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Che Dio ci aiuti 2 – Francesca Chillemi a Tvblog: “Ho sempre sognato di fare l’attrice”

Francesca Chillemi è la rivelazione comica (e non solo) della seconda serie di Che Dio ci aiuti, la serie con Elena Sofia Ricci appena confermata per un altro anno. Ci ha raccontato i suoi dietro le quinte e la sua carriera dal giorno in cui Claudia Cardinale l’ha incoronata Miss Italia 2003.

pubblicato 4 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 19:38

Francesca Chillemi interpreta Azzurra Leonardi fin dalla prima puntata di Che Dio ci aiuti, ma è in questa serie che il suo talento comico è esploso, regalando una verve unica a perle di sceneggiatura. L’intervista ho iniziato a pensarla fin da quando la sua Azzurra mi ha “obbligato” a scrivere, nel riassunto della prima puntata, “a questo punto ogni volta che arriva Azzurra io attacco a sorridere e sto iniziando a vergognarmi un filo della cosa… e invece ci vuole un plauso agli sceneggiatori… ecc ecc” e siamo riusciti a concretizzarla in tempo per l’ultima puntata, che come andrà in onda questa sera su RaiUno alle 21.10.

Per la cronaca, sì, l’attrice è divertente come il personaggio. Ma come sempre accade, c’è qualcosa di più, dietro il volto da Miss e la parlantina instancabile, perché quell’ironia empatica arrivi a casa. Anzi, molto di più… buona lettura.

Partiamo subito dai dati auditel: la puntata di ieri di Che Dio ci aiuti ha portato a casa 7.271.000 telespettatori (24,12%) nel primo episodio, e 7.076.000, (26,52%) nel secondo. Come ci si sente a essere la protagonista di quello che può essere definito il successo dell’anno, con i siti e i blog che si arrendono e ti dedicano un articolo di elogi come attrice?

Sono contenta! Dopo dieci anni di carriera finalmente sono riuscita ad affermare questo cambiamento… finalmente si stanno ricredendo ed è passato il concetto che non sono più una miss ma ho scelto una carriera diversa… che va bene! Era quello che speravo e quindi sono contenta!

Che Dio ci aiuti è una delle poche serie che mette d’accordo me e mia madre, ovvero due target distanti anni luce. Lei di te commenta “Non è da tutte le bellone far sorridere”, io aggiungo che non è da tutte volerlo. Quindi la domanda è… perché hai deciso di puntare sull’ironia e come hai fatto a vincere questa sfida, facendoti perdonare una bellezza come la tua?

Oddio che carina tua madre, la devi baciare per me! (ride) Ma io nella vita sono una persona ironica, anche perché la è bellezza noiosa… non puoi puntare solo su quello, pietà di Dio! Io sono sempre stata ironica nella vita, mentre il difficile è stato portarlo nella fiction, perché anche se ti scrivono personaggi così poi devi riuscire a interpretarli… e lì se ci sono riuscita è grazie all’aiuto del regista Stefano Vicario e di Elena Sofia Ricci, e ovviamente grazie alle sceneggiatrici, perché questo è un prodotto che è stato scritto veramente bene fin dalla prima serie, l’ho amato molto anche per la scrittura.

Tu ti aspettavi un successo del genere? Qual è il segreto di una serie LuxVide che parla di suore e sfonda in tutte le generazioni, perfino online?

Io credo che i segreti siano tanti, ma in particolare c’è un gruppo affiatato di persone che credono tutte in un progetto. Non mi era mai capitato di trovare così tanta gente convinta di qualcosa… e credo che sia una delle caratteristiche che sono dietro tutti i successi di Lux Vide, perché non c’è solo Che Dio ci aiuti.

Nelle nostre interviste ti hanno definito “un uragano, un vulcano in eruzione” (Elena Sofia Ricci, qui) e “una miss col cuore di un orsacchiotto. Bellissima, una caciarona unica, divertentissima, buona, generosa come poche e una delle poche persone che ti sanno ascoltare se hai qualcosa da dire anche se schifosamente bella!. Ogni volta che la guardo mi cade la mascella!” (Miriam Dalmazio, qui)…

(scoppia a ridere) Ah perché lei invece noooooon è schifosamente bella, nooooo!

… quindi ti chiedo: cosa ti viene in mente se pensi a…

Elena Sofia Ricci (Suor Angela): lavorare con lei è stato bellissimo. E’ una persona meravigliosa oltre che una grande attrice, e non lo sto dicendo per motivi di circostanza… mi ha aiutato ed è sempre pronta ad aiutare chiunque. E’ generosa, altruista, tiene al suo lavoro e a quello di chi le è accanto. E non ha mai fatto sentire il distacco tra lei che è LA protagonista e un’attrice affermata da tanti anni e noi che siamo forse attrici emergenti… non c’è mai stato un momento in cui l’ha fatto notare, anzi, si è battuta per noi, con noi. Ed è anche merito suo se con tutte le altre siamo rimaste legate.

Valeria Fabrizi (Suor Costanza) – (ride) Se io sono un uragano lei cos’è? Uragano, terremoto e maremoto insieme! E’ una donna di una vitalità imbarazzante, molto ironica… mi diverte da morire quando gira le scene perché se le inventa proprio così, le vengono dal cuore. E poi quando ti racconta la sua vita… è fantastica, è una donna che ha vissuto molto, e l’ha fatto come piace a me!

Lino Guanciale (Guido) – Lui è un principe, una persona educata, calorosa e affettuosa, senza esagerare. Nel senso che sai che c’è, ma non è espansivo come lo sono io: ci puoi parlare e sa ascoltare, è bello lavorare con lui e io so che ha sempre cercato di mettermi a mio agio, ha fatto di tutto perchè io dessi il meglio. Mi sono trovata un partner pazzesco, mi è andata bene!

Jgor Barbazza (Giannandrea) – L’ho detto che mi è andata bene quest’anno! Jgor l’ho conosciuto meno, ma mi sono trovata davvero due signori come colleghi… educati e soprattutto rispettosi nei confronti della donna che è una cosa che mi piace sempre molto in un uomo. Tenevamo tutti alle scene, le provavamo, ci interessavano. E’ una persona carina.

Miriam Dalmazio (Margherita) – Ecco appunto, quella che non è schifosamente bella, no no anzi! (ride, e si sente l’affetto) Lei è bellissima, il suo problema è che non pensa di esserlo! E’ come se fosse una persona che va difesa, è talmente buona, ingenua a volte… che mi sento di doverla difendere. Ma credo che dietro ci sia una grandissima forza, che lei deve capire di avere, perchè è arrivata fin qui da sola, è preparata, ha fatto un’accademia importante, tiene molto alla cultura e continua a istruirsi… (sorride) lei deve iniziare a pensare di guardare allo specchio Miriam e non l’idea che si è fatta di lei!

Il regista Francesco Vicario – Franceschino io lo adoro! Un altro caciarone, una persona che si vuole divertire sul set e che permette un rapporto confidenziale… non mi sono mai spaventata a chiedere come dovevo fare una scena, è generoso, ed è una persona che ti guarda e ti studia anche durante le prove… perché Azzurra nasceva nelle prove, quando con meno persone intorno ero più me stessa, con meno ansia da prestazione. E lui mi spiegava “La devi fare così e così, urlando, con la vocina…”. E’ un bravissimo artista ma anche un padre di famiglia a tutti gli effetti, questo è stato per noi sul set ed è stato bello averlo lì… lo ringrazierò per sempre!

Con quale di loro vorresti girare una scena…

… sul cucuzzolo del monte bianco? Ma li posso mettere tutti o solo uno? Una con Lino a litigare, una con Suor Angela, una con Miriam… così ho più scene no? Con Miriam ci divertiamo tanto a recitare insieme, ridiamo a più non posso e ci creiamo delle intonazioni che poi piacciono in scena. Allora, con Lino se devo litigare lo butto dal Monte Bianco, e l’altra scena siamo io e Miriam con Suor Angela che ci bastona.
… chiusa in cantina? Con Lino! La resa dei conti, sono otto puntate che mi fa soffrire, gliene devo dire due!
… ambientata in un quiz show? Con Elena! Le sa tutte! Così vinco!
… nel backstage di una sfilata a tagliuzzare i vestiti? Quella di sicuro con Suor Sostanza, sarebbe perfetta!

Cosa avrebbe fatto Azzurra al posto di…

Suor Costanza quando Davide suona la mattina? Azzurra si sarebbe arrabbiata molto, l’avrebbe preso e buttato da qualche parte oppure gli avrebbe imposto di suonare mimando, al nano!
– Miriam quando scopre che il medico è sposato? L’avrei ammazzato. Non faceva più il medico, diventava un paziente.
Nina quando chiara la porta in colonia invece che allo stage? Ma quella è divertentissima, io non la voglio cambiare! Ho goduto da morire a veder fare una cosa del genere a un personaggio così!
Suor Angela quando le cambiano le ore delle sveglie? Al posto di Suor Angela penso che… sì ma in tutti questi casi mi viene da ammazzare qualcuno… non è carina questa cosa! (ride)

Una domanda che si sono fatti in molti, visto che il personaggio sembra tagliato e cucito addosso a te: sei stata coinvolta nella stesura della sceneggiatura o gli autori ti conoscevano così bene che hanno potuto scrivere il meglio per te?

Sai che parlavamo ieri con la sceneggiatrice Elena Bucaccio al riguardo, e non si capiva più… lei mi diceva “Non capisco più se l’ho creato io o l’hai creato tu!”. In realtà credo che le cose siano cresciute insieme. Era un personaggio già scritto anche nella prima serie, così, sopra le righe… poi loro mi hanno vista e hanno accentuato ma era già scritto. Indubbiamente c’è del mio, sarebbe inutile negarlo, non nelle azioni ma nel modo di vivere le cose quello sì. Ma c’è in Francesca – nel personaggio mio mio che si è creato negli anni – una parte molto più pacata e tranquilla rispetto a questa matta che è un uragano!

E’ arrivata l’altro ieri la conferma sulla terza serie di Che Dio ci aiuti: cosa ti piacerebbe far vivere ad Azzurra in futuro?

Innanzitutto spero che ci siano tutti i personaggi, poi mi piacerebbe interagire di più con le ragazze, perché quest’anno avendo la storia d’amore e il nano non ero sempre con loro… a me piacciono tantissismo le scene di gruppo quando ci siamo tutti, mi divertono molto. Poi come linea guida non so cosa si inventeranno e preferisco lo facciano loro! …basta che non mi facciano calva!

Cosa in Azzurra conquista Giannandrea e cosa Guido?

Giannandrea è colpito dal fatto che sia cambiata: lui conosce Azzurra dai tempi del liceo, e l’anno scorso lei era veramente pesante, una maschera di un egoismo… sempre “io, io, io”. Giannandrea l’ha conquistato quando lui ha visto l’amore che ha verso il bimbo, verso “l’altro”. Con Guido hanno vissuto insieme, l’ha vista in tutte le sue debolezze – perché lei riconosce di essere ignorante e incasinata! – ha capito la sua parte debole… è quella che ha toccato il cuore di Guido che sarebbe l’uomo che non deve chiedere mai. Come ieri al ballo, quando tutti la prendevano in giro e lei non lo capiva… (ride) ma questa cosa ha una purezza, un cuore da persona buona che la fa amare.

Passiamo a parlare di Francesca….

Oddio allora devo fare la voce impostata da attrice… che poi di mattina io ho una voce… non mi sono svegliata adesso ma prima che arrivi la mia voce ce ne vuole! Non mi chiamare Francesco, mi raccomando!

… recitare tutte queste scene col pupo ti ha fatto venire voglia di maternità o te l’ha fatta scappare totalmente? E’ qualcosa che vedi ancora lontana?

La maternità… beh io lo vorrei prima più piccolo, prima di arrivare a quell’età! La voglia di maternità ce l’ho sempre avuta, non è che sia spuntata adesso, ovviamente con gli anni cresce ma non è ancora esagerata. Quando arriverà arriverà, ma è da quando ho vent’anni che desidero un figlio. (mi anticipa) Poi se mi chiedi se sono pronta non te lo so dire.

Risulta che hai un fidanzato in America. E’ stressante?

Tu che dici? (ride)

Come fate a conciliare i vostri impegni? Tu pensi di andare a lavorare in America in futuro? Viene lui qui?

Costruiamo una casa su un aereo? Seriamente… non lo so, nel senso che è presto per fare una scelta importante, io ho la mia carriera qui e lui pure, entrambi non riusciamo a mollare quello che abbiamo costruito, in questo momento. Poi io sono più flessibile perché ho un lavoro non giornaliero, per cui quando non giro riesco a raggiungerlo, e quando lavoro mi raggiunge lui. Per ora è un buon compromesso e momentaneamente ce la viviamo così. Quando decideremo di avere una vita insieme prenderemo una decisione… e conoscendomi è difficile che io lasci le mie cose, quindi convincerò lui. (una pausa, poi scoppia a ridere) Non lo farà mai!

Ti dico il nome di un attore con cui hai girato e mi dici il primo flash che ti viene in mente.

Luca Zingaretti – Con Luca mi sono trovata benissimo, è magnetico, ha uno sguardo che ti prende… non l’ho conosciuto tantissimo, abbiamo fatto una posa assieme in Montalbano, ma in una scena è riuscito a far passare tutta l’emozione del dramma del personaggio.
Checco Zalone – Simpaticissmo e divertente! All’inizio non riusciva a capire la grandezza di quello che stava facendo… è una persona molto umile.
Gigi Proietti – Maestro. E’ un grande maestro, una persona carinissima che mi ha messo sempre a mio agio. Mi chiamava con un soprannome quando arrivavo sul set, tipo “Il sole”.
Daniele Pecci – Daniele… sei mesi di risate una dietro l’altra, è quello con cui ho lavorato di più, eravamo i protagonisti e avevamo più scene possibili… non gliela fare mai questa domanda su di me!!! E’ stato molto buono, ha accettato tutti i miei sbagli, i miei momenti… un vero amico. E poi lui E’ l’ironia, ne ha una spiccatissima.
Giuseppe Zeno – Con lui lavorai tanto tanto tempo fa, ricordo che mi aiutò molto: io ero diversa, più bloccata, avevo meno mestiere. Non che ora ne abbia così tanto però allora ero più timidina e meno spontanea, e avevo delle scene abbastanza drammatiche: mi ricordo che lui e Giorgio Serafini mi aiutarono molto.
Carlo Conti – Con Carlo sono nata, è uno con cui ho legato subito, mi prendeva sempre in giro, si divertiva. Gli voglio veramente bene, lo rispetto e vorrei rilavorarci!
Luca Argentero – Con lui ho girato Carabinieri, avevamo poche scene insieme perché era un lavoro corale, era un gruppo molto vasto. Ma di Luca ho soprattutto il ricordo di una persona molto seria. nel senso che è divertente, simpatico.. ma io ammiravo soprattutto la sua voglia di studiare, l’essere sempre con un libro in mano, colto, preparato, sportivo. Ha una disciplina che io non ho e che vorrei prendere! (ride) E poi anche con la sua donna, lo vedevo serio, innamorato… era una storia che guardavo e vedevo bella.

E’ notizia di oggi che Miss Italia potrebbe essere tolta dalla programmazione Rai. Per te quel concorso – che hai vinto e ti ha lanciato nel 2003 – ha ancora un senso?

Ma come lo vogliono togliere? Sì che ha un senso, innanzitutto perché è un concorso nazionale: non c’è mica solo in Italia, c’è Miss Russia, Miss Venezuela, Miss Colombia… è parte della nostra nazionalità come lo siamo noi, non capisco perché sospenderlo… anche perché io ho sempre trovato che valorizzasse il ruolo della donna, anche io venendo da Miss Italia non mi sono mai sentita donna oggetto o usata da nessuno, anzi! E’ una possibilità per le ragazze di arrivare in un mondo nuovo, se scomparisse mi dispiacerebbe molto. C’è una storia, ci sono troppi anni di ricorsi. Sarebbe brutto. Sono altri i programmi in cui trovare le donne oggetto!

La tua esperienza di Miss Italia: hai un ricordo lucido di Claudia Cardinale che ti incorona?

Guarda il ricordo lucido ce l’ho dei momenti dopo, in quell’istante ero troppo confusa da quel che succedeva. Mi ricordo tutte le mani addosso ma la mia mente non c’era più. E la corona, me la mettevano, me la levavano, lo scettro… troppa confusione! (sorride)

E la mattina dopo quando ti sei svegliata cos’hai pensato?

Io quella notte in realtà ho dormito pochissimo, e avevo un po’ di paura, perchè comunque vedi come la tua vita cambia in un istante, davvero… per cui è stata una notte di riflessione, per quel poco che riuscivo a far funzionare i neuroni. Mi ricordo che pensavo “Sì… adesso la mia vita cambia, ma sono sicura che quello che voglio è questo?” Ero un po’ terrorizzata, in quel momento sei ignara di quello che avverrà.

Subito dopo Miss Italia hai condotto alcuni programmi e poi sei passata alla recitazione. Decisamente non per mancanza di personalità, quindi… perché?

Perché io ho sempre sognato di fare l’attrice. Dopo Miss Italia quello che mi offrivano erano trasmissioni con Carlo Conti e per Miss Italia e le ho fatte perché era bello farle e mi sono divertita… però non come mi diverto su un set. E allora dopo un anno e mezzo o due da Miss Italia mi sono fermata e mi sono chiesta “Ma io veramente cosa voglio fare?” Tra l’altro in quell’anno avevo fatto una piccola parte in Un medico in famiglia, cinque pose… e avevo avuto la conferma che quello che volevo fare era quello. Avevo sognato bene in tutti quegli anni (ride), mi piaceva. E allora ho iniziato a studiare recitazione e ho cercato di indirizzare la mia carriera su quel binario.

Se potessi, cosa diresti alla Francesca Chillemi diciottenne che sta per iniziare l’avventura di Miss Italia? E cosa direbbe quella diciottenne alla Francesca di oggi, dieci anni dopo?

La Francesca di oggi alla diciottenne direbbe “perdi meno tempo possibile e concretizza il prima possibile… perché ne ho perso di tempo.” E la diciottenne mi risponderebbe “Fra, se sei quella che sei è grazie all’esperienza e alla vita che hai fatto…”. Quello che so che non mi sono fatta mancare è l’età, aver vissuto i miei anni, è andata com’è andata ed è stata la cosa migliore. Potevo metterci meno tempo, potevo essere più preparata, però ho anche fatto delle esperienze che non sarebbero possibili a quaranta-cinquanta o con una carriera affermata alle spalle.

Si inizia a paragonarti ad Anna Valle, che è forse la Miss Italia recente più affermata come attrice. Tu cosa ne pensi?

Sicuramente siamo diverse, ma forse stiamo facendo lo stesso percorso, entrambe abbiamo scelto di essere attrici. Io l’esempio di Anna Valle l’ho molto tenuto in considerazione nella mia carriera, la ritengo una persona molto intelligente e sicuramente tra le Miss era quella che aspiravo a seguire. (sorride) Per cui un paragone con lei non mi dispiace affatto, anzi!

E se non avessi vinto Miss Italia cos’avresti fatto nella vita?

Non lo so! Guarda, io penso che in un modo o nell’altro forse qui ci sarei arrivata lo stesso. E’ sempre stato il mio sogno, ho sempre voluto fare ‘attrice, ho fatto Miss Italia per questo… forse scappando di casa ma ci sarei riuscita! (ride) Magari facendo disperare di più i miei genitori, ecco!

Invece i tuoi ti hanno appoggiato quando hai fatto il concorso?

Sempre, i miei mi hanno sempre appoggiato, ovviamente dicendo le cose giuste, dandomi fiducia ma chiedendomi di non buttarla via (“altrimenti a quarant’anni torni a casa!” diceva sempre mio padre). Sono stati genitori intelligenti, non mi hai mai messo i bastoni tra le ruote. Solo all’inizio, mia madre non credeva che sarebbe stato “così”: pensava “Ok, fa Miss Italia ma poi torna a casa”. E invece no! Prima ero sempre lì con loro, poi mi vedevano una volta al mese. Però torno sempre volentieri a casa, è la mia vita.

Da chi vorresti ricevere un premio e a chi vorresti darlo?

Vogliamo sognare? Allora qualsiasi fosse il premio… Meryl Streep. Se c’è un idolo nella vita, è lei. E darlo… restiamo nell’ambito italiano, a me piace Fiorello, un premio mi piacerebbe consegnarlo a lui.

A chi vorresti dire “Grazie”, e a chi vorresti dire “Ti蔑?

Di “Tiè” ce ne sono tanti e io non li voglio dire, voglio che la vita e le cose che succedono lo dicano agli interessati. Io non sono una persona che porta rancore o che sta dietro a queste str… cavolate come l’invidia. Io sono felice per la gente quando succedono cose belle, e se mi capita di invidiarle è in senso positivo: vedere che è arrivata una cosa bella, ammirarla e sperare di avere la stessa opportunità.
Grazie lo dico alla mia famiglia, più cresco e più mi rendo conto – ogni volta che vado giù – di quanto mi abbiano trasmesso in termini di valori e cultura. La mia famiglia è quella che mi ha permesso di restare in questo mondo, mi hanno sopportato e mi hanno dato la forza di andare avanti senza perdere l’equilibrio (e qui è facile perderlo!). Anzi, solo qualche volta, momentaneamente. Ma sono sempre tornata… grazie a loro!

Ci sono progetti futuri di cui ti va di parlare?

Sono siciliana, sono un’attrice e sono molto scaramantica quindi non ti dico niente. Però ho letto le parole che avete scritto su Azzurra e sul sorriso che parte quando entra in scena (qui la nostra prima dichiarazione in merito dopo la seconda puntata, e qui il post che le ha dedicato Paolino qualche giorno fa), e vi ringrazio. Lo ammetto, un po’ a leggerlo mi sono emozionata… fa piacere… (riflette un attimo e poi aggiunge) In realtà forse non me ne rendo conto del tutto nemmeno io di quello che sta succedendo e di quanto stanno andando bene la serie e il personaggio, nulla era calcolato, ma ne sono contenta! Grazie.

Noi ringraziamo invece Francesca Chillemi per la disponibilità, e Gabriele Barcaro e Andrea Palazzo per avere reso possibile l’intervista. Appuntamento a questa sera, ore 21.30, per il gran finale di Che Dio ci aiuti 2.

Francesca Chillemi – Che Dio ci aiuti

Francesca Chillemi - Che Dio ci aiuti
Francesca Chillemi - Che Dio ci aiuti
Francesca Chillemi - Che Dio ci aiuti
Francesca Chillemi - Che Dio ci aiuti
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