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Par Condicio – Il Cda cancella l’approfondimento Rai: era davvero necessario?

Il consiglio d’amministrazione Rai, su proposta del DG Mauro Masi, ha votato a maggioranza la cancellazione per tutto il periodo che precede le consultazioni elettorali di fine marzo dei programmi d’approfondimento della Rai: Annozero, Porta a Porta, L’Ultima Parola e Ballarò. Questa l’interpretazione dell’applicazione del contestato regolamento sulla Par Condicio approvato dalla Vigilanza Rai due

pubblicato 1 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:02


Il consiglio d’amministrazione Rai, su proposta del DG Mauro Masi, ha votato a maggioranza la cancellazione per tutto il periodo che precede le consultazioni elettorali di fine marzo dei programmi d’approfondimento della Rai: Annozero, Porta a Porta, L’Ultima Parola e Ballarò. Questa l’interpretazione dell’applicazione del contestato regolamento sulla Par Condicio approvato dalla Vigilanza Rai due settimane fa.

Era davvero necessario? Non si poteva trovare un’altra soluzione tagliando gli ospiti politici oppure invitando candidati alle elezioni regionali secondo criteri stabiliti dal regolamento sulla Par Condicio? Secondo il buonsenso, e gli esponenti della minoranza presenti nel Cda come Giorgio Van Straten, sì.

È una scelta sbagliata perché fa venir meno il nostro dovere di servizio pubblico, crea polemiche e conflitti esterni, procura un danno alla Rai in termini di ascolti e quindi anche di ricavi pubblicitari. Come consigliere di amministrazione ho espresso la mia totale contrarietà a questa scelta di applicazione del regolamento della Vigilanza, un regolamento che oltretutto molti autorevoli giuristi hanno valutato come incostituzionale


Fra i voti contrari alla delibera che impone la sospensione dei citati programmi “sostituendoli, ove possibile, con tribune elettorali” e che da “mandato al direttore generale di assicurare i termini e le modalità operative per assicurare il rispetto delle previsioni del citato Regolamento” anche quello del Presidente Garimberti che ha sottolineato il danno economico potenzialmente enorme per la Rai che si ritrova con un palinsesto fortemente indebolito.

Nino Rizzo Nervo, altro consigliere d’opposizione, insiste sulla non necessità di un provvedimento così restrittivo:

Con cinque voti a favore e quattro contrari il consiglio di amministrazione è andato oltre lo stesso regolamento approvato dalla Commissione parlamentare che, pur limitando pesantemente la libertà di espressione, non prevedeva la cancellazione per un mese di programmi importanti come Porta a Porta, Ballarò, Annozero e L’ultima parola. Sconcerta anche la totale mancanza di rispetto dimostrata nei confronti delle capacità professionali dei conduttori e dei direttori di rete ai quali in sostanza si dice: “vi sospendiamo sino alla fine della campagna elettorale perché non ci fidiamo di voi”. La commissione di Vigilanza e Rai hanno scritto una brutta pagina: la legge sulla par condicio è soltanto un alibi inconsistente tant’è che nei dieci anni di sua applicazione mai erano state soppresse trasmissioni di approfondimento giornalistico.

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