si è diretta verso il cinema: è stato capo della Cia in “Zero Dark Thirty” ed ha fatto parte del cast di “Not Fade Away”, senza però dimenticarsi la tv, tornando ancora sulla Hbo con “Cinema Verite”. Rod Lurie ha scritto su Twitter che l’attore avrebbe dovuto lavorare ad un progetto su una serie su Sacco e Vanzetti.

“Ecco una notizia: #JamesGandolfini avrebbe dovuto fare Sacco and Vanzetti con i miei partner e la Hbo. Sono così triste per il fatto che non accadrà”

Gandolfini aveva accettato di far parte del remake della serie inglese “Criminal Justice”, mentre da produttore avrebbe lavorato a “Taxi 22”, nuova serie della Cbs di cui è stata ordinata una sceneggiatura qualche settimana fa.

[Foto | © Getty Images]