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Milly Carlucci minaccia causa per Baila, no comment Mediaset

La conduttrice di Ballando con le Stelle ha deciso di adire alle vie legali contro Canale 5 per la realizzazione di Baila

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pubblicato 8 Luglio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 05:08


Dopo aver chiesto alla Rai di intervenire e non trovando risultati e temendo che il suo Ballando con le stelle possa essere penalizzato, Milly Carlucci ha deciso di adire alle vie legali nei confronti di Canale 5 per Baila!, lo show danzante condotto in autunno da Barbara d’Urso.

Tramite il suo legale, il noto Giorgio Assumma insieme agli autori del programma, la conduttrice ha deciso di scendere in campo in prima persona per quella che considera una clonazione del format di successo da lei presentato su Rai 1. A tal proposito, nonostante le reticenze iniziali, il Corriere della Sera rivela che anche l’azienda di Viale Mazzini nei prossimi giorni potrebbe affiancare Milly nella causa per Baila.

Nonostante il varietà di Canale 5, come vi abbiamo già detto, si rifaccia ad un format sudamericano di Televisa regolarmente acquistato (Dancing for a dream) e sia diverso rispetto a Ballando, la Carlucci temendo una saturazione del genere, ha deciso di intervenire ugualmente. Non ci addentriamo in questioni di format che non ci competono ma di casi di questo genere ce ne sono a centinaia e finora non è stata portata a termine alcuna azione legale nè da una parte nè dall’altra per plagio anche perchè sarebbe una questione molto complicata da gestire. Accadde solo qualche anno fa che la Celador, detentrice dei diritti di Who wants to be a Millionaire fece causa alla società produttrice di Quiz Show per le similitudini evidenti con il Milionario. In quel caso però il game fu tolto dalla Rai prima ancora che la decisione dei giudici andasse in porto.

Milly comunque non ci sta, non vuole usurare una delle galline d’oro della Rai, tanto più che i piloti da lei condotti (24mila voci in primis) non hanno reso quanto ci si sarebbe aspettati. E pare non abbia gradito neppure le parole di Pier Silvio Berlusconi che, in occasione della conferenza stampa post presentazione dei palinsesti dichiarò:

“Baila! è l’adattamento italiano del format sudamericano ‘Bailando por un sueno’ che abbiamo regolarmente acquistato. E’ un talent di ballo con la peculiarità di coinvolgere sia Vip sia persone comuni. Il talent di ballo è un formato che funziona nelle tv commerciali di tutto il mondo e non ci sognamo certo di affermare che l’unico reality sia ‘Grande Fratello’ o l’unico talent di canto sia ‘Amici’.

Mediaset, che ha regolarmente acquistato il format da Televisa, contattata da TvBlog ha ammesso di non aver ancora ricevuto nessuna diffida o azione legale per Baila! e non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni oltre a quelle già citate del vicepresidente. Sembra che la BBC, detentrice del format “Strictly come dancing” che poi tramite Ballandi è divenuto il celebre Ballando con le Stelle, abbia già in passato diffidato Televisa per plagio su “Dancing for a dream” anche se poi non è accaduto nulla, visto che il programma è onda regolarmente in molti Paesi sudamericani e in Romania.

Ritenendo legittimo che da parte sua la Carlucci difenda con le unghie e con i denti un proprio prodotto da un possibile effetto saturazione, crediamo che non si possa fare alcunchè per bloccarlo. Anche perchè, se così fosse, bisognerebbe fare la stessa cosa per tanti altri format simili tra loro che riempiono i palinsesti di Rai e di Mediaset. Provate voi stessi ad elencare i cloni o presunti tali presenti sulle reti: vedrete che ce ne sono più di quanti ve ne sareste immaginati.

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