Home Notizie Santoro lancia l’appello: “Firmate contro la sospensione di Annozero”

Santoro lancia l’appello: “Firmate contro la sospensione di Annozero”

Michele Santoro, da oggi, ha una nuova “canzone”. Meglio di Apicella il giornalista di Raidue, dopo aver intonato “Bella Ciao” il 20 aprile 2002, si riscopre cantante. Si tratta de “La Libertà” di Giorgio Gaber declinata nel suo inconfondibile ritornello in chiusura di trasmissione, preceduta sapientemente da una rilettura satirica geniale di Vauro, “la libertà

pubblicato 14 Ottobre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:57


Michele Santoro, da oggi, ha una nuova “canzone”. Meglio di Apicella il giornalista di Raidue, dopo aver intonato “Bella Ciao” il 20 aprile 2002, si riscopre cantante. Si tratta de “La Libertà” di Giorgio Gaber declinata nel suo inconfondibile ritornello in chiusura di trasmissione, preceduta sapientemente da una rilettura satirica geniale di Vauro, “la libertà non è uno spazio libero, la libertà è partecipazione“.

Proprio questa “partecipazione” chiede Santoro ai telespettatori di Annozero nel suo editoriale d’apertura. Il conduttore spiega le ragioni del ricorso all’arbitrato, una soluzione che consentirà alla sua trasmissione di andare in onda congelando i 10 giorni di sospensione, comminatigli da Mauro Masi in una modalità che fermerebbe per due puntate il talk show politico “più seguito della televisione italiana“.

Santoro rivela il suo fastidio nell’adottare una strategia difensiva di questo genere, “sono abituato a rivolgermi al giudice per stabilire se ho ragione o torto“, ma la sua intenzione è quella di sacrificarsi perché i telespettatori abbiano la possibilità di vedere Annozero ancora in onda. “Voi avete voluto” che restassi, dice Santoro riferendosi (non senza un pizzico di malizia che in pochi coglieranno) a quanti alla notizia di un suo accordo con Masi per lasciare la Rai a fronte di una cospicua liquidazione si erano detti delusi dal suo comportamento, “ora dovete agire“.

Scatta l’appello ad una sorta di raccolta firme, le cui modalità verranno chiarite nei prossimi giorni (il tutto è ancora un work in progress), degli abbonati Rai per chiedere al Presidente Garimberti di “non essere puniti al posto di Santoro” con la sospensione di Annozero.

Risponderanno in tanti, ne siamo certi, questo non risolverà i problemi, né quello della tracotanza personalistica di Santoro né quello della frustrata volontà censoria vetero fascista di cui Masi è semplice mandatario.