Home Rai: Compensi nei titoli di coda, per il Pd un favore alla concorrenza

Rai: Compensi nei titoli di coda, per il Pd un favore alla concorrenza

Tiene banco la proposta, approvata dalla Commissione di Vigilanza Rai mercoledì scorso, di inserire nei titoli di coda di ogni trasmissione l’indicazione dei compensi percepiti dai conduttori. Il Cda, dopo essere stato impegnato nell’approvazione dei palinsesti autunnali, dovrà occuparsi anche di questa questione. Marco Travaglio, che ha rivelato di guadagnare 1500 euro lordi in ognuna

pubblicato 12 Giugno 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:18


Tiene banco la proposta, approvata dalla Commissione di Vigilanza Rai mercoledì scorso, di inserire nei titoli di coda di ogni trasmissione l’indicazione dei compensi percepiti dai conduttori. Il Cda, dopo essere stato impegnato nell’approvazione dei palinsesti autunnali, dovrà occuparsi anche di questa questione. Marco Travaglio, che ha rivelato di guadagnare 1500 euro lordi in ognuna delle sue apparizioni ad Annozero, si dichiara favorevole ma lancia l’idea di una trasparenza a 360° con la pubblicazione su internet di queste cifre.

Qualcuno però, segnatamente i parlamentari del PD presenti in Vigilanza Rai, sono preoccupati da questa prospettiva e chiedono l’intervento dell’AgCom. L’autorità presieduta da Corrado Calabrò è stata investita della questione e dovrà esprimere un parere sulla portata di questa innovazione, in particolare se non possa finire per costituire un indebito vantaggio per la concorrenza, vale a dire Mediaset.

L’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni verifichi se la norma che prevede di riportare i compensi nei titoli di coda non sia lesiva della concorrenza tra i media. Questa direttiva non può essere lesiva della concorrenza tra i media e gravare unicamente sul soggetto pubblico del sistema.


L’impressione è che si stia facendo, almeno su questo caso, dell’allarmismo ingiustificato. La “concorrenza” conosce perfettamente, gli agenti esistono per questo, le cifre che le star della televisione incassano dalla Rai. Non dovrebbe avere alcun effetto, se non sul pubblico, la diffusione di questo genere di notizie.

Rai 1